Anime & Manga > Alice nel paese di Heartland
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Autore: elextatina    07/02/2014    3 recensioni
Storia scritta e perduta da Ele due anni fa,ritrovata oggi non potevo fare a meno di pubblicarla,dunque eccola,non molto fresca ma per voi.
La storia tratta di una momentanea "perdita" di voglia di vivere del nostro povero Boris,come andrà a finire?
Vi prego di essere clementi con le recensioni,é di due anni fa ^^"
prossimamente pubblicherò anche le prossime "storie ritrovate" spero vi piacciano ^^
Scritta sulle note della canzone:"The sun of the night sky" di Kaito,anche se non so come questo abbia influenzato la scrittura.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Boris Airay
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chi sei tu?
Ed io?Chi sono io?
Non può essere pazzia,la testa scoppia ed io...
io brucio...
Chi siamo?
Perchè esistiamo?
Macchie nell'universo...
punti insignificanti sulla superficie terrestre,
"Solo macchie..." sussurrò muovendo le docili orecchie
"Cosa?!" gli domandò distratta alice mentre riordinava gli 

orologi,ormai privi di ticchettio,da aggiustare.
"No nulla,non farci caso..." Un lieve e malinconico sorriso 

comparve sul suo volto.
La ragazza lo fissò con sguardo addolorato per la sua 

tristezza,lui uscì dalla porta e,con uno sguardo neutro e 

vuoto,si incamminò per il sentiero che dirigeva al luna park.
lungo la strada incontrò l'asso di cuori che,stranamente,si era 

perduto.
"Eih gatto!" Esclamò allegro " Da che parte è il 

castello?!"
"..."
"Gatto?! ci sei?!"Chiese con fare disinteressato
"Si...no...forse..."
Ace lo fissò stranito "Che razza di risposta è?!" 
"Quella che ti voglio dare in questo momento!" La 

conversazione lo stava seccando parecchio,non c'erano 

dubbi...
"Senti Ace,levati dai piedi!"
Lo spostò spingendolo via dal suo passaggio,accelerando il 

passo e lasciandosi i suoi lamenti alle spalle.
Il suo fare strafottente in quel momento lo infastidiva,ma ogni 

qual volta parlava con qualcuno,il suo stomaco era un 

groviglio e subito lui voleva fuggire...
Per strada il vento era soffice,soffocante ed ammaliante allo 

stesso momento,toglieva il respiro,giocava ad un gioco 

pericoloso..rischiava!
Lui...voleva essere così!
Libero e non vincolato al suo ritmico orologio che ogni 

secondo ticchettava ed insistentemente tremava.
La paura...non era un sentimento supportato.
La paura della morte per lui non...esisteva.
"E se rompessi l'orologio?"
Un pensiero cupo,forse fatale gli passò per la testa...rompere 

un orologio era un crimine,certo,ma...rompere il proprio 

orologio...?





Addio Alice...
ti auguro di essere sempre felice, anche senza di me
mi dispiace di lasciarti così,il tuo cuore mi piaceva e vorrei 

stare a sentirlo per sempre...
Alice,tu mi dicevi sempre che io non sono sostituibile...
non sarò sostituibile,ma nemmeno felice.
La vita che volevo non è questa,ma non piangere...ci 

riincontreremo...
Quello fu l'orologio più difficile da sistemare per Alice
  
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