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Autore: Yuki Kiryukan    06/02/2014    3 recensioni
Disperazione e paura. Sono queste le cose che la dodicenne Yuuki ricorda della notte nella quale i suoi genitori morirono.
Non sa chi ne sia l'artefice, tanto meno il perché di tale strage. C'era solo il sangue, il buio, la paura ed una Luna Rossa che illuminava i cadaveri.
Sono passati cinque anni e da quel massacro Yuuki ha ottenuto la capacità di vedere i morti.
Ha fatto di tutto per lasciarsi quel trauma alle spalle e andare avanti, ma ancora non sa che un'altra catena di eventi sanguinari la porterà faccia a faccia con la verità nascosta dietro quella notte.
Per andare avanti non potrà che affidarsi ad una sola cosa; al significato del suo stesso nome: "coraggio".
Dal capitolo 23:
Yuuki aveva avuto due nuovi inizi.
La prima volta che si era inabissata nel buio, prigioniera delle proprie paure, era stato Rain a riportarla alla luce, aiutandola a rimettersi in piedi.
Era stato il suo coraggio.
La seconda volta, quando era stata inghiottita di nuovo dal vortice oscuro per colpa di Rain stesso, era stato Kyo a farla risorgere.
Era stata sul punto di tramontare per sempre ma Kyo era stato la sua nuova luce.
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Carissimi, finalmente dopo due settimane torno a postare! ^^ Il capitolo era pronto da un po' ma ho preferito rispettare il "sacro" giovedì! XD
Dunque, dunque... è uno dei miei capitoli di transizione. Dal prossimo finalmente si parte per la £missione di recupero"! Allo stesso tempo però è un capitolo che mi piace molto e comincia a emergere poco alla volta, il carattere di Kyo più in profondità. Yuuki chiarirà quali sono i suoi scopi... insomma, spero sia di vostro gradimento! ^^ Fatemi sapere mi raccomando!
Un bacione a tutti, ci sentiamo giovedì prossimo!
Yuki!



         





                                                                   F
iducia e Speranza
                                                         
                                                                                            ***




                                               
                                                                                                                           "
La lacerante distanza
                                                                                                                              tra fiducia e illudersi"
 
                                                                             
                                                                                                                           Tiziano Ferro - La paura che










  << Secondo alcuni nostri informatori, i Sangue Puro delle Ali Nere hanno fatto perdere le loro tracce diversi chilometri a nord-ovest da qui. La L.A.E.D. si occuperà dei costi per il trasporto e vi fornirò di contanti sufficienti per qualunque evenienza. E' un'esperienza del tutto nuovo per gli Esorcisti; non sappiamo quasi nulla sui covi dei Soggiogatori e questa potrebbe essere la volta giusta per scoprire qualcosa su di loro. Le Ali Nere sono pericolosi, quindi mi raccomando: prudenza. Ispezionate il territorio, uccidete se necessario e non perdere di vista l'obiettivo: il traditore Rain Otomi. La L.A.E.D. ha un conto in sospeso con lui, e a voi il compito di fargliela pagare. Partirete domani >>

Klaus li aveva congedati con quelle parole. Né più, né meno. 

L'affollato gruppo aveva lasciato la sede, ognuno perso nelle proprie riflessioni. Yuuki, se da una parte si sentiva svuotata, dall'altra era carica di energia e non vedeva l'ora di iniziare.

Kayen e Maoora avevano avuto l'idea di passare in un bar per "conoscersi meglio". Yuuki l'aveva trovata un'iniziativa carina.

Entrarono ad uno non troppo distante e si accomodarono sui divanetti in attesa delle ordinazioni. 

Kayen e Maoora sorridevano sempre e neppure per un momento si trovò a disagio. Un po' l'opposto di Kyo e Strauss, che invece erano abbastanza introversi e taciturni. 

La cameriera arrivò e li servì.

  << La nostra famiglia collabora con la L.A.E.D da molto, ma fino ad ora avevamo sempre agito "tra di noi" >> disse Kayen mentre giocherellava con la cannuccia del suo drink  << Questa è la prima volta che lavoriamo con altri >> 

  << Già, non siamo molto pratici e dovremmo perfezionare il gioco di squadra, quindi abbiate pazienza >> convenne Maoora mentre addentava un muffin e sorrideva  << Comunque, spero che andremo d'accordo. Ah, a proposito >> si fece più seria  << Condoglianze per la vostra perdita >> 

Shika poggiò il suo cappuccino sul piattino e sorrise con gli occhi che le tremavano leggermente  << Grazie. Non ce le aveva fatte nessuno, sai... >> 

Yuuki fu lieta di vedere ancora uno spiraglio di umanità nell'ambiente della L.A.E.D. Tutti parlavano alle loro spalle, li accusavano e li denigravano senza pietà, ma nessuno si era fermato a pensare al dolore che avevano e stavano provando. Kayen e Maoora le piacevano sempre più.

Fece un sorso della sua cioccolata calda. Era la seconda settimana di Dicembre e il freddo sembrava entrarle nelle ossa.

  << Comunque, c'è una cosa che non mi è chiara >> disse improvvisamente Kyo. 

Aveva la schiena poggiata sul divanetto e tamburellava le dita sul tavolo. Si passò una mano sui capelli e continuò:  << Dopo tutto quello che avete passato per via di Otomi, vi sentite davvero pronti per ucciderlo? >>

Aveva parlato al plurale ma gli occhi erano puntati su Yuuki. La ragazza si sentì leggere l'anima e trasalì. Kyo aveva la capacità di scovare e colpire i punti più sensibili, senza cattiveria certo. Ma lei si sentiva esposta, nuda. 

Jade, che stava masticando un dolce, lo guardò stranito. Si pulì la bocca dalle briciole, fece un lungo sorso dal suo milkshake, e disse:  << Uccidere? Chi ha parlato di uccidere? >> 

Kyo strabuzzò gli occhi e si sporse sul tavolo  << Ma la missione prevede questo. La L.A.E.D. lo ha condannato a morte >> 

  << In verità, noi abbiamo detto solo "catturare" >> aggiunse Shika, bevendo il cappuccino. 

Yuuki decise che era il momento di scoprire le carte, anche se era una mossa rischiosa.  << Noi troveremo Rain... e lo costringeremo a farsi tornare la ragione >> 

Kayen, Maoora, Kyo e Strauss persino avevano un'espressione allibita.

Quando Yuuki aveva avanzato la sua richiesta a Klaus, Shika e Jade ne erano rimasti spiazzati ma poi avevano capito subito quale fosse il suo vero intento. Per questo non c'era stato bisogno di parole.

Ma adesso, poiché erano tutti una grande squadra, era necessario spiegare i loro intenti. 

  << Ok, credo di essermi perso qualche passaggio >> fece Kayen, sorseggiando il drink  << In che senso? >> 

  << Dev'esserci sicuramente stato un motivo al comportamento di Rain >> continuò Yuuki. 

Jade annuì e fece un altro morso del proprio dolce  << E noi lo capiremo >>

Kyo era allibito  << Un... motivo? >> 

Shika annuì. Il cappuccino era finito.  << Sicuramente >>

  << E qualunque fossero le sue ragioni, sareste pronti a passare sopra la morte di Nix? >>

Aveva di nuovo parlato al plurale ma con gli occhi puntati su Yuuki. Quella frase fece male. La ragazza si sentì ribaltare le viscere. 

  << Ad essere sincera... >> rispose  << Io non so come andranno le cose. Non so cosa farò. L'unica cosa di cui sono certa è che non posso arrendermi. Lasciare andare Rain senza sapere la vera realtà delle cose... no, non posso arrendermi a questo >> 

Alzò la testa e guardò Kyo. Gli sorrise, parlando con la sincerità più assoluta:  << Voglio solo trovare Rain. Quello che verrà dopo, non lo so >> 

Il ragazzo sbarrò gli  occhi e Yuuki capì di averlo lasciato di stucco. Poi si rivolse a Kayen e Maoora  << Le cose stanno così. Ora che siamo tutti una squadra, è giusto che sappiate quali sono i nostri intenti >>

Maoora aveva lasciato perdere il suo muffin. La guardò con intensità  << Posso chiederti una cosa? >>

  << Dimmi >> 

  << Se noi ti dicessimo che non siamo d'accordo? Che un tradimento è un tradimento, e come tale va punito? Cosa faresti? >>

Yuuki strinse i pugni ma non distolse lo sguardo. Quella di Maoora non era una provocazione, lo sapeva: stava semplicemente cercando di capire cosa le passasse per la testa. 

Decise di lasciar parlare il suo cuore:   << Se uno di voi provasse ad uccidere Rain... io mi metterei in mezzo senza la minima esitazione e ve lo impedirei >>

I due fratelli Shenry sgranarono gli occhi. Kyo era sempre più sconvolto. 

  << Stai parlando sul serio? >> chiese Kayen.

Yuuki annuì  << Beh, e comunque non sarei la sola. Vero? >>

Jade sorrise e le arruffò i capelli  << Ci puoi scommettere, Yukki. >> guardò gli altri  << Noi tre possiamo essere abbastanza temibili quando vogliamo. Eh, Shika? >>

La bionda annuì, mentre sorrideva con decisione  << Certo. Potremmo darvi qualche problemino >> 

  << Probabilmente Klaus ha frainteso le nostre intenzioni, se pensa che uccideremo Rain >> aggiunse Jade, ghignando divertito  << Oh beh, fatti suoi che lo ha dato per scontato >> 

Yuuki guardò i restanti quattro. Era un po' in imbarazzo   << Ecco... è questo ciò che abbiamo deciso. Non vi giudicherò se andrete a dirlo a Klaus, perché capisco che può sembrare una pazzia bella e buona >> 

Kayen si grattò la testa  << Più che altro... non capisco tutta questa fiducia >> 

  << Non è solo questo. Noi siamo anche molto incazzati, non credere >> specificò Jade. Aveva un sorriso che la diceva lunga  << Quando lo troveremo, stai pur certo che Rain si ricorderà quel giorno per tutta la vita >> 

Shika rise  << I miei ceffoni fanno male, lui lo sa >> 

Nel silenzio che si era creato, Strauss per la prima volta prese la parola:  << A mio avviso, state sottovalutando la natura demoniaca >> 

Yuuki lo guardò e non trovò nessuna argomentazione per contraddirlo. Lo sapeva benissimo anche lei, forse più di tutti, che i demoni erano creature subdole, meschine e senza coscienza. 

Le bastava ricordare il volto di Tommy per rendersi conto della loro cattiveria. Una spregevolezza che lei, custode delle anime, avvertiva perennemente sulla propria pelle.



  << Pensavo che se mi fossi avvicinato sempre più a te sarebbe stato più facile farti fare quello che volevo. E ferendoti avresti provato molto più dolore >>




Quelle parole. Il ricordo del volto impassibile di Rain che le pronunciava. Il dolore tornò a farsi sentire, stringendole la bocca dello stomaco.

Si chiedeva persino lei da dove venisse quella determinazione, o forse disperazione, che la spingeva a cercarlo, ancora. Come se non le avesse già fatto abbastanza male. 

Eppure era lì, con Jade e Shika della sua stessa opinione. Nessuno di loro era stato capace di lasciar andare Rain, dopotutto. 

Qualcosa doveva pur voler dire. E Yuuki voleva credere che quella stessa determinazione potesse essere l'arma per farlo tornare da loro.

  << Forse è così >> rispose alla fine, guardando gli occhi scarlatti di Strauss  << Effettivamente, solo degli stupidi potrebbero fare quello che ci siamo proposti noi. E' davvero ridicolo voler riportare indietro una persona che ci ha traditi... e privati di un compagno importante >>

Fece una pausa e prese un grosso respiro. Alla fine, riuscì persino a sorridere  << Quindi, se falliremo, la colpa sarà nostra che siamo stati stupidi. No, ragazzi? >> 

Shika sorrise e Jade annuì   << Non diventare così saggia all'improvviso, Yukki, che mi fai paura >> 

Tutti rimasero zitti e sorpresi. Fu Maoora a parlare per prima:  << Sapete una cosa? Voi mi piacete >>  sorrise  << E questa missione si prospetta ancora più interessante. Sono curiosa di vedere a cosa porterà tutta la fiducia che riponete nel mezzo-demone. Vero, fratello? >>

Kayen si portò i capelli all'indietro. Era tornato a sorridere, con l'aria di chi sa che ne accadranno delle belle  << Sono d'accordo. Certo, se poi Klaus ci scopre sono cazzi amari! >> 

Risero, e Yuuki si sentì il cuore più leggero. Guardò Kyo, aspettandosi che dicesse qualcosa, ma l'Esorcista restò in silenzio. Strauss con lui. 

Sembrava perso nei propri pensieri. Un cipiglio dubbioso gli curvava le sopracciglia. 

Yuuki non si aspettava che capisse. Tanto meno aveva la presunzione che condividesse i loro intenti.

Si limitava ad essere felice del fatto che fosse lì con loro. Con lei. Probabilmente era da egoisti ma aveva davvero bisogno della sua luce. 

Si separarono poco dopo, scambiandosi i recapiti telefonici. Si diedero appuntamento per la mattina seguente, di fronte la villa di Nix. Era la più vicina alla stazione. 

Prima di congedarsi, Yuuki trattenne Kyo dicendogli:  << Emh, Kyo? Riguardo a prima... >>

Ma lui scosse la testa  << Non devi darmi delle giustificazioni. Tu fai quello che credi sia giusto, no? >>

Aveva parlato normalmente ma i suoi occhi era distanti. Quasi tristi. L'espressione più seria del solito. 

Yuuki temette fosse arrabbiato.  << Sì, ma... >> 

Kyo strinse le labbra  << Hai già abbastanza cose a cui pensare. Non corrucciarti anche per me. Spero solo che la vostra fiducia non si riveli un'illusione >> le diede le spalle  << Ci vediamo domani >> 

Yuuki lo guardò allontanarsi con Strauss al suo fianco, prima di seguire Jade e Shika che la chiamavano già da lontano.

Avrebbe voluto dirgli che non era sicura nemmeno lei di dove fosse il confine tra la fiducia e la speranza.




                                                                                        ***




Stavano camminando già da un po', quando Strauss disse:  << Avrebbe dovuto essere sincero >>

Kyo lo guardò di traverso  << A che ti riferisci? >> 

  << A Yuuki Mori. Le ha detto di non preoccuparsi ma in realtà sta ribollendo alla rabbia, non è così? >> 

Gli occhi scarlatti del demone si incastrarono nei suoi e Kyo odiò la capacità dell'altro di poter leggere così affondo nella sua anima.

  << Lei odia Rain Otomi, no Kyo? >> continuò Strauss, con una schiettezza disarmante  << Per svariati motivi: non solo ha ferito la ragazza a lei cara, ma specialmente perché Yuuki Mori continua a rincorrerlo, nonostante tutto >> 

Kyo non ci vide più. Accecato dalla rabbia, strinse il collo del demone con una mano. L'altra aveva già impugnato la pistola. 

Strauss serrò gli occhi in una morsa ma non perse sfrontatezza perché aggiunse:  << Vuole forse dire che mi sbaglio? Questa sua reazione non fa che confermare le mie parole. Non le avevo già detto che ho imparato a leggerla? >> 

Il cuore dell'Esorcista pompava furioso.  << E io non ti avevo già detto di moderare la confidenza? >>

  << Il fatto di vederla negare persino a sé stesso mi impedisce di tacere, mi dispiace >> 

Kyo lo lasciò andare con un gesto sgarbato.  << Ho promesso a me stesso che avrei protetto quella ragazza. Non sto facendo nulla in più di questo >>

  << Ma non aveva previsto che sarebbe finito con l'innamorarsene >> 

Il corpo dell'Esorcista divenne un fascio di muscoli. Non aveva mai dato un nome a ciò che provava nei confronti di Yuuki e adesso le parole di Strauss l'avevano scosso nel profondo.

Da quando si era risvegliato dal coma, con la voce dolce della ragazza nella testa, l'aveva sempre vegliata, da lontano. Un piccolo occhio di riguardo che credeva sarebbe rimasto nascosto per sempre.

Poi Rain Otomi aveva osato ferirla. L'aveva tradita, facendola cadere nello stesso identico stato in cui si era ritrovato lui alla morte della sua famiglia.

Era il suo turno di renderla più forte. Era il suo turno di starle vicino.

Era amore quello? Non lo sapeva. Sapeva solo che non poteva perdonare Rain Otomi.

Riprese a camminare, lasciandosi Strauss alle spalle. Il demone lo seguì, stando qualche passo dietro di lui.

  << Non lascerò che i miei sentimenti influenzino la missione >> disse dopo un po'  << Nel mio lavoro sono oggettivo, dovresti saperlo >> 

  << Non l'ho mai messo in dubbio >> convenne Strauss.

Poi Kyo si fermò. Ricordò le parole di Yuuki:



  << Se uno di voi provasse ad uccidere Rain... io mi metterei in mezzo senza la minima esitazione e ve lo impedirei >>



Strinse i pugni. Come poteva difenderlo anche dopo tutto quello che le aveva fatto?

  << Strauss >> chiamò.

Il demone lo affiancò e si limitò a guardarlo in attesa che continuasse.

  << Quando e se troveremo Rain Otomi... se lui dovesse fare di nuovo male a Yuuki, io credo che lo ucciderò. Non voglio che lei soffra ancora. Non per colpa sua. Non se lo merita >> 

Strauss l'osservò attentamente, poi chiese:  << Me lo sta dicendo perché vuole che glielo impedisca, sapendo che Yuuki Mori non lo vorrebbe? >> 

Kyo scosse il capo. Si sentiva preda di strane sensazioni. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era Yuuki.   << No... se succederà davvero una cosa del genere, non dovrai trattenere me, ma chiunque proverà a fermarmi >> 

Il demone sorrise  << Capisco >> 

L'Esorcista riprese a camminare. L'altro lo seguì. Proseguirono in silenzio per un po', consapevoli che l'argomento era chiuso e che non doveva essere riaperto. 

Dopo un po', Kyo chiese:  << Cosa ne pensi di Kayen e Maoora Shenry? >> 

Non li aveva mai sentiti  nominare prima, quindi non aveva elementi su cui basarsi per giudicarli, anche se all'apparenza sembravano tipi tranquilli. 

Kyo odiava i demoni e odiava anche Strauss, ma si fidava del suo istinto. E poi era certo che il demone non potesse mentirgli.

Strauss arricciò il naso, come se avesse appena sentito un odore stomachevole. Infine rispose:  << Non mi piacciono per niente >> 






                                                                                        ***


                           

                                                            C
ontinua...




  
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