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Autore: LuxKatoUlisse    04/02/2014    4 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 1

Un destino da affrontare

 
 
 

Prologo

L'estate del 2001 terminò bene nel mondo, anche se fu la stagione più torrida di quella del 1998; sui TG nazionali non si parlò d'altro che di vacanze terminate, ritorni a scuola, problemi politici e di rientri dalle autostrade. 
In quel periodo l'Etna, il famoso vulcano della Sicilia, eruttò più volte nel mese di luglio e di agosto, e i TG soprannominarono quell'estate come la "stagione di fuoco".
Arrivò il tanto atteso mese di settembre con l'inizio dell'anno scolastico, accompagnato poi dalle riprese lavorative e televisive, e tutti gli abitanti della Terra erano pronti a salutare l'estate per affrontare un nuovo anno con le feste di Natale in arrivo, ma nessuno di loro poteva mai immaginare che cosa sarebbe accaduto fra un paio di settimane.
Una famiglia nucleare, composta da un padre, da un figlio e da uno zio, risiedeva in una vicina periferia di Torino di fronte a una Statale.
 

Descrizione della famiglia

Il figlio, l'esponente più piccolo della famiglia, si chiamava Lux Black, un bravo ragazzo di 17 anni sensibile, gentile, introverso ma di animo nobile; egli aveva solo pochi amici per via di una "maleficio" che portava negli occhi fin da piccolo, a causa di uno scontro avuto in passato con una strana entità soprannaturale.
 


Questo maleficio gli permetteva, senza volerlo ovviamente, di portare disgrazie altrui, ma per fortuna il ragazzo aveva trovato il modo di fermarlo mettendosi sugli occhi delle lenti a contatto. 
Le lenti bloccavano l'influsso del maleficio, ragion per cui il ragazzo se le toglieva solo la sera prima di andare al letto.

Lux era alto 1,70 m e aveva i capelli neri e corti, gli occhi verdi, una corporatura snella e un po' robusta, e indossava dei normali abiti da adolescente:
jeans, scarpe da ginnastica, una maglietta nera e un braccialetto d'argento con un marchio di un gruppo di cantanti Metal.

Suo padre si chiamava Alessandro Black, un uomo alto 1,72 m e avente i capelli castani-scuri e un po' brizzolati, occhi marroni, un po' di peluria sul viso e indossava uno smoking da lavoro. Alessandro lavorava come finanziere internazionale e per questo era costretto a viaggiare per il mondo:
Londra, Parigi, Berlino, Mosca, Tokyo, Vienna, Canberra e Washington dc.

Infine lo zio di Lux era il fratello maggiore del padre, di nome Albert Black, alto 1,68 m e avente gli occhi celesti e la testa pelata, a causa delle radiazioni subite dalla guerra del Golfo degli anni 90.


5 settembre 2001

La mattina del 5 settembre 2001, Alessandro ebbe un fax dagli Stati Uniti d'America, che gli ordinava urgentemente di recarsi a New York, precisamente al World Trade Center. Prima di andarsene, Alessandro salutò il figlio, dicendogli:

- Fai il bravo con Albert, mi raccomando -
- Non preoccuparti, papà, tranquillo! - rispose il ragazzo  - Fai buon viaggio. -
- Sai, Lux? Assomigli molto a tua madre con questi tuoi occhi, lo sai? Hai il suo stesso sguardo e il suo stesso carattere altruista. Sono d'avvero molto fiero di te, figliolo. -

Pensando a sua madre, il ragazzo sorrise al padre, lo abbracciò forte e lo salutò.
 


La madre di Lux, di nome Laura De Luca Black, secondo alcune fonti ufficiali, morì durante un suo turno serale di lavoro, non facendo più ritorno a casa e quando ciò accadde, il ragazzo aveva solo due anni all'epoca. Le spoglie della donna non vennero mai ritrovate.

Alessandro arrivò a New York dopo ben otto ore di viaggio e si avviò verso le Twin Towers. I giorni passarono e Alessandro mandò sempre dei fax a Lux per tranquillizzarlo e per dirgli che stava bene, ma qualcosa di oscuro stava per accadere durante l'inizio dell'anno scolastico.

 

11 settembre 2001

Quella mattina a New York, verso le 8:39, diciannove terroristi dirottarono quattro aerei e uno di questi (un Boeing 767) si schiantò contro la torre nord delle Twin Towers, proprio dove stava lavorando il padre di Lux.
In Italia Lux, tornato da scuola, accese la TV e quando sentì questa notizia su tutti i TG, si spaventò terribilmente a tal punto da prendere il suo cellulare, tentando cosi di mettersi in contatto con suo padre; il cellulare chiamava ma nessuno rispose.
Mordendosi le dita, Lux cominciò a sudare freddo dalla paura, immaginando il peggio.
 


Un inviato da New York commentò in diretta l'evento, dicendo alle telecamere:


- Stamani, alle ore 8:46 del mattino, ore italiana 14:46, un Boeing 767 si è schiantato contro i piani superiori della torre nord delle Twin Towers. Qui per le strade sta accadendo l'apocalisse; la gente terrorizzata è in fuga e si sospetta immediatamente un attentato al Sistema. Stiamo ancora aspettando ulteriori aggiornamenti dai Tg locali.
Intanto i vigili del fuoco sono già all'opera per domare le fiamme, mentre l'evacuazione dell'edificio è appena cominciata.-

In quel momento il ragazzo ebbe un brutto presentimento:
i suoi occhi iniziarono a spalancarsi e il ragazzo fissò nel vuoto, come se qualcosa di terribile stesse accadendo.
La sua vista venne avvolta dall'oscurità come se il ragazzo fosse diventato cieco, ma da essa apparve leggermente un volto sinistro e rossastro, accompagnato poi da una puzza nauseabonda di zolfo. 

Alle 9:00, un secondo aereo si schiantò contro la torre sud e il giornalista, spaventato terribilmente, commentò ad alta voce la scena:

- Oh, mio Dio!!! - gridò mettendosi le mani in testa -Un altro aereo si è schiantato con la seconda torre, è una cosa d'avvero incredibile... spaventosa, signori!!! 

A questo punto sembra strano che si tratti ancora di un terribile incidente!-


Lo zio Albert, tornato a casa dopo aver fatto un servizio in banca, venne assalito dal nipote, il quale gli raccontò tutta la vicenda.
Spaventato, lo zio tentò anche lui di chiamare il fratello ma fu tutto inutile:
il cellulare chiamava ancora ma non rispondeva nessuno dall'altra parte della cornetta.
Dopo mezz'ora crollò la torre nord e il ragazzo divenne ancora più agitato.
Finalmente lo chiamò suo padre dal cellulare, il quale gli disse:

- Stai tranquillo Lux, io sto bene. Non ti ho risposto prima perché stavo aiutando i miei colleghi ad evacuare l'edificio -
- Allora ti trovi nella seconda torre, papà?!! - gli chiese con ansia Lux - La prima torre gemella è crollata! -
- Lo so, figliolo! - rispose il padre con una fitta allo stomaco - Hanno perso la vita alcuni dei miei migliori amici; avevano famiglia loro. -
- Papà, scappa via da lì, fuggi!!! - gli gridò preoccupato il figlio.
- Devi stare tranquillo, Lux, andrà tutto bene. -
- Papà scappa!! -
- Figliolo, dimentichi che sono laureato in Architettura. Anche questa torre è stata colpita allo stesso modo della prima, è vero, ma ci vogliono circa 30 minuti prima che crolli. L'alta temperatura dovrebbe metterci più tempo prima che riesca a fondere l'acciaio di questo edificio. A quel punto io starò già fuori, non temere; prenderò una scorciatoia scendendo le scale di emergenza e in 15 minuti starò già fuori dall'edificio. -
Stringendosi i pugni dalla rabbia, Lux disse al padre:
- Non voglio perderti come la mamma... -
- Non succederà, figliolo. - gli rispose il padre.
- Stai attento, papà. -
- Ti voglio un gran bene, figliolo. -

Dopo aver detto ciò, Alessandro riattaccò il cellulare nel momento in cui un suo collega americano gli gridò disperato:

- Hey mr Black, help us, please!!! -.

Passarono alcuni minuti e molti TG registrarono dal vivo tante persone disperate che si stavano gettando dai piani alti dell'edificio per scampare disperatamente dalle fiamme.
Improvvisamente Lux avvertì una voce sinistra nella sua mente, una voce oscura che solo lui poteva udirla.
Questa voce gli pronunciò ripetutamente una parola terribile in latino:

- Mors ... Mors ... Mors... - che vuol dire "morte".

Nel frattempo a New York, Alessandro stava continuando a mettere in salvo la gente, ma ad un tratto egli vide qualcosa luccicare in in fondo a un corridoio in fiamme, un qualcosa di sinistro e rossastro che gelò il suo cuore.
Alessandro, spinto dalla sua curiosità, avanzò verso il corridoio e quando vide la figura sinistra, riconoscendola perfettamente dopo che la misteriosa creatura si era tramutata con un bagliore di luce in una persona che solo l'uomo sembrava conoscere, le chiese con il tremore delle mani:

- Hey, ma sei tu?... Ma io ti conosco... Come... Come è possibile? - disse l'uomo balbettando dalla paura.

Dopo aver detto questo, senza che fossero passati i venti minuti, anche la seconda torre crollò, con esattezza alle 10:28 del mattino.
Lux chiamò di nuovo suo padre al cellulare, ma questa volta la linea era irraggiungibile; probabilmente l'apparecchio era schiacciato dalle macerie.
Tutta Manhattan era invasa da un gigantesco alone di fumo, talmente folto da spingere la gente a scappare disperata.
Quel giorno persero la vita più di duemila persone, tra i quali anche i vigili del fuoco e i poliziotti.
Dopo una settimana venne ritrovato tra le macerie il corpo privo di vita di Alessandro, ma la cosa più strana era che all'uomo gli mancavano gli occhi, come se qualcuno li avesse cavati dalle orbite.
La notizia della sua scomparsa arrivò a Torino il giorno dopo dalla sua scoperta.


21 settembre 2001

Quel Venerdì di settembre, si celebrarono i funerali di Alessandro per tutta la città di Torino e Lux, ormai, era a pezzi: egli perse prima la madre e poi il padre.

Egli nutriva tanto rancore nei confronti della vita, avvertendo in seguito un dolore atroce ma suo zio Albert cercò di consolarlo, appoggiandogli una mano sulla spalla per dirgli che non era solo.
Dopo l'ultimo saluto, la bara venne calata sotto terra, seguita poi da un gran numero di mazzi di fuori gettati su di essa.
La sera seguente, il ragazzo si chiuse nella sua stanza e prese in mano la cornice, contenente una foto di sua madre che portava in braccio lui da piccolino.
La madre di Lux era una bellissima donna dai capelli neri a caschetto, dagli occhi lucenti e celesti, da un fisico snello da modella e aveva una carnagione molto chiara, poiché i suoi genitori erano di origine Svedese.
Quale sarebbe stato da allora il destino del ragazzo?

 
Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxkatoUlisse).


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Salve a tutti, il mio nome è Bruno, ho 24 anni e mezzo e ho deciso di scrivere su questo sito il mio racconto di fantascienza, scritto verso la fine del 2009 ma mai pubblicato.
I personaggi, la trama e le vicende storiche sono tutte di opera mia e inoltre ho inserito nel racconto un terribile avvenimento storico-reale, al fine di dare un senso di realismo alla storia ma sempre rispettando le vittime dell'attentato.
Tutti gli avvenimenti sul 2001, compresi l'estate e l'attentato, sono frutto dei miei ricordi e delle mie informazioni apprese sui TG e su alcuni documentari.
Pur essendo partenopeo, ho scelto la città di Torino come punto di partenza, poiché il capoluogo Piemontese è sempre stato protagonista di leggende metropolitane e misteriose che hanno sempre attirato l'attenzione dei cacciatori di mistero.
Dopo aver letto con attenzione il regolamento del sito, dal mio racconto originale ho omesso i nomi dei TG, dei prodotti e quant'altro per ragioni di Copyright.
Infine questo capitolo rispetta le norme della community del sito, al fine di non violare nessuna regola fondamentale.
Per tutto il resto, spero che questo mio capitolo sia stato di vostro gradimento; se tutto va bene, presto pubblicherò altri capitoli.
A presto.
Bruno.

 
   
 
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