(dis)avventure di un cucchiaino

Eh... dura la mia vita.

Eh... dura la vita di un cucchiaino.

Sballottato di qua e di là, tra uno yogurt e un vasetto di nutella. Però è anche emozionante. Soprattutto se sei il cucchiaino preferito di qualcuno. Tipo me. Giallo e arancio, proprio un'ottima scelta.

Il mio padrone (<- che brutta parola) è solo un ragazzino, appena tredici anni, ma... quante ne abbiamo passate insieme! E quante ne ha passate lui! Inoltre, dal mio posto d'onore (sopra il tavolo) posso vedere molto, ma davvero, molto.

Come quella sciocca ragazzina isterica con i capelli rosa... non la sopporto più! ogni volta che entra in cucina sbraita addosso al mio padroncino, per un motivo o per l'altro, in ogni caso tutti futili: dove sei stato, perchè sei sempre in ritardo, oggi la missione è stata un disastro, ma perchè non combini mai niente di buono, sei solo una testa quadra, hai rovinato l'unico momento in cui potevo star sola con Sasuke...

Ecco, appunto. Sasuke. Lui si che mi piace! Sta zitto, è tranquillo... (forse anche un po' troppo tranquillo) ma vuoi mettere la calma quando c'è lui? E per fortuna che le sue presenze in casa sono di molto superiori numericamente parlando a quelle dell'isterica. Manco mi ricordo come si chiama. L'unica cosa che so, è che se venisse a sapere tutte le volte che ho visto il suo "adorato" Sasuke in visita al mio padroncino... beh, quest'ultimo sarebbe già passato all'altro mondo. Per opera di lei, ovviamente. E anche per opera di quella sua amica ossessionata dalle diete... com'è che si chiama? Ah si! ...

Ino.
Mamma mia quant'è insopportabile pure quella! Mi sa che è uno standard delle ragazze di questo villaggio essere cretine. La biondina poi, l'ho vista un paio di volte si e no, e gia m'è bastato. Rozza, per niente femminile, totalmente fuori di testa, concentrata solo su un unico obiettivo: Sasuke.

Torniamo a lui, che è meglio.

Accidenti. La sua capacità di mantenere un segreto è encomiabile, senza alcuna ombra di dubbio. Esattamente come la sua abilità particolare. Quale? Cambiare radicalmente atteggiamento nel giro di due, massimo tre secondi. Appena entra in casa, se è insieme a qualcun'altro, è il ragazzo burbero e taciturno che tutti conoscono. Se ne vanno tutti, e lui e il mio adorato padroncino restano soli, e -bam!- non lo si riconosce più.

-Naruto...- dice.
-Naruto, ti amo...- lo ripete.

E io gli credo. Così come credo che anche il mio padroncino ami lui. Stanno proprio bene insieme. Forse, quel ragazzino a cui appartengo è l'unico che può salvare Sasuke. Da cosa? Dai suoi fantasmi. I fantasmi del passato, che gli impediscono di vivere il presente. Si possono scorgere nei suoi occhi neri, nei suoi occhi spenti, nei suoi occhi vuoti, nelle sue mani esitanti, nell'incapacità di sostenere uno sguardo di un innocente indagatore qual'è Naruto, che lo trafigge con quelle due perle azzurre a cui non sa resistere, che cercano di carpire il suo cuore e di scrutarci dentro per vedere cosa lo turba a quel modo...

E ci riesce. Naruto è l'unico che ci riesce. L'unico che oltre a capire cosa frulla per la testa di Sasuke, non lo accetta passivamente, non sparge ai quattro venti la sua pietà e la sua compassione, ma cerca solo di tirarlo su, di guarirlo dalla depressione, di salvarlo dalle tenebre da cui è avvolto, e anche a costo di sembrare duro o brutale lo vuole far reagire, perchè a lui si che importa qualcosa di quel ragazzo così solo.

-anch'io ti amo... Sasuke.- dice
-Sasuke...- lo ripete.

E ripete il suo nome. Lo chiama, lo richiama, lo attira a sè, lo abbraccia, lo stringe, lo bacia.

-...tutto questo a volte non ti sembra sbagliato?-
-ma che dici, Sasuke?-

Quanto gli piace il suo nome.

-al massimo dovresti avere una ragazza. Al massimo dovrei avere una ragazza.Queste cose si fanno con una ragazza...-

E si imbarazza tanto. Gliela pone tante volte questa velata domanda, tante volte, ogni momento in cui stanno insieme, sopra quel letto morbido, sotto le lenzuola candide, mentre Naruto gli carezza dolcemente i capelli corvini, e si sofferma ad inanellarsi qualche ciocca attorno al dito.

-qui sei tu il dobe, tra noi due...adesso si che l'ho capito...

-Naruto...io sono serio...-

E pausa. Silenzio, in cui tutti e due riflettono amaramente su ciò che fannfo, su ciò che gli altri non sanno, su ciò che gli altri, non potrebbero capire.

-lo sono anch'io Sasuke...-

Quanto gli piace questo nome.

-queste cose...Sasuke... si fanno con la persona che ami. Punto.-

-ah... già.-

Gli sorride. Un sorriso maliconico, strano, di chi per tanto non ha avuto un vero motivo per cui sorridere.

-per fortuna che ti ho incontrato, Naruto.-

-non me lo dire. Io me lo dico ogni giorno quanto sono fiero di essermi incontrato. Niente di nuovo, insomma.-

Stavolta il pugno nello stomaco se l'è meritato.

-io ero serio!!-

-io sono sempre serio...-

-si certo, come no...-

Ma sono proprio queste demenzialità che ti fanno sorridere di più, non è così, Sasuke? E così ti stringi nel suo abbraccio caldo, e preghi perchè non ti lasci mai, preghi che per qualsiasi cazzata tu farai un giorno lui non smetta mai di amarti, perchè ti è indispensabile come l'aria... una volta pregavo anch'io per questo, lo sai? Ma da un po' di tempo a questa parte, sdraiato su questo comodino in disordine, osservando voi che vi amavate così...ho scoperto che non c'è nemmeno più il bisogno di pregare. Naruto non ti abbandonerà mai. Tu sei troppo per lui.

-sai...-

-mh? Che vuoi...? Mi stavo quasi per addormentare...-

...

-allora? Non parli più? dai...-

-ti amo. Ti amo Sasuke.-

-e credi che non lo sappia?-

-cosa?-

-credi che non lo sappia?-

-scelgo la domanda di riserva. Certo che lo so, sciocco. Ma non si sa mai che tu te ne dimentichi.-

E tu, Sasuke, gli rivolgi uno sguardo interrogativo, ma in cuor tuo sai a cosa si riferisce, sai che non potrà mai essere tutto rose e fiori, ma sai anche che qualsiasi cosa accadrà, ci sarà sempre qualcuno a ricordartelo, e verrà un giorno in cui la pace regnerà sovrana, e in quel giorno tu potrai dire che no, non te lo sei mai dimenticato.

-se me ne dimenticherò, mostrami solo i tuoi occhi, e questo basterà.-

E detto ciò, lo baci ancora, e ancora, e a lungo, perchè il tuo bisogno di lui non si spegnerà mai. Si rinvigorisce ogni giorno di più, come una fiamma alimentata da puro e semplice amore. E nessuno sa. Nessuno può sapere. Nessuno può capire. Nè Sakura. Nè Ino. Nè nessun altro. E tu non hai idea di quanto vorrei urlare al mondo intero di aiutarti a star vicino a Naruto, perchè sai meglio di chiunque altro che al momento la tua priorità non si chiama Naruto, ma porta il nome di Vendetta, e se nessuno farà qualcosa, ci cadrai in pieno in quel baratro. Ma tu non lo dirai a nessuno che hai già perso la tua decisione, non è forse così?

Eppure l'ho capito. E vorrei gridare a Naruto di spaccarti le ossa adesso per tenerti lì, invece di tentare di farlo quando ormai sarà troppo tardi, e vorrei gridare a Sakura di metterci più convinzione in quel " non andare ti prego ", e vorrei tanto che Kakashi non fosse così tanto fiducioso nel fatto che tu non te ne andrai di li, ma che provasse almeno un po' a fermarti, perchè l'unica cosa di cui hai besogno, giusto?, è di amici che ti vogliano bene.

E di Naruto, che ti ama.

Ma che posso fare io?
Io che, in fondo, sono solo il cucchiaino preferito di Naruto.

*fine*

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ok, ammetto che questa fic non ha poi molto senso, però mi è venuta così di getto!! Una Naruto-Sasuke abbastanza triste se devo dire... e anche piuttosto introspettiva... non è il mio genere! Preferisco il comico, o comunque qualcosa che si avvicini alla commedia... però all'ispirazione non si comanda! (<- ma non era al cuore?!? O_o'') un grazie10000000000 a tutti quelli che riusciranno a sopportare questa fic e le molte altre demenziali stories che scriverò!!

-Dango-