Sia chiaro che tutto questo non ha un senso logico, è anche inquadrabile nel demenziale se vogliamo; insomma una follia del sabato giusto per distrarsi dai libri che mi stanno prosciugando l'anima. Che dire, se vi va, buona lettura!
Con l'insonnia nulla è reale. Tutto è lontano. Tutto è una copia, di una copia, di una copia...
Erano le tre, magari le
quattro di un venerdì sera. Pensandoci, poteva benissimo essere un giovedì o
un mercoledì.Perchè sono tutti così razzisti verso il mercoledì? No,
forse era il lunedì, il giorno bistrattato. In ogni caso che fosse uno o l'altro
non aveva minimamente importanza. I giorni sembravano tutti uguali
ultimamente.
Pensandoci meglio, sicuramente era martedì, sì martedì. E
ripensandoci, erano senza dubbio le 3.00, quindi le 5.00 a Chicago e l'1.00 ad
Honolunu. Sì, ad Honolunu era indubbiamente l'1.00, chissà poi come lo sapeva,
ma attualmente quella era l'unica certezza che aveva.
Il divano aveva ormai preso la forma del suo corpo, beh
un terzo del divano, considerando la sua stazza. Di quando in
quando cambiava posizione, tutto quello spazio era
sprecato altrimenti. Si girava e rigirava e rigirava ancora
cercando una comodità che mancava più alla sua mente che al corpo.
Gettò un'occhiata alle bottiglie di birra sul tavolino, tre per la
precisione. In una vi era ancora un residuo di liquido ambrato che aveva
ormai perso tutta la sua fragranza. Le ragazze non si lamentavano sempre che la
birra era soporifera? O forse che faceva ingrassare? O forse erano solo ragazze
e semplicemente si lamentavano. Di certo, con lui, non aveva funzionato, aveva
solo acuito il suo già notevole mal di testa. L'unica cosa che gli restava da
fare era augurarsi che la notte passasse in fretta, aveva bisogno di lavorare e
distrarsi; forse quello l'avrebbe aiutato.
Arrivò per primo allo studio di
registrazione, quella mattina, o almeno così credeva. Aperta la porta, un suono
stridulo lo investì in pieno facendogli strizzare gli occhi per la
consequenziale fitta alla testa. "MA CHE CAZZO" proruppe in tutta la sua
coordialità.
Una testa fece capolino da dietro l'angolo. "Eeeeh buongiorno
anche a te, nano! Sto facendo il caffè." Come risposta, quasi gli ringhiò
contro, facendo ridere il suo interlocutore. "Vieni, sbrigati." fece l'altro,
allegro e con un volto sereno e rilassato. "Cos'è questa novità?" disse tra sè e
sè.
Nella saletta trovò il loro primo
chitarrista, quel lurido essere, giocherellava con la sua dannata
chitarra, dedurre che il colpevole di quell'inquinamento acustico fosse lui, fu
un attimo. "Ehi man!" lo salutò lui dal basso del comodo divanetto in pelle
nera. "Muori." sibilò fulminandolo con lo sguardo "Uno di questi giorni quella
chitarra finirà dove non batte il sole. Proprio così. Nel tuo posticino
speciale, contaci."
Il chitarrista lo guardò basito, incerto sulla risposta
da dare, quando qualcuno venne in suo soccorso. "Amico, che succede?" Ci pensò
un attimo realizzando che: un altro chitarrista! BASTA CHITARRISTI. Li fanno in
serie? Si riproducono per scissione binaria? Girano a coppie come i
carabinieri! "Hai un aspetto orribile" aggiunse quello, poi, passandogli una
tazza di caffè. "Lo so..." fece burbero strappandogliela dalle mani e quasi
svuotandosela addosso.
"No, seriamente, Johnny, che ti succede?" anche
l'altro si era avvicinato, aveva quasi l'aria preoccupata. Brian Haner
con un' espressione preoccupata sul volto, era un evento. Avrebbe riso se ne
avesse avuto la forza.
"Non riesco a dormire." buttò lì, Johnny,
rassegnato.
"Ah."
"No, ti prego, Brian. Non ti sprecare" fece Zacky,
guardandolo oltre la sua tazza di caffè. "Perchè anche io non sto bevendo il
caffè?" chiese il primo chitarrista, per tutta risposta. " Perchè non te lo sei
andato a prendere."
"Sei proprio una merda..." disse Brian, alzandosi. "Non è
colpa mia, è che mi disegnano così!" rise.
"...ma che?"
"E' una
citazione, ignorante."
"Allora, dimmi." chiese poi al suo
bassista.
"Il fatto che tu ti sia appena paragonato a Jessica Rabbit un pò mi
indispone..."
Zacky arricciò il naso offeso "Non era
questo che dovevi dirmi." puntualizzò
"Eh, cosa vuoi che
ti dica, Zee. Chi meglio di te capisce come mi sento..."
"Appunto. Io sono il
re dell'insonnia."
Johnny sospirò, appoggiando la testa alla
poltrona.
"Non ti abbattere JC! Capita. E' un periodo
stressante."
"Periodo stressante? Ma se non stiamo combinando niente! Quello
- fece indicando Brian, che si aggiustava una ciocca di capelli nel riflesso del
vetro - a breve si darà agli spot pubblicitari. Tu, hai il tuo da fare con la VU
e te ne vai a giocare a gold con il papà dell'anno. Che poi, seriamente, il
golf?! Mi fa male la testa solo a pensarci!"
Zacky sghignazzò, di sicuro
l'amico non aveva perso il suo umorismo. "Appunto, vedi? Non stiamo combinando
niente. Ti mancano i tour, i concerti..."
"Mi manca il mio letto e le mie ore
di sonno!"
"Ti manca l'avventura!"
"Non importa quello che mi manca, mi
serve una soluzione. Hai una soluzione per me? Sì, dilla. No,
taci."
"Un'idea ce l'avrei. Mh, stasera vieni a casa,
mangiamo qualcosa di schifido, birra a fiumi e un bel film..."
"Zacky t'ho
chiesto la cura per l'insonnia, non un pigiama party con hangover il giorno
dopo."
"Ti fidi di me?" insistette il chitarrista.
"Neanche un
pò"
"Perfetto!" battè le mani contento, provocando un'altra fitta al povero
JC e si alzò afferrando la sua chitarra poggiata poco lontano "Oddio no..."
sussurrò il bassista " Ci vediamo alle otto. " disse Zacky con
nonchalance.
"Puoi andare a casa, nano. Non si fa niente oggi, Matt m'ha
appena avvisato che non viene, aveva un non so che con non so chi." anche Brian
aveva impugnato la sua Schecter. Johnny li osservò entrambi, ricambiando i loro
sguardi attenti. Per un attimo si sentì come un soldato disertore in attesa
della fucilazione, se avessero prodotto anche un solo suono, li avrebbe
strangolati entrambi con le corde dei loro stessi strumenti. "Non osate...!"
quasi urlò, alzandosi di botta e correndo verso l'uscita con le mani a coprirgli
le orecchie. "Maledetti chitarristi"
"Come hai intenzione di aiutarlo?"
chiese Brian, una volta soli.
"Mh, ho molte idee. Anni
di esperienza..."
L'altro annuì "Cristo, sembrava proprio
matto."
"Tutti i migliori sono matti."
"No, dico, fai sul
serio?"
"Beh? Che c'è... guardo molta tv, anche io ho problemi a dormire, ti
ricordo."
"No, Zee, tu hai problemi e basta. E' diverso."
"Sai qual'è
il tuo problema, bella micetta?"*
"Ti prego dimmi che è
un'altra delle tue citazioni e non mi hai realmente chiamato...bella
micetta"
"Sei un ignorante,
chico. Sei proprio un glorioso ignorante!
Alle otto in punto si era quindi presentato alla
Vengeance Mansion, poco convinto e ancor meno fiducioso nella riuscita di
qualsiasi cosa quel forsennato avesse in mente; una serata con gli amici, in
ogni caso, non avrebbe potuto fargli così male. FORSE.
Ad accoglierlo,
stranamente, fu Jimmy, che aveva già pronta in mano per lui una pinta di birra
"Male, molto male..." commentò il bassista, scuotendo la testa ed entrando. "No,
bene bene." lo corresse "Allora...mi dicono che sei passato da - sleepy beuty -
a - l'uomo senza sonno - ti mancavo, forse?"
Johnny, l'aveva guardato
perplesso "Ma perchè parlate tutti tramite metafore cinematografiche o
citazioni, siete diventati di colpo dei cinefili?"
"No, in
realtà siamo cinofili, non vedi come ci occupiamo calorosamente di te?"
s'intromise Brian, che aveva la magica capacità di apparire all'improvviso come
i brufoli prima di un grande evento.
Jimmy fece spallucce, assestando a Brian
un bel calcio nel deretano e passando un braccio dietro le spalle di JC,
accompagnandolo gentilmente verso il salone "Probabilmente ci annoiamo tutti
troppo e ci diamo alla tv, chi l'avrebbe mai detto... Stiamo
invecchiando"
La casa era un pò cambiata dall'ultima volta che c'era
stato, constatò Johnny guardandosi intorno. Al centro della grade sala adesso
svettava un maxi schermo che avrebbe potuto tranquillamente far concorrenza ad
un cinema di paese, intorno a semicerchio c'erano poltroncine invitanti e un bel
divano. Zacky l'accolse con un sorrisone, quasi inquietante, mentre
sguazzava letteralmente nei DVD. "Allora, tu cosa vuoi vedere? C'è una diatriba
in corso."
"Senza offesa ma stasera non sono molto in vena di uno dei tuoi
film trash super-mega-epic-splatter."
"Come se a te non piacessero! Non
temere, comunque, sto allargando i miei orizzonti."
"Quindi, cosa
proponi?"
Zacky si guardò in giro "C'è di tutto... dal western, al gangster
movie, commedie, commedie romantiche. Sì, non chiedere. Roba psicologica,
cult...insomma, tutto!"
"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il
gangster." disse Jimmy in tono vacuo, facendo ondeggiare la sua pinta. Se
qualcuno l'avesse ascoltato, non conoscendo l'andazzo generale, avrebbe creduto
dicesse sul serio. Brian si schiaffò una mano in viso "Sì" disse poi alla volta
di JC rispondendo alla sua faccia interrogativa "E' un'altra citazione"
Zacky li guardò con biasimo "Cos'amo di più nella vita? Cos'è che mi da
gioia?"
"...la birra?" provò Brian
"La pizza." aggiunse JC
"...Il
denaro? Il potere? Le donne?" continuò Zacky, poi guardò un secondo Jim che lo
fissava con un sorriso sghembo "IL BASEBALL!" gridarono all'unisono alzando le
braccia al cielo trionfalmente.
"Oddio no, non ci posso
credere!"
"Un'altra?"
"Sì, un'altra stramaledettissima citazione."
"Ho
capito adesso, cercate di abbattermi per sfinimento o di
uccidermi."
"Mh...nope!"
"Dai su, nano. Era una vita
che non si stava tutti insieme."
"Non manca qualcuno all'appello?"
"Chi,
Matt? Arriverà." ghignò Zacky mentre vittorioso brandiva un cd a mò di spada.
"Allora? Che ne dite?!" disse mostrandolo.
"...che la mia ipotesi dello
sfinimento, era realistica."
"Non puoi dirmi di no!"
"Sì che posso."
"Non l'hai mai visto questo film! DEVI VEDERLO!"
"Devo, mi pare
un'affermazione eccessiva nelle mie condizioni."
"Ah, quante lagne. Ti può
solo far bene."
Il mix di scetticismo e sarcasmo sul
volto del bassista fece accorrere Jimmy a dar manforte al povero chitarrista.
"Dai su J. al massimo ti addormenti, non è forse questo lo scopo
ultimo?!"
Johnny soppesò le parole e non riuscendo minimamente a trovare una
risposta degna, sospirò rassegnato "Dannazione, come fai ad incastrarmi
sempre."
"In un'altra vita era di sicuro un avvocato" constatò
Brian
"Vanità è il mio peccato preferito!" recirò Jimmy
"Ti prego Zee,
metti quel dannato cd e premi play, non ne posso più di questo gioco assurdo che
state facendo!"
Risero tutti alle parole disperate di Brian, perfino Johnny
"Questa era bella. Dovremmo vederlo quel film..." Brian lo fulminò "Stanno
convertendo anche te, è l'inizio della fine..."
"Che la fine abbia inizio -
al massimo"
"Vi odio, vi odio tutti."
"Ok, ok...basta. Concentratevi
adesso."
Once upon a time in America svettò luminoso sullo schermo ad alta risoluzione e la musica invase la stanza mentre gli spettatori rabbrividivano, perfino Brian, che aveva abbandonato il volto corrucciato e guardava attento le immagini che lente si dipanavano davanti a lui.
"Noodles, cos'hai fatto in tutti questi
anni?"
"Sono andato a letto presto."
"You gotta be kiddin me" bisbigliò Johnny
all'orecchio di Zee che sorrise "Sì l'ho pensato anche io la prima
volta."
"Shhh." li rimproverò Brian.
"Mi passeresti un cuscino?"chiese
ancora JC al padrone di casa "Certo."
"SSSSSSSH! Tacete." fece ancora
Brian.
Jimmy rise "Nessuno resiste al fascino di questo
film..."
E mentre le ore passavano, quasi quattro per la precisione, tutti rimanevao pietrificati nelle loro posizioni. Jimmy se ne stava spaparanzato sulla poltroncina con un piede sul tavolino di vetro, lo sguardo compiaciuto non l'aveva abbandonato un secondo. Brian alternava espressioni di sorpresa, ad altre di ammirazione, altre ancora di incredulità e sdegno. Poi c'era Zacky, con la sua solita faccia glaciale non faceva trapelare molte emozioni, ma gli occhi, gli occhi brillavano davanti al capolavoro indiscusso che la faceva da padrone. Neanche un incendio li avrebbe smossi da lì. Perfino Johnny era sereno, non si sentiva così rilassato da mesi, il mal di testa era scomparso, anche la stanchezza si limitava ad avvolgerlo come un lieve tepore, ma quasi non batteva le palpebre tanto era concentrato.
"Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al posto tuo. T'ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo 35 anni di rimorso. Per la mia morte. Rimorso sprecato."
"Sto stronzo!"
"Bella merda..."
"Gli spara,
vero? VERO?"
"SSSSSH!"
"E dov'è finito? E'
finito?"
"Nope"
"...MA è finito dove penso che sia
finito?!"
"Yep!"
"SSSSSH!!!"
"Adesso è finito." esordì Jimmy. "Grandioso, sempre
grandioso."
"Confermo e sottoscrivo." aggiunse Zacky annuendo.
"Devo
ammetterlo, è bellissimo. L'ultima scena poi... bho. Geniale."
"Vale quasi
tutto il film quell'ultimo sorriso." disse ancora Jimmy compiaciuto
"Vero,
straordinario."
"Brian?"
"Ehi Brian dici qualcosa." Il primo
chitarrista indugiò, poi guardandoli uno per uno, serio, aprì la bocca, ci mise
qualche secondo ad articolare una parola ma poi se ne uscì con un unico, secco.
"ANCORA."
"Eh?"
"Ancora." ripetè lui, annuendo. "Guardiamolo di nuovo.
Adesso!"
"Ah! Umorismo da flashback!" gli altri risero.
"Questa la so
perfino io." constatò JC.
"Vi prego. Riguardiamolo. Il nano è ancora sveglio,
magari un'altra volta lo atterra."
"No, ma ti prego, fai come se non ci
fossi..."
"Beh io, non credo che sia proprio il caso..."
"Non è proprio
la cosa più leggera del mondo."
La disputa però venne interrotta dal
campanello "Vai tu, Jim?"
"Zi padrone" scimmiottò il batterista esibendosi
in un inchino.
"Sarà il nostro amato cantante, finalmente. Brian, mi stai
ascoltando?"
"Ancora!"
"Bah...vado in bagno."
"Come hai potuto pensare che un film del genere potesse far
addormentare qualcuno?!" proruppe Brian alla volta del secondo chitarrista
che metteva pigramente un pò d'ordine, una volta rimasti momentaneamente
soli.
Zacky lo guardò con noncuranza "Oh, ma non l'ho mica pensato..."
"Non ti seguo."
"Non è una novità, tranquillo." gli rispose, dandogli una
pacca da cucciolo sulla spalla.
"Sii serio, Vendetta. Qual è il tuo piano?! E
sopratutto, voglio vedere questo film, e voglio vederlo ORA."
"Sì ho capito,
ho capito, non fare l'isterica. Beh... vedrai. E potrai anche rivederti il film
se gradisci."
"Ottimo."
"EHI GUYS!" M Shadows in tutta la sua gloriosa
perfezione avevava fatto il suo ingresso in sala, con un sorrisone che avrebbe
abbagliato un cieco.
"Di grazia, mi domando, perchè urli se siamo tutti a
dieci centimetri da te? sospirò Jimmy massaggiandosi le tempie. "Ti rendi conto
di superare il muro del suono, a volte?"
Il cantante
rise, con un espressione così tonta sul viso che fece pentire Jimmy di aver
anche osato fare un'osservazione così complicata.
"Beh, che avete
fatto?"
"Abbiamo visto un film." spiegò Zacky
"Un film straordinario,
dovresti vederlo anche tu, ORA."
"NON ora." puntualizzò il padrone di casa,
fulminando il chitarrista. "...dopo."
"Se vuoi qualcosa da bere, serviti
pure, fa come fossi a casa tua."
"Oh sì, grazie. Sono anche un pò
stanco...in effetti."
Quando furon tutti seduti e comodi,
tra cibo, birra e quant'altro, Zacky bisbigliò all'orecchio di JC "Sdraiati bene
e mettiti comodo."
"Ma..."
"Non discutere, fidati." aggiunse, sistemandosi
anche lui, un pò meglio, sul divano.
"Allora Matt" esordì poi "Dove sei stato
oggi? Racconta..."
"Oh man! La Major League Gaming è la cosa più figa di
questo mondo. Certo ho perso per degli allocchi, Cristo, come si fa a far un
errore così banale, li avrei strangolati con le mie mani, avevo la vittoria in
pugno, ma aspettate parto dall'inizio. Prima di tutto dovete capire come
funziona e quanto sia un vero privilegio parteciparvi; servono dei pass appositi
ma sono soltanto un numero limitato quindi mi dispiace non avervi portato con me
ma era veramente impossibile."
Mentre Matt si protraeva in dettagliati
discorsi sulle tecniche con cui aveva ucciso soldati nazisti e sottolineando
l'inettitudine dei suoi compagni di banco, Zacky aveva riordinato tutti i 1750
DVD che aveva precedentemente tirato fuori dalla sua collezione, Jimmy aveva
quasi finito di leggere una rivista che aveva trovato per caso, Brian sempre su
consenso di Zacky aveva ripreso a guardare il film dal principio e Johnny,
Johnny dormiva beatamente.
"Hai visto?!" chiese Zee a Brian, sottovoce,
per non disturbare il flusso incessante delle parole di Matt che gesticolando
come un pazzo, era ancora al momento in cui "sono sceso dalla macchina con un
termos di caffè enorme"
"Visto cosa?" fece Haner senza distogliere lo
sguardo dallo schermo.
"Dorme come un bambino."
"E ci credo, son
giorni che non chiude occhio..."
"E quattro ore di film sono pesanti."
aggiunse Jim, intromettendosi.
"Nah, vi sbagliate."
"Non ti
seguo."
"Eh...novità."
"Ragazzi, mi state ascoltando?" chiese Matt
all'improvviso.
"CERTO!" gridarono all'unisono.
"Ah bene, mi sembrava..."
continuando poi a commentare le minuzie organizzative della sua
MLG.
"Vedete, lui è il mio asso nella manica." continò Zacky indicando il
cantante che praticamente era impegnato in un monologo Shakespiriano
"E'
soporifero quando parla di video games."
"Non che di solito sia molto
brillante, diciamo." osservò Brian.
"Da che pulpito, insomma..."
"Quindi
è così che hai risolto il tuo problemino?"
"Esatto. Quando non riesco a
dormire, lo invito e gli faccio domende sugli argomenti più improbabili e boom:
ore di sonno assicurate."
"E quando non può raggiungerti che fai, gli
telefoni?!" rise Brian ancora concentrato su una Deborah bambina che ballava
sulle note di una dolce melodia
"...ehem sì..."
"STAI SCHERZANDO, VERO?!"
lo fissarono entrambi mentre lui ridacchiava un pò imbarazzato.
"No
dico sul serio" disse Matt turbato, convinto parlassero con lui.
"Fantastico." commentò Jimmy alla sua volta.
"Bello, sì" aggiunse
Brian
"Cool man!" assecondò Zacky
"Lo so, lo so..." assentì il cantante
compiaciuto.
"Vedete ragazzi...L'insonnia è una brutta
bestia."
"E a mali estremi..."
"Quindi, questo era il tuo piano fin
dall'inizio?" chiese incredulo Brian
"Certamente."
"E' tutta la storia del
film, della rimpatriata serale a cosa serviva?"
"Assolutamente a nulla,
io e Jimmy volevamo rivedere questo film e voi siete dei gloriosi
ignoranti, come dico sempre, quindi..."
"Due piccioni con una fava,
insomma."
"No, piccioni no." borbottò il batterista.
"Dovremmo fare
tutti un test psichiatrico..." commentò Brian sempre più
esterefatto.
"E' LA REGOLA NUMERO 4!" dissero all'unisono Zacky e Jimmy,
scoppiando poi a ridere.
"Mh? La quattro? Non
avete capito? Allora ve la rispiego, non c'è problema." disse Matt
sorridendo e ricominciando il suo racconto dal principio.
Nda.
Ecco la proveniente delle citazioni sparse:
La frase d'apertura è una citazione di Fight Club come anche "Umorismo da flashback"
*Citazione tratta da Scarface.
"Tutti i migliori sono matti" è ovviamente presa da Alice nel paese delle meraviglie.
"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster." e "Cos'amo di più nella vita? Cos'è che mi da gioia? "...Il denaro? Il potere? Le donne? Il baseball" da Gli Intoccabili.
"Vanità il mio peccato preferito" da - L'avvocato del diavolo -
E concludiamo con la storia della regola numero 4 - dall'Era Glaciale 3.
Una dedica particolare ad uno dei miei film preferiti - C'era una volta in America - un cult ed un vero capolavoro. Se non l'avete visto che lo consiglio vivamente. Certo, sempre se siete amanti del genere e riuscite a resistere oltre le tre ore piene...!
See ya.
A.
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