Sostanzialmente secondi.
-- Paolo Giordano, "La solitudine dei numeri primi"
Quindici passi e dieci secondi li separano.
Simone guarda Denise, Denise guarda Simone.
Hanno trentacinque e diciotto anni, ora come ora.
Sono passati trecentottanta giorni, dodici ore, quindici minuti e cinque millesimi di secondo, dall’ultima volta che si sono visti.
Ci sono dodici passi e tre quarti a separarli, otto secondi e venti millesimi e Ise li conta tutti, mentre Simo si avvicina.
Otto respiri, dieci batti e nove passi sono stati percorsi.
Respiro trattenuto, altri quattro battiti, gli ultimi tre passi da percorrere.
Poi sono le labbra di Simo su quelle di Ise e i battiti, i respiri, i numeri si confondono.
“Ciao Denise” mormora Simo dopo essersi staccato dal bacio.
“Ciao Simo, mi sei mancato.”
“Anche tu” soffia sulle sue labbra per baciarla di nuovo.
E Ise, Denise, smette di contare o pensare perché con Simo è sempre così.
Angolo autrice.
Sostanzialmente secondi è nata oggi, durante l'ora di filosofia, con l'ansia per la verifica di letteratura addosso e la noia di sentire, per la miliardesima volta, la solfa sulla seconda navigazione di Platone.
Può sembrare un pò sconclusionaria, buttata lì, ma Sise(Simone/Denise) è una long che sto scrivendo e che, spero, presto inizierò a pubblicare.
La differenza di età tra Simone e Denise è di diciassette anni, lui potrebbe benissimo essere il marito di sua sorella e bla bla bla.
Solo che mi pare tutto dannatamente romantico, così.
Il romanticismo malato, prima o poi, mi ucciderà.
rei.