Era la presentazione del suo primo libro "in stato di ebbrezza" ed era notevolmente emozionato. James era stato a molte prime di tutti I film che aveva girato, sceneggiato, prodotto o in cui aveva recitato eppure stavolta sentiva un nodo in gola che lo rendeva incapace di parlare e le gambe gli apparivano così pesanti da ancorarlo per terra. Adorava recitare ma scrivere era la sua vita, era tutto ciò che aveva sempre desiderato fare, descrivere il mondo come appariva ai suoi occhi trascinando il lettore nel suo universo. Prendendo fiato si sistemò la cravatta e dopo un ultimo sguardo allo specchio indossò la giacca e chiamò l'autista che lo avrebbe portato alla prima. Nella stanza c'erano molte persone di riguardo, molti fotografi e tutti facevano I complimenti al neo scrittore dicendogli che era una giovane promessa e che avrebbe fatto carriera anche come scrittore. Era lusingato dalle loro parole ma si sentiva incompleto, come se qualcosa non andava. Tutti lo consideravano anche uno scrittore ma lui voleva essere ricordato soprattutto come esso perchè era ciò che amava di più fare. -no Matt, vai pure, non ti preoccupare prenderò un taxi o farò una passeggiata. James attaccò il telefono e iniziò a camminare, solo la strada davanti a lui. Non seppe spiegarsi come, ma alla fine si ritrovò seduto in una tavola calda con una tazza fumante di caffè tra le mani. Era perso tra I suoi pensieri quando sentì una folata gelida e con essa si materializzò una ragazza. Aveva I capelli castani raccolti in uno chignon fermato da Uno spillone, gli occhi scuri che si guardavano intorno nel locale vuoto alla ricerca di una cameriera, il corpo formoso avvolto in un impermeabile color fumo. La ragazza era un'apparizione. Non era esattamente bella ma agli occhi di James era la creatura più perfetta e armoniosa che avesse mai visto. Quando I loro sguardi si incontrarono James sentì come uno strano brontolio nello stomaco. Cosa gli stava succedendo? Non era certo da lui trovarsi in imbarazzo di fronte ad una ragazza eppure... -Ma lei... lei è James Franco vero? Adorava la voce della ragazza era così vellutata e dolce che sembrava ovattarlo e trasportarlo in un altro luogo. -si, sono io si ordinò di rispondere l'attore. La ragazza gli rivolse un sorriso bianchissimo era così bella quando sorrideva... era come se il suo sorriso la illuminasse. -Potresti farmi un autografo? io sono Emily. Disse estraendo un piccolo libro. Fu solo quando la ragazza lo posò sul tavolo che James si rese conto che quello era il suo libro. -vorrei farle I complimenti per la maniera impeccabile in cui è scritto, come riesce a riportarti in dietro negli anni facendoti rivivere l'adolescenza... continuò Emily. James sentì il suo cuore scaldarsi. -Prego accomodati. Vorrei offrirti la cena. Dopo tanti anni qualcuno aveva fatto battere di nuovo il cuore allo scrittore.