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Autore: i1976    25/01/2014    2 recensioni
Cosa pensano Enos e Daisy dopo il loro quasi matrimonio? Tratto da "Assoluzione ai fiori d'arancio". La mia personale idea dei sentimenti che Daisy ha sempre provato per Enos e della sua evoluzione (da donna civettuola e provocante delle prime serie, a donna matura e dolce).
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy Duke, Enos Strate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'abito da sposa di zia Lavinia.

Daisy fece scivolare le mani sul bel vestito, godendo della sensazione dello chiffon sulla sua pelle e ricordando il momento in cui l'aveva indossato. Sospirò e piegò il vestito per riporlo nel suo baule, il baule che lo aveva protetto per diversi anni, fino al giorno prima, e l'avrebbe protetto per chissà quanto tempo ancora.

Seduta sul suo letto, cercava di mettere ordine ai suoi pensieri confusi: un intrico di delusione, rabbia e tristezza. Un sapore dolce-amaro. La sensazione di aver perso qualcosa che aveva sempre desiderato, qualcosa di così vicino eppure così distante.

"Ho sempre provato un forte affetto per Enos."

"Un sacco di persone imparano ad amarsi dopo il matrimonio."

"Se annullo le nozze ora, che cosa penserà Enos? Penserà che l'unico motivo per cui gli ho chiesto di sposarmi è salvarlo dalla prigione."

BUGIARDA! Ricordando le sue parole del giorno precedente, provava solo nausea.

Bugie, a se stessa e alla sua famiglia. Disgustose bugie. Ma, dopo una vita passata a interpretare "la donna più sexy di Hazzard, Miss Hazzard", l'affascinate donna che faceva cadere gli uomini ai suoi piedi, la donna forte e indipendente che aiutava la sua famiglia contro gli intrallazzi di Boss e Rosco, sarebbe stato in qualche modo imbarazzante, e sorprendente, mostrare il suo lato dolce e debole: la parte di sé che anelava all'amore dell'uomo più timido e dolce di Hazzard, il vicesceriffo che aveva dovuto così tante volte "usare" a suo vantaggio (il vicesceriffo che si lasciava usare) , il vecchio amico che i suoi cugini prendevano in giro perché era il più vecchio vergine di Hazzard, l'amico che lei trattava in modo diverso quando era in pubblico (nella sua interpretazione di donna sexy e maliziosa) e quando era da sola con lui (spogliandosi la maschera e mostrandogli tutta la sua dolcezza e il suo affetto) .

La sua famiglia aveva cercato di impedire quelle nozze incredibili, e lei non poteva rimproverarli dal momento che le sue parole di sicuro non li avevano aiutati ad accettare e comprendere la sua decisione, ma qualsiasi altra parola sarebbe stata incredibile per loro, comunque.

Un semplice "Amo Enos" non avrebbe funzionato per spiegare la sua improvvisa decisione di sposarlo, sarebbe stato in ritardo ed estremamente sospetto a causa delle circostanze, e nessuno avrebbe mai creduto alle sue parole (così apparentemente lontane dal suo modo di comportarsi pubblicamente con Enos, da semplice e cara amica, nient'altro); molto meglio continuare a interpretare l'amica che cerca di trovare un modo per non testimoniare contro Enos e per salvarlo dal carcere.
Più difficile spiegare che era l'occasione che stava aspettando, un modo per spingere Enos a confessare apertamente il suo amore per lei e per chiederle di sposarlo, finalmente.
Zio Jesse, Bo e Luke avrebbero avuto in futuro tutto il tempo di cui avevano bisogno per accettare il suo matrimonio e per capire che lei amava veramente Enos, quindi non c'era bisogno di sprecare il suo tempo per convincerli di qualcosa che, in effetti, appariva a tutti sorprendente e affrettato.

E adesso?

Tutto era finito. Il matrimonio rimandato a causa dell'orticaria di Enos, la gente che rideva di quel rinvio assurdo, e la sua famiglia che sospirava di sollievo.

Orticaria: una scusa stupida, lo sapeva bene, e la delusione le aveva impedito di provare a far cambiare idea a Enos. Dopotutto, avrebbe avuto bisogno di un sacco di tempo per fargli cambiare idea, perché ciò significava convincerlo che lo voleva sposare perché lo amava e non perché stava cercando di salvarlo dal carcere. Così, allo stesso modo in cui la sua famiglia non avrebbe creduto al suo improvviso "Amo Enos", Enos non avrebbe creduto al suo improvviso "Ti amo".

Bugie, maschere: era prigioniera della sua maschera e delle sue bugie .

Daisy Duke e i suoi pantaloncini corti, Daisy Duke e il suo sex appeal, la forte Daisy Duke, il personaggio che aveva costruito nel corso degli anni, un personaggio che imprigionava la sua anima e i suoi veri sentimenti.

Guardò la sua immagine nello specchio: negli ultimi anni stava abbandonando quei vestitini sexy che l'avevano resa famosa in tutta la Contea, preferendo lunghi jeans e camicie a maniche lunghe (quando non era al lavoro, perché al Boar's Nest i suoi mini-shorts e mini-tops erano invece espressamente richiesti), e questo cambiamento esterno non era un caso, ma il suo modo per iniziare a spogliare la maschera. Negli ultimi due anni aveva smesso di uscire con tutti gli uomini di bell'aspetto (ma insipidi e troppo pieni di sé) che arrivavano in città, uomini ideali per gonfiare il suo ego e la sua vanità femminile ma non per soddisfare il suo bisogno interiore di amore, amore puro e incondizionato, che solo Enos le aveva mostrato; negli ultimi due anni era uscita solo con Enos (anche se si comportavano più come amici che come coppia) e lei cominciava a trattarlo allo stesso modo sia in pubblico che quando erano soli: meno maliziosa e più dolce e genuina, meno indifferente (finta indifferenza) e più protettiva.

Ma non era abbastanza: non bastava cambiare i vestiti e smetterla di agire come una sorta di ... , preferiva non pensare a quella parola, perché, in effetti, nonostante ciò che molti potevano pensare, non era il tipo di donna che finiva a letto con tutti gli uomini con cui flirtava: le piaceva flirtare per nutrire il suo ego e per divertirsi guardando gli uomini che cadevano ai suoi piedi, ma si era concessa solo a pochi di essi (uomini che aveva sopravvalutato, purtroppo, e ora si vergognava della sua ingenuità e immaturità). Nonostante quello che la gente probabilmente pensava, lei stava aspettando la sua anima gemella.

Guardando il vestito di zia Lavinia e se stessa nello specchio, promise che avrebbe spogliato la sua maschera, definitivamente, mostrando finalmente i suoi veri sentimenti, alla sua famiglia... e a Enos, ovviamente.

Enos...

"E' l'unica cosa giusta da fare in questo momento."

Daisy ricordò le sue parole. Ricordava il suo sguardo serio, gli occhi fissi nei suoi. Quegli occhi e quella serietà erano la dimostrazione che l'orticaria era solo una scusa per impedire un matrimonio che Enos credeva senza amore.

"Ti amo": non sarebbe stato sufficiente a mostrargli i suoi sentimenti in un momento come quello.

Daisy promise a se stessa che avrebbe mostrato a Enos il suo amore, non con le parole (non solo con le parole), ma con le sue azioni.


Davanti allo specchio, Enos abbottonò la camicia della sua uniforme.

Aprendo il cassetto del comò, il suo cuore sobbalzò nel vedere il piccolo contenitore con gli anelli: se il giorno prima non avesse deciso di fermare il matrimonio, lui e Daisy, ora, sarebbe stati marito e moglie.

Il suo sogno fin da bambino: diventare il marito di Daisy.

Ma non rimpiangeva la sua decisione, non poteva sacrificare la felicità di Daisy per la sua: non poteva accettare il tentativo di Daisy di salvarlo dalla prigione, prima, e poi dalla delusione di un matrimonio annullato con la cattura dei veri colpevoli della rapina. Se non era sicuro dei sentimenti di Daisy non poteva sposarla.

Aveva trascorso tutta la sua vita a capire se Daisy Duke lo amava o se pensava a lui semplicemente come un amico. Nessuna risposta, ancora. Quel continuo tira e molla, quel modo di comportarsi in modo diverso quando erano soli e quando erano in pubblico, lo faceva impazzire.

Ma non poteva fare a meno di amarla. Lui la amava, la Daisy dolce e premurosa nonostante la sua maschera selvaggia e sexy, una maschera indossata fin dall'adolescenza, ma sotto la maschera lui continuava a vedere la bambina che aveva sempre amato, una bambina diventata una splendida donna, anche se una donna che preferiva nascondersi dietro una maschera, una maschera vincente che, ovviamente, rifiutava uno come lui, timido e impacciato.

Uscendo dalla pensione dove viveva, Enos ricordò il suo sguardo mentre gli chiedeva di sposarla, al lago, e poi quando lui era dietro le sbarre, e poi di nuovo al di fuori del Boar's Nest dopo la sua decisione di fermare tutto. C'era amore, in quegli occhi?

Voleva credere che fosse amore, ma aveva bisogno di tempo per esserne sicuro, e solo allora le avrebbe chiesto di sposarlo.


"Ehi , Daisy. Ecco il tuo ... ", Bo si voltò verso Daisy, sorridendo divertito, " ... futuro marito."

In un altro giorno, solo pochi giorni prima, Daisy avrebbe risposto a Bo scherzandoci sopra, ma non quel giorno.

Uscì dal Generale Lee senza una parola, lasciando Bo e Luke interdetti e sorpresi dal suo silenzio .

Camminando verso Enos lo osservò, cercando di capire se anche lui aveva trascorso una notte insonne rigirandosi nel letto, come lei.

"Ciao dolcezza," un sorriso, un tono dolce e genuino, non il tono civettuolo che tante volte aveva usato con lui.

Guardò le sue labbra sorriderle, le labbra che aveva baciato solo il giorno prima al lago, un bacio profondo come non mai, le loro lingue che si sfioravano facendola rabbrividire.

"Ciao Daisy."

Una breve risatina da parte di alcuni ragazzi che passavano vicino a loro, e Daisy notò Enos irrigidirsi, piccola ma chiara dimostrazione del suo orgoglio, e Daisy sapeva molto bene che il suo orgoglio era parte della sua decisione di rinviare il loro matrimonio: non solo il rispetto e amore per lei, ma anche il suo orgoglio lo aveva spinto a rifiutare un matrimonio che sarebbe stato descritto dalla gente come "Daisy Duke ha sposato Enos Strate per pietà."

La sua mano raggiunse e strinse quella di lui, la sua mano calda e larga, facendolo arrossire.

"Vuoi pranzare con me, Enos?"

Solo un breve cenno del capo e un sorriso da parte di lui, un sorriso genuino e dolce.

La sua mano in quella di lui, Daisy promise a se stessa che gli avrebbe dimostrato il suo amore, passo dopo passo , apertamente, senza più maschera.

La sua mano in quella di lei, Enos cercò di convincersi che ci fosse amore in quel gesto spontaneo e dolce, amore in quel sorriso genuino, e, quando sarebbe stato sicuro dei sentimenti di Daisy, le avrebbe chiesto di sposarlo, finalmente.

Le dita intrecciate e il palmo delle loro mani aderente come due creature nate per stare in quel modo, Enos e Daisy camminavano fianco a fianco, ignari del mondo intorno a loro.

  
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