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Autore: Nezuchan Sketch    09/02/2014    2 recensioni
Un gatto ed un topo diventano umani a causa di un esperimento e della loro sfortuna.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: Furry
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gatto e topo cap 1

Un topo era inseguito da un gatto. Nel laboratorio era la solita routine di tutti i giorni. Il gatto non era abbastanza veloce per acchiappare il topo, che riusciva a tornare nella sua tana con il formaggio rubato. Ma quel giorno era andata diversamente. L’umano era ancora nel laboratorio quando  i due entrarono, e stava armeggiando con il contatore, senza badare a loro. Il gatto dal pelo lungo saltò sulla tabella dei comandi, senza accorgersi che le luci si stavano accendendo. Il topo si guardò indietro, notando che il suo inseguitore lo stava ancora seguendo. Sul pavimento bianco, lui era una piccola macchia nera veloce. ‘sono quasi salvo ’ pensò il topo, saltando sulla pedana.  Era arrivato alla fine e fece il salto per uscire, scontrandosi con il vetro. Lo toccò con una zampa, prima di girarsi, vedendo il gatto avvicinarsi. Il topo iniziò a correre in tondo, cercando di uscire, fino a quando il gatto non lo bloccò, prendendolo per la coda. In quel momento uno strano rumore risuonò attorno a loro, prima che una luce li accecasse.

 

Lo scienziato aveva appena finito di riparare il quadro elettrico, sostituendo i fili danneggiati e sospirò, notando che la luce funzionava. Ciò che non si aspettava fu il ronzio che partì poco dopo, così come altri rumori che indicavano che la sua macchina era in funzione. Non doveva funzionare, non l’aveva ancora ultimata… a dire il vero, non sapeva neanche cosa potesse fare di preciso. All’interno del tubo di vetro c’era del fumo e aprì a forza la porta, tossendo e muovendo la mano per far dissipare il fumo. All’interno del tubo c’erano due ragazze nude. Una aveva i capelli castani, lisci e lunghi che le ricadevano sul corpo, e dai quali spuntavano due orecchie da gatto dello stesso colore; i suoi occhi erano dorati, con le pupille verticali, e aveva una coda che le spuntava dalla fine della schiena. Questa bloccava sotto di se l’altra, che era visibilmente spaventata; i capelli neri e corti, tagliati alla meglio, le nascondevano leggermente il viso, e i suoi occhi neri guardavano l’altra. Anche dalla sua testa spuntavano due orecchie, ma simili a quelle di un topo e non aveva nessuna coda.

“E chi siete voi due?” Chiese lo scienziato, grattandosi la testa.

 

Delle ore dopo le due ragazze erano vestite e stavano guardando lo scienziato. La castana indossava una t-shirt che le andava leggermente stretta, sottolineandole le forme abbondanti, ed una gonna che non dava fastidio alla sua coda; mentre la corvina aveva addosso un vestitino, e guardava il pavimento. “Capite ciò che vi dico? - Le due annuirono affermativamente – ma non sapete parlare questa lingua – annuirono di nuovo  e lui sospirò -  Cosa devo fare, ora?” si chiese, passandosi una mano tra i capelli grigi. L’uomo non era giovane, anzi, aveva superato da un po’ la mezza età e pensava che sarebbe morto senza combinare mai nulla nella vita. Quella, invece, era una scoperta sensazionale… o almeno lo sarebbe stata avesse saputo come era successo. La sua macchina era stata progettata per altro non per trasformare gli animali in umani, o almeno così pensava. Era da anni che l’aveva lasciata lì, nel seminterrato, a prendere polvere. Aveva perso da tempo i progetti originali e non aveva voglia di crearli di nuovo, o di cercarli. Ma forse era meglio se lo facesse. Mentre era immerso nei suoi pensieri non si era accorto che la castana guardava con sguardo affamato l’altra, spaventandola e facendola squittire leggermente per questo. L’uomo le guardò, e poi disse: “Venite con me, avrete sicuramente fame ora. – Vedendo che la ragazza non lo pensava, gli diede uno schiaffetto sulla testa – Non la puoi mangiare, chiaro?” Emise una sorta di soffio, guardandolo annoiata, ma lo seguì in cucina. “Non so ancora come chiamarvi… Non posso chiamarvi gatto e topo!” la corvina squittì di nuovo, ma lo scienziato capì altro e la indicò, dicendo: “Ti chiamerò Shizu. Tu invece – disse, rivolto all’ex gatto – sarai sempre Nix”



Eccoci qui con una nuova fan fict. Yuri, come al solito, e non so quando la aggiornerò.
Spero non ci siano errori e che vi sia piaciuta, alla prossima!
   
 
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