SEI OVUNQUE
Everywhere - song by Yellowcard (Michelle Branch Cover)
La parte in corsivo è il pensiero di Gabriella, le parti sia in
grassetto che in corsivo, invece, sono le parole della canzone.
Rivoltala, così che io possa
vedere
la parte di te che sta scivolando via
Continuo a sfogliare le pagine di questo libro, sforzandomi di fingere di essere concentrata. E invece, sono seduta su questo divano, a leggere sempre la stessa frase della stessa riga: "è solo un sogno". Sì, ha ragione questo noiosissimo libro: è solo un sogno, allora perchè ti sento così... reale?
quando mi sveglio tu non ci
sei mai
ma quando dormo tu sei ovunque
Mi addormento e ti vedo: alto, con un fisico atletico, i capelli
castani con i riflessi dorati e i tuoi occhi, quei tuoi occhi così azzurri che
nessun altro al mondo potrebbe avere. Poi ti sento: sento la tua voce dolce,
intonata che continua a cantare la stessa canzone. Che neanche ora, insieme alla
tua immagine, non riesco a togliermi dalla mente.
Di mattina mi sveglio. E
tu? Tu non ci sei più. Perchè?
Sei ovunque
Vuoi tormentarmi? Penso proprio di sì.
Dimmi solo come sono arrivata
così lontano
dimmi solo perchè sei qui
e chi sei
Non chiedo tanto. O forse si? Voglio solo sapere perchè sei comparso nei miei sogni, perchè continui a perseguitarmi e poi voglio sapere chi sei. O almeno il tuo nome.
perchè ogni volta che guardo
non ci sei mai
e ogni volta che dormo
ci sei sempre
Non vuoi dirmelo? Okay. Io, Gabriella Montez, ti chiamerò Troy, come il protagonista di questo libro. Così almeno sembrerai più reale con un nome, perchè, strano ma vero, inizio a volerti bene ed è da pazzi volere bene ad una persona che neanche conosci e forse non esiste neanche, purtroppo.
Perchè sei ovunque, per me
quando chiudo gli occhi
sei tu che vedo
sei ogni cosa che conosco
ciò mi fa credere
che non sono sola
non sono sola
Purtroppo, perchè se l'unica
persona accanto a me, in questo momento. Già, sto passando le ultime vacanze
natalizie da studentessa messicana, per di più in un luogo pieno di snowborder
noiosi, troppo occupati a dimostrare di essere il migliore di tutti. Ma tu sei
diverso, ne sono sicura.
Perchè lo so? Nessuno canta come te.
Riconosco il modo in cui mi
fai sentire
E' ora di pensare che
tu potresti non essere reale
BASTA! Tu non sei reale. Non lo
sei e io non posso continuare a sperare in te, perchè tu non mi porgerai mai la
mano e mi dirai: << Troy >>. Sono un'illusa, ecco cosa sono. E tu, sei
un'illusione.
Ora anche mia madre si mette a rompere, costringendomi ad
andare alla festa di Capodanno dedicata ai ragazzi della mia età (gli snowborder
noiosi).
sento che ora le acque
stanno diventando profonde
cerco di lavare via da me il dolore
via da me
Meno male che ci sei tu. No. Un
momento? Dove sei?
Perchè vedo solo più la tua sagoma? La tua voce: non me la
ricordo più.
Spero che tu non ti sia offeso, dimmi che sei ancora qui con me
e non mi fai sentire sola. Dammi un segno.
Perchè sei ovunque, per me
quando chiudo gli occhi
sei tu che vedo
sei ogni cosa che conosco
ciò mi fa credere
che non sono sola
non sono sola
non sono sola
Gabriella nascose un sorriso,
quando una luce la rese per un attimo cieca e una voce la invitò a salire sul
palco e cantare al karaoke. Non ne aveva per niente voglia, ma sapeva che quello
era il segno di Troy.
Posò il libro sul divano e, a piccoli passi, andò verso la meta. Ora era lì
sopra quel palco, che guardava solo lo schermo, con le braccia incrociate al
busto. Aveva paura e continuava a guardarsi attorno.
Dopo pochi secondi, che
lei erano sembrati eternità, iniziò la melodia sotto. Le parole comparirono sullo schermo, stava per partire, ma sentì un'altra voce: la sua. La
paura crebbe, non osava guardare chi era il ragazzo che Troy le aveva inviato al
suo fianco, che aveva la sua stessa voce. Era tentata però e continuava a
sbirciare, ma vedeva solo il corpo, non il volto.
Toccava a lei, cantò la sua
parte con insicurezza, ma cercò di tenere la voce ferma. Fece lo stesso con la
parte a duo, cercando sempre di non guardare quel ragazzo.
Ma quando il
ritornello iniziò, non riuscì a trattenersi. Era scioccata, ma nello stesso
tempo meravigliata e felicissima. Come non lo ero mai stata. Continuava a
sorridere, mentre acquistava sempre più sicurezza.
Era lui.
Uau, oh oh
quando ti tocco la mano
è allora che capisco
la bellezza interiore
è adesso che cominciamo
ti piace sempre il mio modo di fare
il giorno non arriva mai
ovunque io vada
ti sento sempre così tanto
Iniziò a sciogliersi cantando quella canzone, dolce ma veloce al punto
giusto, cercando di non sprecare quel momento che non sarebbe mai più accaduto.
L'unica volta di stare con lui, veramente.
Aveva voglia di
toccarlo, per crederci. Credere che quello non fosse uno dei tanti sogni, ma la
pure realtà. Però non lo fece, si riteneva già abbastanza fortunata essere lì
con lui e poi, poi mentre cantavano lei sentiva quella sensazione di calore e
bellezza che aveva nei suoi sogni, ogni volta che gli toccava la mano. Quindi,
anche se non lo toccava, era sicura che questa volta fosse reale.
Quando la
canzone finì, si guardarono per alcuni secondi e lei aveva voglia di chiedergli
chi fosse, da dove veniva... ma soprattutto se anche lui l'aveva vista nei suoi
sogni. Però fu preceduta da lui, che le diede la mano e pronunciò, con un sorriso in faccia, il suo nome: << Troy >>
Oh, sei chiunque io veda
dunque dimmi
mi vedi?
~ ♥ ~ ♥ ~
Eccomi, tornata.
Lo so, non è il massimo la storia (nè come trama nè come è stata scritta).
Però per me è un grande traguardo, dopo tanti mesi riesco a finire una fan
fiction su HSM, per il quale ho perso un po' di interesse, devo ammettere, però
non ho voglia di perderlo: sto lottando un po' con me stessa.
Questa
fanfiction è dedicata al 100% alla mia Maria (Titty90) che è da mesi che mi
sostiene sia come amica, che come fa e, anche, come fanfictioncoach! XD
In
testa ho altre fanfiction per voi, che spero di completare.
Peace & Love -
Gaia ♥