London
bridge is falling down
<< London Bridge is falling
down, falling down,
falling down.
London
Bridge is falling down, my fair lady. >>
La giovane donna
camminava lenta lungo
il corridoio della casa. La gente si aspettava di vederla vestita di
nero, in
lacrime e sofferente, chiusa
in casa o
in chiesa a piangere.
<<
Build it up with sticks and stones, sticks and stones, sticks and
stones,
build
it up with sticks and stones, my
fair
lady. . . >>
ma
lei non aveva intenzione di piangere per qualcosa che non era avvenuto:
lei lo
sapeva, suo fratello non era morto.
<<
Natalie. >> una voce
interruppe la canzone, la donna si fermò senza voltarsi,
sospirò pronta a
sorbirsi un altro dei soliti discorsi di Philip, suo fratello maggiore
<<
La gente penserà che tu stia impazzendo, e anche io sto
iniziando a p- >>
<<
Ti assicuro che non devi
preoccuparti di nulla, Philip >> sorrise sempre senza
voltarsi.
Non aveva nessuna intenzione di
parlare di Micael,
soprattutto con Philip. Tutti dicevano che lui era morto, che non
sarebbe
tornato, si aspettavano che piangesse su un cadavere che non era stato
trovato
e che non sarebbe stato trovato.
<<
Micael è morto. >>
disse l’uomo freddamente.
<<
No, lui tornerà. >>
rispose Natalie semplicemente <<
Sticks
and stones will all fall down, all fall down, all fall down, sticks and
stones
will all fall down, my fair lady. >>
<<
Dannazione Natalie! >>
Philip perse la pazienza <<
Fattene una ragione: è morto! >> non
sopportava l’atteggiamento della sorella,
indifferente a tutto quel dolore come se lei non facesse parte della
famiglia,
sciocca nel sperare testardamente nel ritorno di loro fratello.
Se solo la loro
madre avesse provato
a farle capire come stavano le cose! Invece anche lei sembrava
d’accordo con
Natalie.
La donna si
voltò lentamente cercando
di mantenere la calma, rivolse uno sguardo glaciale a suo fratello, uno
sguardo d’odio.
Prese un respiro profondo, poi rivolse un sorrise smagliante
all’uomo che, per
un breve momento, ebbe la sciocca speranza di credere che sua sorella
avesse
cambiato idea << Essere inutile e apatico!
>> strillò esasperata
<< Come puoi anche solo pensare di essere così
tranquillo se nostro
fratello fosse davvero morto? >>
Philip
sobbalzò: Natalie aveva sempre
avuto la capacità di fargli rischiare un infarto,
capacità che non riscontrava
nemmeno nei suoi superiori.
<<
Lui è morto.
>> ribadì, cercando di mantenere il controllo.
Nonostante fosse
severo con lei era
preoccupato, temeva che fosse davvero sull’orlo della follia
per il dolore
della perdita di Micael.
Tuttavia, se
avesse usato più la
prontezza di riflessi che l’autocontrollo, forse sarebbe
riuscito a evitare il
piatto in porcellana bavarese che, dal muro al quale era appeso, era
stato
lanciato sulla sua testa.
Fu il dolore a
zittirlo, oltre che a
suggerirgli qualche colorito insulto, ma in quel momento dei passi
attirarono
la sua attenzione.
<<
Mamma. >> salutò
Natalie col volto arrossato.
La donna
sollevò un sopracciglio, si
guardò attorno, vide il vaso, poi i due figli
<< Ritengo che non sia
questo il modo più adatto per appianare le vostre
controversie, tuttavia non
posso che scusare le tue maniere da troglodita, Natalie.
>>
Philip
ghignò quasi fosse tornato
bambino e fosse riuscito a risparmiarsi una sgridata, tuttavia Lady
Alexandra
aveva da ridire anche per lui << Non è
decisamente questo il modo di
comportarsi, portare all’esasperazione la proprio sorella
è un comportamento
affatto virtuoso. Ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni e
sostenerle. >>
<<
Mamma. . . >>
<<
Non abbiamo la certezza che
Micael sia morto. >>
Natalie sorrise,
poi si voltò per
incamminarsi verso la sua camera da letto sotto lo sguardo di sua madre
e suo
fratello.<< Build
it up with wood and clay, wood and clay,
wood and clay, build it up with wood and clay, my fair lady.
>>
.