La Speranza
Acqua
Acqua dolce,
fredda e cristallina,
Acqua che
scivola sulla terra;
Acqua limpida e
scrosciante;
Acqua che cade
leggera e pesante.
Acqua che
è guardata dalla Luna;
Globo che brilla
ma non consuma;
Luce nel buio
della notte,
Madre che guarda
la nostra sorte.
Acqua che scende
dirompente;
Acqua che cura
il vivente.
Fuoco
Fuoco
caldo, vivo e
brillante,
dal
vulcano, lava
incandescente;
Fuoco
rosso e sgargiante;
Fuoco
che brucia ogni
istante.
Fuoco
vero nel nostro Sole;
Stella
fulgida del caldo
colore,
Padre
che protegge con la
sua saetta,
Fuoco
che illumina la
nostra vetta,
Fuoco
magnifico e sfuggente
Fuoco
che è libero... e
potente.
Acqua, ghiaccio,
sangue e neve
Signora Luna che spiega le
vele,
Fuoco,
lampo, caldo e
cenere
Signor
Sole che illumina le
ere,
Elementi nati
opposti,
creati per un
fine.
Mossi da un
ardore
Potenti come
mine.
Creano
un’armonia
Forza del nostro
tempo,
Come acqua che
scivola
via
Il fuoco brucia
con il
vento.
Guerrieri dei
due astri
Spiriti lucenti
Ricordati ai
giorni
nostri
Come grandi
combattenti.
Acqua che
scroscia
prepotente
Mandata tra i
mortali
Farà
della donna la
grande combattente
Nata umana, ma
non
debole come tali
Bianco felino
dal manto
striato
Ragazza del
mare, della
Luna il suo spirito
Occhi azzurri
che
vedono il suo fato
Ruggito freddo
che
divenne il suo mito.
Fuoco che romba
incessantemente
Scese in terra
come il
Sole voleva
Divenne uomo
dalla
forza potente
Mortale dalla
potenza
che scioglieva.
Nero canide
dalla
grande cicatrice
Ragazzo delle
fiamme, anima
della Stella nostra
Occhi
d’oro dalla forza
creatrice
Ululato caldo
della
vita vostra.
Erano acqua,
erano
fiamme
Particelle di un
fato
più grande
Forti nel loro
unire
Non consci
dell’avvenire.
Divennero eroi
di un
tempo andato
Ricordati per sempre
per quello che hanno dato.
Mai parole
furono più vere,
Parole che non
si persero nelle tante ere.
E’ una
storia di tempi andati,
Dove sangue e
vite erano stati donati
Una guerra tra
forze superiori
Stava volgendo
in favore alle essenze peggiori.
Il Buio era
troppo potente
Perché
la sola Luce potesse essere vincente.
Ma la speranza
tra noi non era morta
Perché
la Vita è forte, e aprì una porta.
La porta che ci
donò una possibilità
Nei cuori
infantili dalle grandi capacità
Una ragazza
dagli occhi del mare e dalla scura pelle,
Un ragazzo dallo
sguardo scottante e dal carattere ribelle.
Io, Iridium,
sono tra voi a parlare,
Perché
nulla di ciò possiate scordare.
State dunque ad
ascoltare
cosa sono venuta
a raccontare…
Quando ancora il
mondo non esisteva, quando ancora in Nulla
regnava, esistevano solo due entità senzienti che
governavano il niente di
allora: il Bene e il Male.
Queste due
entità esistevano da sempre e da sempre
combattevano. Il Bene voleva la Creazione, il cambiamento e la Vita. Il
Male
invece voleva la Distruzione e la Morte. La loro forza era
inimmaginabile e
nessuno poteva dire chi avrebbe vinto quello scontro, ma alla fine il
Bene
trionfò. Esso diede inizio al Tutto, all’Universo
stesso, che incominciò a
vivere. Il Male, sconfitto, si rintanò in un altro oscuro
che non venne
intaccato dall’energia positiva del Bene, meditando vendetta.
Dall’Universo
si crearono le Galassie, da esse i corpi
celesti e infine, in alcuni di essi, nacque finalmente la Vita.
Il
Bene,soddisfatto, regalò al proprio creato la Luce, la sua
essenza, mettendola a capo di ciò che aveva fatto.
Il Male,
invidioso di ciò che l’avversario aveva svolto,
liberò il Buio, che portò scompiglio in tutto
l’Universo. La Luce incominciò a
combattere contro la nuova essenza, cercando di proteggere
ciò che il suo
creatore aveva generato.
Da lì
incominciò una battaglia che coinvolse tutti gli
spiriti e le entità che abitavano l’Universo, e il
Caos cominciò a regnare.
La Terra divenne
ben presto il campo di battaglia, e coloro
che vi abitavano, non avendo la possibilità di opporsi a
queste entità,
divennero schiavi del Buio. Solo una piccola parte era stata salvata
dalla
Luce, ma non bastava per combattere l’essenza del Male.
Ma il grande
Padre, l’Equilibrio, Dio per chi ci crede,
decise di intervenire, vedendo che questa guerra stava stravolgendo
tutto.
Liberò
due grandi potenze, chiamate Acqua e Fuoco, e le mandò
sulla Terra, facendole incarnare in due abitanti del pianeta,
così che
potessero combattere contro il Buio insieme alla Luce. Bastava
aspettare che
queste due vite prendessero in mano le sorti del mondo e
dell’Universo intero.
Bastava aver
pazienza.
La luna era alta
nel cielo, e vegliava sulle persone che
dormivano sotto la sua supervisione. Con i suoi occhi di zaffiro
scrutava ogni
casa, ogni abitante di quella città. Scostò dal
viso una ciocca di capelli
bianchi, assottigliando lo sguardo, vedendo in lontananza un bagliore
azzurro.
Questo si avvicinò e prese forma. Avanti alla Luna si
presentò una grande
tigre, dal mantello bianco e nero e dagli occhi di un blu cobalto.
Chinò il
capo in segno di saluto, mentre la Luna si alzò dal suo
trono cangiante e si fermò
di fronte al grande felino.
“Siete
finalmente venuta… ti stavo aspettando” disse la
Dea
lunare, alla maestosa tigre avanti a lei. Il felino sbuffò
“La bambina?”
La Luna sorrise,
mentre incominciò ad avvicinarsi ad uno
specchio. Questo incominciò a brillare e in una manciata di
secondi un’immagine
apparve sulla sua superficie: una neonata dagli occhi azzurri, gli
stessi della
tigre,che era circondata da un alone azzurro, quasi fluido.
“Acqua
ha scelto. Avrà bisogno del tuo aiuto, Antarr, per
ricordare chi è e quale sia il suo scopo” Disse la
Luna, indicando la bambina
nello specchio. La tigre annuì “E’
questo il mio compito”
La Luna sorrise
“Abbi cura di lei”
Antarr la
guardò, per poi ricambiare il sorriso “Lo
farò”
Poi, in un lampo
azzurro, il felino scomparve.
La Luna
guardò ancora per un attimo la superficie dello
specchio, fissando quegli occhi innocenti.
“Ti
prego, aiutaci…”
Il Sole
splendeva sulla città, riscaldandola con i suoi
raggi. Fissava il cielo azzurro con i suoi occhi infuocati, aspettando
e
attendendo che qualcosa accadesse. Picchiettò un dito sullo
scanno in cui
sedeva, impaziente “Ma dove diavolo si sarà
cacciato?”
Si
alzò di scatto, scorgendo in lontananza un bagliore
rossastro, che si avvicinava a grande velocità e al cospetto
del dio solare si
presentò un grande lupo nero dagli occhi dorati. Il Sole
ringhiò contrariato
“Ce ne hai messo di tempo! Sono due anni che
aspetto!”
Il lupo sorrise
“Il Fuoco ha bisogno di tempo per
stabilizzarsi, non ama essere relegato, lo sai”
L’uomo
dagli occhi infuocati sbuffò. Allora il lupo si
avvicinò “Il bambino?”
Il Sole
indicò un punto avanti a sé, dove, in un torrente
di
fiamme, apparve un immagine di un bambino di circa due anni circondato
da un
bagliore rosso, quasi etereo “Fuoco si è incarnato
due anni fa. Ha scelto di
nascere tra la gente che si è schierata dalla parte del
Buio. Non so cosa abbia
in mente”
Il lupo
sospirò “Sai benissimo come è fatto,
vuole liberare
gli schiavi dall’interno”
Il Sole scosse
la testa “Però questo mi preoccupa. Se il Buio
lo scoprisse? Yama, non mi sento tranquillo…”
Yama rise
“Non morirà, se questo che intendi. Sa badare a
sé
stesso”
Il dio lo
guardò negli occhi “Stagli vicino. Ha bisogno di
te”
Il lupo
annuì “So quello che faccio. Ed è in
buone mani” Poi,
con un cenno del capo, scomparve in un lampo infuocato.
Il Sole
sospirò, per poi riportare lo sguardo all’immagine
nelle fiamme. Scrutò ancora una volta quegli occhi dorati,
ancora innocenti.
“Ti
prego, aiutaci…”
Due occhi
eterocromi, uno rosso e l’altro blu, scrutarono il
cielo, scorgendo due lampi provenire dai due corpi celesti e
capì che, sì, il
mondo poteva ancora sperare.
La ragazza
sorrise e si coprì con il mantello bianco,
continuando a camminare verso una destinazione misteriosa, come la sua
identità.
Nido
dell’Autrice fuori di zucca
Saaaaaaaaalve!!!
Popolo di
Avatar, da quanto tempo!!
La qui presente
Divinatrice dell’Acqua ha deciso di
torturarsi ancora di più, scrivendo una nuova storia con
più capitoli. Molto
intelligente vero?
Torniamo alla
storia: sarà formata da pochi capitoli, almeno
spero, ma non credo aggiornerò in fretta… come
mio solito…
So
già che qualcuno mi vorrà strangolare, e non
faccio nomi
(Liar), ma non ho potuto fare a meno di scriverla, mi piaceva troppo.
Mi scuso per
eventuali errori, non ho avuto molto tempo per
ricontrollare.. ma spero che vi possa piacere.
Ah…
si è capito che questa storia è Zutara, vero?
No?
Sì? DECIDETEVI!!!
Spero (E
un’altra volta!!!! Ndtutti) (ZITTI! TUTTI QUANTI,
STO FACENDO UN DISCORSO SERIO!! ndIridium) (Seeeeeeeeeee ndtutti) che
qualcuno
abbia il buon cuore di commentare… anche perché
sto facendo il ballo dei
commenti e mi sto rimbecillendo di più di quello che sono
già.
E dato che
l’angolo autrice sta diventando più lungo della
storia stessa, vi saluto
Dalla vostra
scema, onnipotente, eterna e fumata
Divinatrice
dell’Acqua
Ir_S