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Autore: fulmineo    05/02/2014    1 recensioni
Eva ed Esmee, sposate da sei mesi, vivono assieme a casa della prima e, una mattina, una bellissima notizia, allieterà la loro giornata.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata come tante a Maastricht, nel quartiere Linburg Sud e, alla famosa Pensiòn de Pontì, l'Agente Speciale Eva Van Dongen, che ne era divenuta proprietaria dopo averla ereditata dal defunto fidanzato, si era appena svegliata e, mentre si stiracchiava, sfiorò col braccio destro qualcun'altro e subito sorrise.

Infatti accanto a lei vi era la collega Esmee Van Rooy, più giovane di lei di tre anni e divenuta sua moglie da sei mesi dopo un anno di fidanzamento, che subito si svegliò, voltandosi piano sul fianco per fissare Eva, alla quale regalò un tenero e stanco sorriso "Buongiorno!"

"Buongiorno a te! Hai dormito bene?" Le chiese Eva, facendo cenno alla moretta dalla pelle ambrata di stendersi sopra di lei ed ovviamente l'invito venne accettato e subito si scambiarono un tenero bacio, pieno d'amore.

"Accanto a te dormo sempre benissimo." Sorrise la moretta "Ormai dovresti saperlo!"

"Infatti lo so!" Sorrise la castana, regalando un'occhiolino alla moretta, ormai abituata alla vena scherzosa della compagna, di colei che aveva sempre amato ed a cui si era dichiarata dopo molte difficoltà.

Prima, appena arrivata, aveva avuto un brutto incidente a causa di un pirata della strada che l'aveva investita, a causa di questo era stata sei mesi in coma, poi Eva era stata ingiustamente accusata d'omicidio e messa in prigione, ma venne fortunatamente scagionata dopo pochi giorni. E poi c'era sempre qualche uomo di mezzo, soprattutto il partner di Eva, Floris Wolfs, che viveva lì con loro assieme a sua figlia Fleur, ma che venne arrestata come vera colpevole dell'omicidio del quale era stata accusata Eva e prima del loro fidanzamento si era messa in mezzo anche Tonja Lacroix, vecchia amica di Eva che, a quanto pare, in otto anni di lontananza, non l'aveva mai dimenticata.

Ma alla fine Eva, sorprendendo i suoi colleghi e la stessa Esmee, fu la prima a farle la dichiarazione, dopo averla invitata a cena alla Pensiòn de Pontì e Wolfs si mise definitivamente il cuore in pace.

"Ancora non ci credo." Sussurrò Esmee, ma Eva la sentì lo stesso.

"Un Penny per i tuoi pensieri?" Chiese dolcemente la castana, baciando la moglie sulla fronte ed accarezzandole la nuda schiena.

"Ripensavo a ciò che abbiamo passato prima di fidanzarci."

"Rimpiangi qualcosa di quanto accaduto?"

Esmee sorrise appena "Mai!" Esclamò con sicurezza, sollevandosi appena col busto per fissare Eva nei suoi bellissimi occhi azzurri "Non potrei mai farlo, anche perchè fra sette mesi, più o meno, saremo madri!"

La notizia fece sgranare gli occhi ad Eva che, dopo lo stupore iniziale, si mise seduta assieme alla moretta e la strinse a sè felicissima, posandole poi le mani sul ventre "Sul serio?? Quando l'hai saputo?"

"L'altro giorno, ma eri troppo presa dal caso di quella ragazza scomparsa e non ti ho detto nulla. Ma questo sembrava essere il momento giusto!"

"Non potevi trovare momento migliore!" Disse Eva, baciando la moglie con passione.

"Sai, non ti avevo mai vista così felice dal giorno del nostro matrimonio."

"Io sono felice, perchè passo tutti i miei giorni con te!"

Esmee baciò nuovamente la moglie, prima di lasciarsi cullare dalle sue forti braccia, ma Eva ribaltò le posizioni e stese la moretta sotto di sè, iniziando ad accarezzarla teneramente, posandole lievi bacetti sulla calda pelle, soffermandosi in modo particolare sul ventre ed Esmee gemette di piacere, accarezzando la nuca della compagna con altrettanta tenerezza.

"Ti amo tantissimo, Eva e sono orgogliosa di portare in grembo tuo figlio!"

"Anch'io ti amo immensamente!" Ammise la castana "Ma non avrei mai pensato che un mio ovulo trapiantato in te e trattato con le tecniche di fecondazione artificiale, avrebbe dato i suoi frutti. Ero scettica a riguardo, confesso!"

"All'inizio lo ero anch'io, ma non ho voluto avere pensieri negativi."

"Tu sei il ritratto della positività, Esmee! E questo è contagioso, molte volte."

Eva le fece l'occhiolino ed Esmee non resistette, impazzendo letteralmente, dato che trovava che questi piccoli gesti rendessero Eva ancora più sexy e lei, da brava bongustaia, aveva sempre ceduto al fascino della moglie anche sul posto di lavoro, quando era appena arrivata ed era una semplice matricola, visto che spesso e volentieri si perdeva a fissarla. Senza sapere che i suoi sguardi fossero ricambiati.

"Non vedo l'ora che il bambino o bambina nasca!"

"A chi lo dici! Sono eccitatissima all'idea di diventare madre, perchè non avendo mai avuto una famiglia, posso mettermi alla prova così!"

"Sono certa che sarai un'ottima madre." Disse Esmee, accarezzando teneramente la guancia destra della compagna.

"M'impegnerò al massimo, ma tu dovrai aiutarmi dove sbaglierò!"

"Lo farò senz'altro, ma non credo che dovrò aiutarti in molte cose. Tante sono naturali ed istintive."

"Il mio istinto è imbattibile! Quello poliziesco, però."

"Col tempo ci prenderai la mano, vedrai." Disse Esmee, baciando Eva e lasciandosi amare da lei.

Tanto si erano svegliate presto e mancavano ancora tre lunghissime ore alle nove, ora per cui avrebbero dovuto essere in Commissariato. Ed il tempo non era mai tiranno con due amanti che volevano vivere il loro amore e questo lo sapevano entrambe.

  
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