Viveva, nel vasto mondo di Lunatea, un giovane. Era calmo e tranquillo, sempre con un volto tinto di serietà, sembrava innocuo a prima vista. In realtà chiunque incrociava il suo sguardo veniva travolto da un forte senso di angoscia.
Il vero nome del ragazzo? Nessuno ne è mai stato a conoscenza. Veniva chiamato da tutti con il nomignolo "Re del dolore".
La sua vita si svolgeva sempre in quel modo, infondendo angoscia e disperazione nei cuori era diventato il suo lavoro, nonostante non lo facesse neanche di proposito.
Un giorno tutti si dimenticarono di lui. Le strade del suo piccolo regno, conosciuto per lo spettacolo del tramonto, venne abbandonato da tutti.
Tranne che da lui.
Lui, a differenza di tutti gli abitanti, rimase da solo in quel piccolo regno oramai non più governato.
Tutti avevano deciso di dimenticare il Dolore. Il Dolore, l'arma di quel ragazzo sconosciuto al dì fuori di quel piccolo regno. Rimase così da solo, silenzioso, tranquillo, ma decise di rendere quel posto un posto "migliore".
Si diresse lì dove il re non c'era più, si sedette sul trono e indossò la corona.
Era diventato il re del regno di tutte le sofferenze e l'odio dimenticato, di tutte le lacrime sparse e di tutte le ferite dell'animo umano.
Era diventato ciò che da sempre aspettava pur di sfogarsi sulla sua vita.
Era diventato il Re del Dolore.
Sapeva, però, che il suo Regno sarebbe stato dimenticato insieme a lui stesso. Nonostante ciò, non ne se curava: voleva solo accogliere quelle anime spaccate dal dolore e il dolore stesso, dimenticato dagli stolti umani nel tentativo di vivere meglio.
Aveva predetto anche un altro avvenimento al suo popolo inesistente, l'arrivo di altri due giovani: una stolta, disposta a fare tutto pur di avere il potere, ed un ragazzo che avrebbe cambiato per sempre la sua vita radicalmente.
Il viaggiatore dei sogni.