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Autore: Dango_mimesis    11/06/2008    2 recensioni
Nella tranquilla (?) e spensierata (??) Akatsuki, un bel giorno Deidara ha un'idea: formare una rockband. In questo mirabolante progetto che nulla ha a che fare con il mondo ninja trascinerà Itachi, Gaara e il povero Sasori! Riusciranno i ragazzi a conquistare attraverso la musica il cuore dei nostri beneamati shinobi, tutti impegnati tra missioni e combattimenti?
[è un po' fuori tema "Naruto/ninja" ma non è una AU, inoltre l'avviso OOC si riferisce a sporadici episodi e non in generale ai personaggi^^]
>> SESTO CAPITOLO: eravamo rimasti con una strampalata band alle prime prove, e un Sasori costretto a forza a fare da seconda voce a Deidara. Ma sarà stato davvero così terribile per lui...?
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Altri, Deidara, Itachi, Sabaku no Gaara
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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i wannabe a rockstar_ l'inaspettata rivelazione Era già da un po' che avevo in mente di formare un gruppo rock con i personaggi di Naruto... ovviamente solo alcuni... l'idea mi è venuta mentre ascoltavo una canzone dei Linkin Park... Si, all'inizio vi potrà sembrare demenziale, ma poiché ho aderito da poco al progetto "più demenziale è, meglio è" direi che è tutto regolare! Piccolo appunto: qui compare un personaggio che avevo inventato molto tempo fa, si chiama Ren e se volete saperne di più presto sul mio profilo scriverò su di lei...controllate! Comunque, il suo ruolo non è fondamentale... quindi don't worry!! Buona lettura e... bye bye!!

-Dango-
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Notes: comico, OOC, forse in futuro verrà fuori qualcos'altro...

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Deserto. Gli unici colori che si potevano scorgere erano l'ocra pallido del deserto e il celeste del cielo limpido e terso. In cielo, nemmeno un uccello.

Un'altra lunga, pallosa, giornata.

Perfino in un'allegra brigata di mukenin serial killer la noia dilagava senza possibilità di scampo. E, stranamente, niente che ravvivasse un po' il gruppo. Nessuna missione. Nessun'imboscata. Nessuna irruzione. Nessun litigio, né tantomeno zuffe. Niente di nuovo sul fronte dell'Akatsuki.

E, dato il caldo afoso, il delirio era alle porte: Hidan, come al solito, stava leggendo un libro su qualche nuova "religione" di dubbia provenienza che lo stava facendo sorridere con uno strano sguardo da cerebroleso negli occhi.

Konan, come al solito, si stava sistemando impeccabilmente i capelli. Kakuzu, come al solito, contava i soldi del suo ultimo guadagno. Sasori, come al solito, stava perfezionando un nuovo modello di marionetta da combattimento.

Pein, che era l'unico che si stava davvero dando da fare per l'organizzazione, stava architettando un nuovo piano per ottenere i cercoteri. Kisame, come al solito, stava lisciando e lucidando quel coso abnorme che osava chiamare spada. Itachi, come al solito, fissava imperturbabile fuori dalla finestra, pensando a sololuisapevacosa.

Zetsu stava facendo uno spuntino a base di qualcosa di cui non si capiva la specie. Umana, probabilmente. E, data la monotonia del giorno, si poteva facilmente intuire che sul divano preferito di Deidara ci fosse lui che....

Vuoto.

Il divano era vuoto.

Sasori (alzando gli occhi in direzione del divano in seguito a non so quale indicibile sforzo di volontà): ehi... dov'è Deidara?

Konan (togliendo il pettine da una liscisssssima ciocca di capelli): non ne ho idea... sarà in camera sua...

Kisame: è probabile... magari sta progettando qualche nuova artistica arma...

Notare il sarcasmo.

Zetsu: burp!

Sasori: =_= grazie per il tuo contributo...

Zetsu: chiedo scusa.

Kakuzu: beh, se sentite qualcosa di molto simile ad un'esplosione, almeno sapremo dov'è. Spero solo che se stavolta riesce a farsi saltare in aria, non sporchi troppo in giro. La mia stanza è vicina alla sua, non vorrei dover restare a pulirla e perdere tempo prezioso che potrei usufruire per guadagnare qualcosina...

Sasori: =___=
Sasori: io davvero non mi esprimo...

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Nella sua stanza, Deidara era intento a guardare il soffitto. E se...?

TOK TOK!

Sasori: Deidaraaa! Sei in camera?
Deidara: si, che vuoi?
Sasori: ...è tutto a posto?
Deidara: eh? C che è tutto a posto... che domande fai...?
Sasori: no, niente...

Deidara si alzò controvoglia e andò ad aprire la porta.

Sasori: ciao! Perchè non sei di là con me e gli altri? Pensavamo che fossi saltato in aria...
Deidara: =__= che fiduciosi... no, ero tranquillo... stavo pensando a...
Sasori: stavi pensando? Forte! E' una giornata che passerà alla storia!!
Deidara: si, certo, anch'io ti voglio bene. Beh, perchè sei venuto a chiamarmi?
Sasori: volevo solo sapere cosa stavi facendo.
Deidara: mah, pensavo, come ti ho già detto.
Sasori: grazie, molto esplicativo. Per favore, vuoi rendere partecipe anche qualcuno che non sia tu, te, te stesso, la tua doppia personalità, e le tue bocche?
Deidara: oh, certo... beh pensavo alla musica.
Sasori: alla musica. Ah. Già. E... da quando di preciso ti interessi di musica?
Deidara: beh da quando ho scoperto che...
Sasori: che...?
Deidara: ...che so cantare benissimo!!
Sasori: cos'è che fai tu?
Deidara: canto!!

Sasori fissò l'amico negli occhi, sbarrando i propri, e preoccupandosi davvero per la sua salute mentale. Ok, Deidara non era mai stato il massimo della normalità, ma surclassare il loro compito per una passione come il canto, questa proprio no. Riuscì persino a partorire il pensiero che forse, arrivati a questo punto, era meglio l'hobby dei giocattolini esplosivi.

Sasori: ...ehm...se posso sapere... che tipo di canto?

E dopo aver posto quella domanda, il suo stomaco divenne pesante quanto un macigno quando provò ad immaginarsi la propria reazione se l'altro gli avesse risposto qualcosa del tipo: "gospel", ma si rassicurò quando Deidara rispose:

-tranquillo! Si accetta solo rock. ^_^ -

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Gaara misurava a passi tardi e lenti la sua stanza, parlottando tra sé e sé a voce bassa.

-Forse dovrei dirglielo...-

-ma no...-

-oppure si...?-

-no... non mi capirebbero...-

-però devo dirglielo! In fondo sono mio fratello e mia sorella...e io non posso fare a meno di lui...-

Il ragazzo si girò a guardarlo, mentre lui se ne stava tranquillamente appoggiato alla parete vicino all'armadio.

-si! adesso parto e vado!-

E uscì di fretta dalla camera, sbattendo la porta. Quando raggiunse Temari e Kankuro, nella sala principale della casa, stava correndo così forte che non si accorse dello scalino traditore della soglia, dove inciampò e cadde miseramente strisciando pure il suo bel faccino per terra.

Kankuro: il solito pirla.
Gaara (alzando la testa da terra, con la faccia ammaccata e lo sguardo omicida): com'è che mi hai chiamato tu???
Kankuro (facendo l'indifferente): er...niente, nii-chan...
Gaara (sempre più arrabbiato digrignando i denti): COM'E' CHE MI HAI CHIAMATO TU???
Temari (in un disperato tentativo di calmare il fratello): niente, niente! Piuttosto, cosa volevi dirci, Gaara?

Gaara si ricompose: ecco... volevo parlarvi di una cosa...

Temari: si, dicci pure... ^_^

Gaara (liberandosi di un enorme peso): ecco... volevo dirvi che non riesco a stare senza di lui! Tutti i miei impegni di kazekage mi portano via molte ore, ma appena ho un po' di tempo libero corro subito da lui! Questa è la mia passione, vi prego, non deridetemi per questo, non riesco a starci senza!!

Temari e Kankuro (com'era ovvio visto che Gaara non si decideva a spiegare di cosa stava parlando): O____O

Kankuro: oddiosantobenedetto!! Chi è sto qua di cui ti sei innamorato?

Temari: oddio! Gaara è gay!!

Gaara:...
Gaara: COME MI AVETE CHIAMATO VOI???
Gaara: ma siete scemi? Io parlavo del mio basso!!

Temari e Kankuro: il tuo cosa?
Gaara: basso. Il mio basso. Lo strumento musicale. La mia passione è suonare il basso.
Kankuro: Oh. E perchè non ce l'hai detto subito?
Gaara: perchè mi vergognavo!! (arrossisce)
Temari: e di cosa?
Gaara: un kazekage che suona il basso? Un po' poco credibile, non trovate? Manco suonassi il piano o il violino...
Temari: beh, in effetti...ma non ti devi preoccupare, a chi vuoi che cambi qualcosa in base allo strumento che ti piace?
Kankuro (con la massima naturalezza): ha ragione. Tanto, basso, piano o quello che vuoi, sei e resti un moccioso!

Gaara lo fulminò con un'occhiata. E sappiamo tutti fin troppo bene quanto fossero micidiali le sue occhiate.

Kankuro (con la massima naturalezza): tanto oltretutto sarai pure una schiappa, quindi chissenefr...

Gaara saltò addosso a Kankuro, con la chiara intenzione di porre fine una volta per tutte ai suoi insensati deliri. In un impeto di preoccupazione Temari fu tentata di dividerli, ma quando vide che la partita sarebbe stata chiaramente persa in partenza, desistette, scrollò le spalle e se ne andò.

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-Deidara, ti rendi conto di quanto idiota sia questa tua nuova trovata? Ti ricordo che la nostra organizzazione non si occupa di canto.

Deidara: ma questa sì che è arte!! Yeeeeh! Rock'n roooooolll!!!
Sasori: irrecuperabile.

Deidara: Sasori, lo sai che in ogni caso, contrariamente a quanto pensi tu, non sono l'unico che si interessa al rock?
Sasori: davvero? Dimmi, e chi sarebbero questi altri? Sono ovviamente esclusi oggetti di tua creazione.
Deidara: ehi, io creo armi, non cantanti.
Sasori: pensavo che avresti potuto considerare anche questa una cosa artistica...
Deidara: beh, in effetti, potrebbe anche esserlo...!
Sasori: ti stavo prendendo in giro.
Deidara: cosa?
Sasori: ti stavo...niente. Non importa. Resta nel tuo mondo psicotico. Io mi trovo qualcosa di meglio da fare che star qui a darti corda. Potrei venire risucchiato dalle tue gravi turbe mentali e restarne coinvolto, e grazie, ma non ci tengo.
Deidara (con voce piagnucolosa): Sasooooooriiiiiiiiiii!! Perchè mi dici queste cose, cattivo! Io stavo parlando seriamente!

L'altro fece amabilmente finta di non averlo sentito. Prese in mano un paio di fogli da disegno dove c'erano gli schizzi di modellini e un vecchio e consunto quadernetto che portava l'etichetta "consigli di nonna Chiyo per non farsi male quando si gioca con le marionette avvelenate". Ma Deidara, tutt'altro che disposto a farsi ignorare, lo richiamò a gran voce per due minuti di fila finché Sasori, esasperato (non avete idea di quanto possano essere lunghi due minuti) alzò gli occhi e gli chiese cos'avesse tanto da sbraitare.

Deidara: insomma! Tu sei il mio compagno di squadra!
Sasori: e quindi?
Deidara: dovrebbe importarti di me...
Sasori: e quindi?
Deidara: dovresti almeno volermi un po' di bene...
Sasori: e quindi?
Deidara: dovresti almeno supportarmi nelle mie scelte...
Sasori: sento odore di ricatto...
Deidara: tu mi vuoi bene?
Sasori: a prescindere dalla risposta riuscirai ad ottenere ciò che vuoi da me, giusto?
Deidara: e visto che mi vuoi bene, devi aiutarmi!
Sasori: mi hai sentito rispondere di sì per caso? Io non mi sono sentito.
Deidara: aiutami!!
Sasori: a fare che?
Deidara (facendo gli occhioni in un incrocio tra un cane bastonato e un micio coccoloso): per favoreeeeee!!
Sasori: Deidara?
Deidara: Sasori?
Sasori: Deidara.
Deidara: voglio fondare un gruppo rock!!!
Sasori: perchè mi hanno assegnato te quella volta?
Deidara: yeeeeeeeeeeeeeeeeh!!! Fondiamo un gruppo rock!!!

Deidara cominciò a saltare su e giù per la stanza, in preda a convulse grida di giubilo.

Sasori: no. Davvero. Io mi dissocio.

E, scuotendo la testa cercò di trascinare l'amico fuori dalla propria camera.

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P.S.: lo scalino su cui Gaara inciampa non è frutto della mia mente, ma un'impropria citazione da uno scalino realmente esistente. Nella mia scuola, per entrare in sala professori... beh, ce n'è uno così, alto quattro centimetri circa, creato appositamente allo scopo di eliminare esseri umani e su cui io stessa mi sono mezza ammazzata qualche giorno fa. Sarà per questo che mi è rimasto impresso? °__° glom!
  
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