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Autore: hirondelle_    24/01/2014    2 recensioni
[Rin/Ai][Romantico, Fluff] [640 parole]
E poi più nulla, solo la pioggia e il suo respiro, le sue labbra che ora sono appoggiate sulla sua spalla, e allora lo sente, il suo nome, sussurrato come piace a lui, mangiucchiato tra sbadigli e borbottii incomprensibili. Ai quasi ride quando capisce che Rin non è sveglio, non del tutto almeno, e che sta pensando a lui. Sta pensando a lui.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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rain.
 
Nitori pensa semplicemente che tutto questo sia bellissimo. Specialmente se associato al suono irregolare del suo respiro unito al picchiettare infinito della pioggia sui vetri. Rin mugugna nel sogno e fa strusciare la guancia contro la sua schiena, innervosito da chissà quale irreale immagine, e allora Ai pensa che non vorrebbe muoversi nemmeno sotto tortura.
A pensarci bene, se svegliasse il senpai ci sarebbe ben poco da stare allegri, eppure Ai  lascia scivolare una mano sulla sua, quella che gli cinge l’addome e lo fa stare bene. La sfiora con il pollice, delicatamente per non infastidirlo troppo, ma forse gli sta facendo un po’ di solletico. Allora la prende, mordendosi il labbro, e la tiene stretta mentre lo sente muoversi pigramente contro il suo corpo.
E poi più nulla, solo la pioggia e il suo respiro, le sue labbra che ora sono appoggiate sulla sua spalla, e allora lo sente, il suo nome, sussurrato come piace a lui, mangiucchiato tra sbadigli e borbottii incomprensibili. Ai quasi ride quando capisce che Rin non è sveglio, non del tutto almeno, e che sta pensando a lui. Sta pensando a lui.
Il pensiero lo fa arrossire di gioia, e si abbandona alle carezze delle coperte, martoriandosi un labbro come fa di solito, e pensa che vorrebbe essere il suo primo pensiero ogni mattina. Giusto per sentire la sua voce bassa che lo chiama e lo fa impazzire di voglia.
- Senpai. – chiama a sua volta, ma lo sussurra solo, facendo scivolare i suoni flebili con dolcezza e lentezza, godendosi il suono delle lettere come una caramella troppo zuccherata.
Ai è sicuro di sentirlo mugugnare, ma non vi fa caso, sorridendo appena in modo estremamente ebete. Il senpai gli direbbe che sembra un imbecille, ma a dire la verità poco gli importa: finché ha il suo petto premuto contro la sua schiena, tutto ciò che potrebbe sbraitargli sarebbe solo un modo come un altro di dirgli “Ti amo”, alle sue orecchie, e non lo ferirebbe.
Gli accarezza la mano e lo sente mugugnare ancora, e stavolta un po’ ridacchia, perché è davvero buffo e potrebbe stare sveglio notti e notti solo per sentirlo bofonchiare nel sogno. – Ti amo tanto, senpai.  Ti amo. Ti amo.
Lo ripete così, poche sillabe soffocate nella stoffa del cuscino: al Matsuoka non piace sentirselo ripetere, e spesso capita che trovi l’occasione per dirglielo nelle ore più assurde.
Non fa nemmeno in tempo a dire a se stesso che è davvero uno stupido, e come sempre sta sbagliando tutto, che d’un tratto il compagno sembra destarsi: lo sbatte letteralmente contro le lenzuola e si produce in un ringhio rabbioso che, come sempre, lo fa rabbrividire. – S-senpai… - balbetta imbarazzato, e sente che sarebbe disposto a sotterrarsi sotto metri e metri di terra anche con quel tempo indecente.
- Rin dannazione, Rin. Er, ai, en. Capito? Sì? Bene.
Ai per la verità non ha fatto una piega, troppo preso nella contemplazione del suo viso affilato, ma appena lo sente scendere per poco non gli manca l’aria. – Senpai! – esclama spaventato. – Io non volevo! Io non volevo…
- E stai un po’ buono, vado solo a farmi una doccia.  – esclama esasperato l’altro, di schiena, ma Nitori si è già perso a sfiorare quel corpo nudo, tonico e bellissimo che inconsapevolmente gli regala, ma che al contempo gli nega chiudendo la porta alle sue spalle. Non a chiave, però, ed è una delle poche richieste simboliche che lo fanno arrossire come una ragazzina.
Indeciso se scendere o no dal letto a castello, e quindi abbandonare il tepore delle morbide coperte, pensa che in realtà queste si stiano facendo già un po’ troppo fredde.
Per il senpai affronterebbe anche il gelo siberiano della loro stanza, e comunque sa bene di non avere molte possibilità di scelta.
Ridacchia argentino perdendosi inconsapevolmente nel suono incessante della pioggia.
 
 
angolino di macareux
questa è la mia prima fic nel fandom di Free!. 
spero che la fanfiction vi sia piaciuta, e sopratutto di essere rimasta nell'ic. è molto importante per me, quindi se volete potete lasciare una recensione... non mordo e ho voglia di fare nuove amicizie ;u;
mi piace molto la rinai, credo sia la coppia più carina del fandom insieme alla Rei/Nagisa. ma awn, insomma, sono dei cucciolini ;u;
volevo solo far notare che il titolo che ho scelto è uno splendido gioco di parole (?)
forse l'inglese serve a qualcosa c":
grazie per aver letto .u.
Au revoir!

Fay

 
   
 
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