Lui era li, accanto a lei, seduto su una vecchia sedia di plastica. Le stringeva la mano, come sempre, non emettendo il minimo rumore, quasi non respirando. La guardava ininterrottamente sperando di vedere i suoi dolci occhi aprirsi. Lui si era perso ormai. Avevo perso il senso di tutto. Non riusciva più a vivere, non riusciva più a sorridere, non riusciva più a stare un secondo senza di lei e aveva paura di perderla, di perderla per sempre. Sentiva che il cuore gli batteva forte mentre sentiva il battito di lei sempre più lieve, quasi non riusciva più a percepirla. Sentì che gli occhi gli bruciavano e che gli si gonfiavano nuovamente. Aveva pianto così tanto. Vivere nella paura e nell'angoscia da quel giorno. Il giorno che lei si ammalò. Lui le stringeva ancora la mano mentre poggiò la testa sul quel letto bianco, freddo. Lei non accennava a muoversi. Lui sbatteva lentamente gli occhi, come se questo potesse far rallentare il tempo. Fissava il comodino accanto a lei dove c'era un enorme vaso di fiori. Fiori che lui ogni giorno gli portava. Ormai ce ne erano moltissimi e quelli più vecchi ormai erano appassiti ma lui li aveva comunque lasciati li, come se quei fiori servissero a contare i giorni. Quei giorni interminabili. La sua amata era sdraiata su quel letto d'ospedale non sapeva più nemmeno lui da quanto e ogni giorno la sentiva sempre più lontana. Il suo sguardo si spostò verso il viso di lei e notò un qualcosa che spuntava da sotto il suo cuscino. Lui alzò la testa e allungò una mano verso quel pezzetto di carta, piegato con cura, che aveva visto sotto quel cuscino. Era leggermente spiegazzato, come se fosse molto tempo che era li sotto. Non era sicuro di poterlo aprire e di conseguenza leggerlo ma decise di farlo lo stesso. Lasciò un secondo la sua mano e iniziò ad aprire quel foglio, piano. Era una lettera. La calligrafia era quella di lei, precisa. Iniziò a leggere un po' intimidito.

“Amore mio, ciao.”

Al solo leggere quelle prime tre parole, lui sentì un tuffò allo stomaco.

“E' tutto così strano. Non riesco neanche io capire che cosa sta succedendo e che cosa sia successo. E' capitato tutto così velocemente, non trovi? Oggi splende il sole e anche se sono sveglia e sorrido guardando fuori dalla mia finestra, sento che ormai tutto sta per finire. Ogni giorno che passa sento un pezzo della mia vita che se ne va ma non sento dolore, non sento più niente ormai.”

Il volto di lui fu deformato leggermente da una smorfia di dolore e amarezza mentre una lacrima scendeva dai suoi occhi. Solcandogli il viso, piano. La lettera era per lui, così, continuò a leggerla asciugandosi quella lacrima per evitare che cadesse sul foglio.

“L'unica cosa che ho sentito in tutto questo tempo sai cos'era? Eri proprio tu, piccolo mio. Anche se avevo gli occhi chiusi e non riuscivo a far muovere neanche un muscolo del mio corpo sentivo che eri sempre accanto a me. Sentivo che mi parlavi, che mi raccontavi le tue giornate, che mi raccontavi cosa provavi. Sentivo le tue sensazioni ed emozioni. Sentivo il tuo amore. Sentivo che mi tenevi la mano e sentivo anche le tue lacrime calde che si poggiavano su di essa. Non voglio che tu pianga amore mio. Sei così bello quando sorridi mettendo in mostra quella tue fossette così adorabili. Amo il tuo sorriso e la tua risata, lo sai questo vero?”

A lui scappò un leggero sorriso anche se dentro stava morendo ad ogni riga che leggeva.

“Voglio che tu sorrida, hai capito? Voglio che tu sorrida sempre anche se le cose dovessero andare male. Sai, sorrido guardando tutti quei fiori che mi hai portato con tanto amore e non potrò mai dimenticare tutto quello che hai fatto per me. Non potrò mai dimenticare cosa eri e cosa rimarrai per me. Sei l'amore della mia vita, quell'amore che mi ha fatta vivere, che mi ha fatto apprezzare ogni minima cosa che mi veniva data. Sei quell'amore che mi ha dato la forza in questi anni di andare avanti e di essere forte. Tu sei la mia forza Matt. E' grazie a te se ho lottato e se sto continuando a lottare. Tu hai reso la mia vita speciale e piena di emozioni. Hai fatto si che io tornassi a vivere e nonostante la mia malattia sappi che io con te sto vivendo ancora e ancora vivrò, dentro di te. Purtroppo Neanche Le Stelle Rimango Per Sempre ma io rimarrò per sempre nel tuo cuore amore mio. Ti prometto che ti starò accanto in ogni momento della tua vita e che non ti lascerò. Ti porterò con me anche quando il mio cuore si fermerà ma ricorda che esso batterà per te anche quando sarò volata via. Ti chiedo di far battere anche il tuo, ancora. Non far fermare il tuo cuore per nessuna ragione al mondo e vivi amore mio, vivi e se lo farai io continuerò a vivere con te, nel tuo battito. Io vivrò nel tuo cuore che continuerà a battere. Ti amo Matthew, ti ho amato e ti amerò per sempre.

La tua piccola.”

Rimase fermo, immobile. Con quelle lacrime che gli traboccavano dagli occhi come un fiume in piena. Quella lacrime piene di così tante emozioni che sembrava che lo stessero svuotando di ogni sentimento. Come se ogni sua emozione stesse scivolando sul suo viso. Quella lettera lo aveva sconvolto e i suoi occhi verde chiaro andarono a guardare il viso di quella ragazza sdraiata su quel lettino. Lui allungò una mano sfiorandole i capelli, con un gesto dolce e pieno di amore. Un'amore che andava oltre ogni confine. Un'amore puro. Un'amore che sembrava destinato a durare per l'eternità. Lui cercò di guardarla e di sorriderle, anche se sapeva che non poteva vederlo. Lui la amava come non aveva mai amato prima e avrebbe fatto di tutto per tenerla con se.
“Tu sarai per sempre l'unica stella per me.” disse con un filo di voce “L'unica che mi farà per sempre battere il cuore..”
La voce gli si strozzava in gola e ormai le lacrime avevano preso possesso delle sue espressioni scorrendo fino al mento per poi cadere su quel lenzuolo bianco.
“Ti amo anche io amore mio e ti amerò per sempre..” disse infine continuando a guardarla e continuando a stringerle la mano sperando, comunque, che prima o poi, quegli occhi marroni che lui amava, si sarebbero aperti per guardarlo ancora.



Nota dell'Autrice:
Beh, una One Shot? E' la prima che faccio, lo ammetto .___. Ma tralasciando questo.
Ci tenevo a precisare che la ragazza di cui si parla è un personaggio completamente inventato, anche se non ha un'indentità vera e propria, ma ci tengo a dire che NON è un personaggio esistente.
Detto questo aggiungo che spero che vi piaccia e so che può essere un episodio un pò triste, anzi, molto a dire il vero ma non so dirvi con precisione come mi è uscita questa cosa ma spero comunque che appreziate e che possa piacervi davvero. Ringrazio in anticipo chi leggerà e chi recensirà <3 Un bacione grandissimo!

-Momo.