Una musica allegra e spensierata si alzava dal ponte della Thousand Sunny. Grida gioiose l’accompagnava. Tutto era così fottutamente felice.
Forse anche troppo felice per un tipo cupo come te, Law. Alzasti lo sguardo dall’ennesimo boccale semivuoto di birra e lo posasti sulla figura che si contorceva come un lombrico epilettico, completamente fuori tempo con la melodia che suonava.
Che razza di persona ti eri ritrovata ad amare? Fissasti il viso arrossato dall’alcool del Capitano, per poi meravigliarti vedendolo avanzare traballante verso di te con uno stupido ed enorme sorriso stampato su quella gommosa faccia da schiaffi.
Si abbandonò sulle tue gambe, sghignazzando soddisfatto. Senza dire nulla, cercasti di allontanarlo, infastidito da quel suo stupido vizio di lasciarsi un po’ troppo andare durante le bevute.
“Oi, Torao, vieni a ballare!” esclamò afferrandoti saldamente per un braccio.
“No, lasciami.” ringhiasti cercando di liberarti di quel peso con degli strattoni ben assestati.
Nonostante la tua riluttanza, il ragazzo ti trascinò sulla pista da ballo. Ricominciò a muoversi come un idiota, attirando l’attenzione di tutti i componenti della ciurma. Vi fissarono per svariati secondi, per poi esplodere in una fragorosa risata. E tu rimanevi immobile, statuario, affiancato da quel ballerino di poca fortuna.
Era impressionante come quel piccoletto di gomma riuscisse a metterti in imbarazzo davanti a chiunque. Ma, forse, era proprio quello che ti faceva impazzire di lui.
Sentisti un paio di labbra calde di alcolici appoggiarsi con straordinaria delicatezza sulle tue. Sbuffasti contro quelle labbra, come se ti dessero fastidio. Ma poi sorridesti, e nel tuo profondo –molto profondo- speravi che non si sarebbero mai staccate.
Maybe is the way she walked
Straight into my heart and stole it
Through the doors and past the guards
Does like she already own it.
Straight into my heart and stole it
Through the doors and past the guards
Does like she already own it.