Fanfic su artisti musicali > Union J
Segui la storia  |       
Autore: carryou    27/01/2014    1 recensioni
ciao sono Emma e sono alla ricerca della felicità
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, JJ Hamblett, Josh Cuthbert, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella dannata sveglia mi fece trasalire da quell’orrendo sogno per riportarmi al mio incubo ancora piu grande,la mia schifosissima vita.
Mi chiamo Emma,ho diciassette anni e vivo in uno schifo di Italia e in una schifo di famiglia e sto per andarmene via un mese in Inghilterra a casa della figlia di una collega di mia madre,una certa Elena.  Per risparmiare varie associazioni che costano una marea di soldi mamma ha ben pensato di farmi un mese da questa qua che sinceramente non l’ho mai vista ma probabilmente aveva cosi tanta fretta di mandarmi via che ha trovato la prima occasione di cacciarmi di casa.. magari sta Elena è antipatica e mi farà restare in casa a badare ai suoi figliocci.. oddio non avevo nemmeno optato all’idea di avere anche dei marmocchi in “casa” e sinceramente non voglio neanche pensarci. Odio quei bambini che ti chiedono sempre ‘perche? Perche? Perchee??’ GRR mi danno un enorme fastidio. Tornando a noi,il giorno dopo sarei partita per,come ho gia detto un paesino disperso vicino a Londra e mi serviva un po’ per dimenticare la situazione a casa con mia madre e un po’ anche per rompere con Federico,il mio “ragazzo” non ne potevo piu era diventato apprensivo e soffocante e non vedevo l’ora di trovare una scusa e scaricarlo. Cosi quel pomeriggio sarei andata da lui e gli avrei parlato.. sperando per l’ultima volta. Dopo aver mangiato preparai le valigie con tutto il necessario per stare via un mese e mi feci una doccia preparandomi il discorso per Federico e dopo essere uscita dalla doccia mi vestii http://www.polyvore.com/cgi/collection?id=3299388&.locale=it,in. Mandai un messaggio a Fede
“Parto  adesso da casa.”
Di solito io e lui ci mettevamo un sacco di cuoricini nei messaggi ma evidentemente aveva capito che c’era sotto qualcosa..
ok. Ma si può sapere che cazzo hai? È successo qualcosa?”
Abitavamo nella stessa via cosi appena fui sotto casa sua gli risposi
apri. Sono sotto casa tua.”
Appena mi vide mi corse incontro e mi stampò un bacio sulle labbra ma io non ricambiai e rimase deluso come quando neghi un giocattolo ad un bambino di quattro anni.
-Posso entrare? Chiesi retoricamente.
-Sisi entra amore ma adesso ti siedi e mi spieghi cos’hai..
Con quella vacanza in Inghilterra volevo almeno per un mese essere qualcun’altra,cambiare vita,non avere pesi e quello sarebbe stato il primo passo per lasciarmi tutto alle spalle. In quei pochi secondi che passarono mi stavo immaginando come sarebbe stata la mia vita senza di lui.. STUPENDA. Insomma diciamocelo,è meglio essere liberi di qualsiasi preoccupazione e responsabilità che stare con uno che manco ti piace tanto.. e sinceramente non mi ricordo neanche il perche l’avevo baciato quella sera a casa di Ale (la mia migliore amica).. avevo bevuto troppa Vodka Lemon probabilmente e lui aveva preso tutto con  troppa serietà quando se fossi stata anche un po’ sobria non ci sarei mai stata. Magari là, avrei trovato qualcuno che mi piacesse davvero.. EMMA!! Cosa stai dicendo!! Ti devi divertire non impegnarti! Giusto,mi sarei ripromessa che non mi sarei innamorata o impegnata in qualcosa di serio.. dovevo solo divertirmi,basta. Dovevo smetterla con quella solfa,riuscivo a prendere tutto sul serio come se fossi un adulta e dovevo finirla mi sarei imbattuta solo in gran casini e responsabilità. Ecco. La parola responsabilità mi stava proprio qui. Cazzo sono giovane perche mai dovrei prendermi delle responsabilità.. adesso poi! Eh chi gliel’avrebbe detto al mio cervello di non preoccuparsi? Chi glielo diceva al mio cuore di non innamorarsi? Chi glielo diceva alla mia mente precoce di smetterla di fregarsene di tutto? Chi glielo diceva al mio stomaco di non far volare quelle farfalle? Chi avrebbe detto  alle mie mani di smettersela di rovinarsi i polsi con quelle maledette lamette? Nessuno. Dovevo salvarmi con le mie stesse forze. Peccato che di forze non ce le avevo. L’unica persona che era riuscita a sollevarmi era mio padre,dopo la sua morte ero distrutta e per un mese non uscii di casa e me ne stavo quasi sempre in camera mia tutto il tempo. Io e la lametta. Mi ricordava papà. Dopo quella scena in cui vidi mio papà disteso sulla strada circondato da una pozza di sangue dopo quel tragico incidente d’auto,mi chiedevo perche io si e lui no. Avrei preferito morire con lui che vivere sta vita del cazzo. Mi odiavo con tutta me stessa per avergli chiesto di accompagnarmi a danza. Ci sarei potuta andare da sola. E invece mi accompagnò in macchina e mentre cantavamo ‘You’ve got a Friend’ di James Taylor quell’idiota di un pirata della strada ci fece sbandare e scontrare contro un platano.
Mio papà era l’unico motivo per cui sopravvivevo ma mi tagliavo sperando che un giorno avrei poututo rivederlo ancora
-Ti devo parlare Federico..







 
                                                                                                                                       ehii  JCats :)
come state? questa è la mia prima ff 
chissà in quale città andrà Emma ahahh che sgamo che sono
potreste recensire giusto per sapere se
ne vale la pena continuare con gli altri capitoli
e per sapere se vi piace la tematica?

Grazie in anticipo :*

Ibi<3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Union J / Vai alla pagina dell'autore: carryou