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Autore: KuroPond    05/02/2014    1 recensioni
Al contrario del titolo questa storia non è presa dall'omonimo libro. E' un racconto fantasy, a tratti horror, che parla di una ragazzina con poteri sovrannaturali e del suo passato. Spero vi piaccia.
Se volete lasciate una recensione, un parere è sempre ben accetto! :3
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando riprese coscenza il sole era già sorto, era rimasta sul pavimento tutta la notte.
Si alzò stirando la schiena indolenzita dopo la rovinosa caduta; il candelabro era vicino a lei, le candele completamente sciolte e la cera sparsa ovunque.
Guardò la porta, l'incantesimo era andato a buon fine, la creatura non era riuscita ad entrare; Bonni sorrise, fiera di essere riuscita a fare un incantesimo così complicato.
Un rumore sordo provenì dalla porta. Una, due, tre volte.
Qualcuno stava bussando, chiedendo di entrare. La ragazza si avvicinò alla porta con cautela, poi guardò dallo spioncino: oltre al legno dipinto di blu scuro c'era una donna alta, con una chioma di capelli rossi che le incorniciavano il viso munito di occhali.
-Madre Superiora?!- esclamò, girando con foga la chiave nella toppa e spalancando la porta
-Oh, cara Bonnie, eccoti qui. Speravo il mio incantesimo avesse funzionato-, oltrepassò la soglia e si guardò intorno
-Il... suo incantesimo?- chiese la ragazza con espressione interrogativa
-Certo, pensavi forse che avrei fatto entrare un Ghoul in questa casa?-
-Ma io pensavo...-
-Non essere sciocca, quell'incantesimo era troppo avanato per te, stavi quasi per lasciarci le piume! Oh, ma come è carino questo gufo!-, la donna si avvicinò ad un tavolino e prese in mano un gufo intagliato nel legno.
Bonnie era stordita, per la prima volta aveva avuto fiducia in se stessa dalla morte dei suoi genitori, pensava davvero di essere capace di fare un'incantesimo così avanzato. Invece non era vero, era stata la Superiora.
-Poteva almeno lasciarmi credere di aver fatto una magia Importante!- esclamò la ragazza chiudendo la porta con forza.
-E perchè mai, cara?- chiese ispezionando il gufo da vicino per poi buttarlo alle spalle
-Perché... Perché si- disse con enfasi sgranando gli occhi
-Suvvia ragazza, sai bene che non ci saresti riuscita.- si diresse verso la cucina, senza degnare di uno sguardo Bonnie, e con il mantello collor smeraldo che spolverava il pavimento.
-Comunque non mi ha detto perché è qui...!- esclamò inseguendo la donna
-Sentivo che qualcosa non andava, e quando sono arrivata quel Ghoul stava per sfondare la porta. Tra l'altro, l'ho aggiustata io, prego-
-Allora perché non mi ha aiutata subito? Sono svenuta qui dentro e lei non ha fatto nulla-
-Tesoro, volevo che crescessi spiritualmente.- la guardò negli occhi, la ragazza sbuffò forte.
-No, ti sto solo prendendo in giro. Ho ricevuto una lettera di massima urgenza dal Consiglio: necessitavano della mia presenza.-
Si fermò all'improvviso e si girò di scatto sporgendosi verso Bonnie, i nasi quasi si toccavano -Sta succedendo qualcosa, Bonnie. Qualcosa di importante, oscuro, pericolo!- sibilò stringendo il polso della ragazza.
Bonnie era semplicemente terrorizzata. Non era mai successo niente di così strano, anche se la Superiora era strana, ma non pensava fino a questo punto. Sembrava pazza.
La donna scosse la testa e librò il polso dalla sua presa, poi continuò il giro della cucina e ritornò nell'ingresso.
-Adesso è meglio che vada. Ricorda Bonnie: stanno arrivando.- disse sorridendo e dondolandosi sui piedi -Fa' attenzione-, iniziò a ruotare su se stessa, il mantello iniziò a diventare trasparente, e con esso anche il suo corpo.
-Chi sta arrivando?- esclamò disperata la ragazza
-Lo vedrai- fu la risposta
-No, aspetti!- gridò, ma la donna si era già volatilizzata in un turbinio di polvere argentata.
Bonnie agitò debolmente la mano e la polverina volò fuori dall'uscio che si chiuse con un tonfo.
La Superiora era sempre stata criptica, non le piaceva far avere la 'pappa pronta' ai suoi studenti, ma così rischiava di essere incomprensibile.
Ritornò in cucina e vide che sul tavolo c'era un pacchetto, incartato con della carta lucida, color bordeaux; si avvicinò e lo prese in mano, in cima c'era un bigliettino che recitava
"Ho dimenticato di darti questo, ti servirà quando arriveranno. Divertiti, Madre Superiora"


   
 
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