Salve a tutti,
mi sono troppo affezionata a questi due…
Per scrivere questa storia ho preso lo spunto da una
fic in inglese letta un po’ di tempo fa su Fanfiction.net facente parte di una
raccolta che se non sbaglio si intitolava “An apple a day“, serie di one-shot
sulla coppia in questione. La storia è completamente diversa ma parte dallo
stesso punto e si sviluppa sulla base di una scommessa molto simile.
Ora vi lascio alla lettura.
Baci
Alex
ps: Ovviamente attendo commenti!
Hai
vinto
-E ora che diavolo vuoi?-
-…-
-Come mai non ti sei tutta tirata a lucido oggi?
Nessun appuntamento?- Sorrise, gli piaceva prenderla in giro. Non era sicuro
sarebbe più riuscito a farne a meno ormai…
Ogni singolo giorno, da almeno un paio di settimane,
16 giorni e due ore, per la precisione, la vedeva impazzire per farlo
ingelosire, per farlo cedere, per fargli ammettere di essere innamorato di lei.
Era una stupida sfida, uno stupido gioco, una stupida
scommessa uscita chissà come dalle loro incaute bocche dopo una delle loro
solite liti causate dal folle orgoglio che caratterizzava entrambi.
Choji li aveva avvertiti che presto avrebbero perso il
controllo della situazione, ma farli
ragionare, quando erano in quello stato, era, be’… impossibile.
-No, nessuno-
La osservò con la coda dell’occhio: quel pomeriggio
indossava la sua solita tenuta da allenamento, niente minigonne mozzafiato,
scollature da infarto e gingilli alla moda. Non che quegli stracci che portava
addosso non mostrassero a dovere ogni sua curva…
-E allora che…-
-Hai vinto-
-CHE COSA?!?!?-
-Ho detto che hai vinto. Rinuncio a conquistarti. Sono
venuta qui a dirti questo-
Era rimasto senza parole. Uno strano vuoto si era
fatto largo dentro di lui lasciandolo senza fiato.
-Le ho provate tutte e non ha funzionato. Devo
prendere atto del fatto che non te ne
importa niente di me e che nonostante i miei sentimenti siano forti non
possono bastare per entrambi-
Era in piedi davanti a lui, gli occhi dello stesso
colore del cielo fissi nei suoi ancora spalancati per la sorpresa.
-Un’ultima cosa e poi prometto non ti scoccerò più- e
senza dire una parola si era alzata sulle punte incollando le labbra a quelle
del giovane di fronte a lei,
Preso per l’ennesima volta alla sprovvista rimase
pietrificato…
Non ci poteva credere, al diavolo l’orgoglio, al
diavolo la scommessa, al diavolo tutto il resto del mondo, in fondo era un
ragazzo anche lui e non certo un pezzo di ghiaccio!!! Alzò lentamente le mani
per stringere a sé la giovane, quando d’un tratto tutto finì, all’improvviso,
così come era cominciato. Lo stava fissando un’altra volta negli occhi: due
occhi tristi, come non li aveva mai visti, come non li avrebbe mai voluti
vedere… Abbassò lo sguardo, improvvisamente interessata alle sue scarpe.
-Ho sempre voluto che il mio primo bacio fosse tuo-
-…-
-Ora potrò ricominciare e tu finalmente sarai libero-
Un sorriso, gli occhi tuttavia colmi di lacrime.
-Ci vediamo in giro-
Un soffio di vento e non era più lì.
***
-Ma dove diavole le mette le mani quel porco?!?!?!?-
Il locale era pieno di fumo e di gente, tuttavia dal tavolo in cui erano ammassati
il gruppo di giovanotti si poteva stranamente godere di un’ottima visuale sul
posto nell’angolo più remoto in cui una bionda kunoichi aveva un appuntamento
galante con un affascinante moretto.
-Piantala di borbottare, tanto lo sai che lo fa solamente
per farti ingelosire. Pensavo ti ci fossi abituato oramai- costatò un ragazzo
con gli occhiali da sole portandosi il bicchiere alle labbra.
-Secondo me adesso lo bacia-
Gli occhi di tutti i presenti si puntarono sul
biondino che aveva appena parlato.
-Be’, che c’è?!?!?-
-C’è che NO!- Esplose il giovane castano sedutogli
accanto -L’ultima volta che c’ho provato io mi sono preso un bel cazzotto in
mezzo agli occhi e mi rifiuto di credere che quel bell’imbusto di Sai abbia più
fascino d me!!!-
Due occhi di ossidiana lo colpirono in pieno prima
ancora che si rendesse conto di quello che aveva appena detto.
-Ma insomma!!! Si può sapere che cavolo vuoi!!! Una
splendida bionda ci prova con te in tutte le maniere e tu non fai assolutamente
nulla. Se non morire di gelosia, ubriacandoti con noi. E non dirmi che è solo
perché è una tua compagna di squadra, perché se fosse Hinata a comportarsi così
con me non ci penserei un minuto a saltarle addosso!!!- Altri due paia di occhi
puntati come lame sulla schiena.
-Hei… ragazzi stavo solo dicendo così per dire… Su
state calmi…- Sbuffò -Non si può più neanche parlare…-
-E comunque Naruto sta volta aveva ragione. Lo sta
baciando-
Gli occhi di tutti i giovani del tavolo si puntarono
verso l’angolo indicato.
…
SBAM!!!
Le mani del giovane moro piombarono con violenza sul
tavolo attirando l’attenzione di tutto il gruppo. Fece leva per alzarsi sotto
gli occhi spalancati degli amici.
-Ora vado e lo ammazzo-
-Hei, hei!!! Amico, cerca di calmarti… -Choji si era
alzato di scatto bloccando la marcia del giovane attraverso il locale e
trascinandolo di peso all’esterno.
***
-Cerca di calmarti e dimmi cosa mi sono perso. Perché
mi sono perso qualcosa, giusto?!?-
Davanti a lui il giovane moro camminava avanti e
indietro cercando di sbollire la rabbia al fresco della sera.
-Mi ha baciato-
Sorrise -E’ una cosa buona, no?!?-
Un attimo di silenzio e una nuova domanda sorse
spontanea: -Ma allora perchè adesso sta baciando Sai?-
- sgrunt…-
-Che le hai fatto?- Lo sguardo di Choji non era molto
raccomandabile…
-Niente-
-Come “niente”?!?-
-Ho detto niente!!!-
-…?-
-Sono rimasto scioccato, chiaro?!?!?!? Quando poi ho
tentato di rispondere se ne è andata!!!-
-Tempismo perfetto… non c’è che dire…-
-Sgrunt…-
-Be’…magari…-
-Mi ha detto che voleva che il suo primo bacio fosse
mio-
-Ancora con quella vecchia storia?!?! Del resto essere
così ostinata è da lei…-
-Quale vecchia storia?-
-Come?!?! Non te lo ricordi? E’ da quando eravamo
piccoli che continua a ripetere che il suo primo bacio l’avrebbe dato solamente
a te-
-E Sasuke?!?!?-
-Che centra Sasuke?!?!? E’ sempre stata solo una
sciocchezza dovuta alla rivalità con Sakura. Non gli è mai importato niente di
lui!-
Un colpo secco e il tronco di un grosso albero iniziò
a cigolare. Il pugno faceva male e la testa era bassa.
-Mi ha detto che ho vinto e che ora sono libero-
-Shika…-
-…-
-…- Una mano sulla spalla.
-E’ ora?- Lo sguardo serio. Occhi negli occhi. Il più
grande stratega di Konoha, il genio del villaggio che cerca consiglio come un
ragazzo qualunque nelle parole di un amico.
-E ora o ti rassegni e ti abitui a guardarla mentre
cerca di dimenticarti tra le braccia di Sai o di qualcun altro, o dai un calcio
al tuo stupido orgoglio ed entri a riprendertela-
-…-
-…-
Un sorriso sicuro, il sorriso di chi ha deciso, il
sorriso di chi sa cosa vuole.
-Che seccatura…-
***
-Toglile subito le mani di dosso-
-Che diavolo vuo…- Le parole morirono in gola al
giovane non appena voltatosi si era trovato gli occhi del giovane puntati
addosso.
-Che cosa fai ancora lì impalato, non mi sono
spiegato?-
-Ma?!?!-
-Insomma Shika, si può sapere che cosa vuoi ancora da
me?!?!?- La bionda si era alzata di scatto e piantata davanti al nuovo arrivato
urlandogli addosso tutta la sua rabbia.
-Hai vinto-
-COSA?!?!?-
-Hai vinto! Ricordatelo perché non te lo ripeterò più,
chiaro?!?-
La ragazza stava
cercando di sorridere quanto sentì le labbra del giovane sulle proprie. Sentì
che le ginocchia stavano per cedere quando lui la strinse ancora più forte a
sé. Gli cinse il collo con le braccia per cercare di sostenersi e
approfittandone per approfondire quel bacio che aveva tanto desiderato.
Quando si staccarono per permettere ad un po’ di aria
di entrare nei polmoni, lo sentì sussurrarle sulle labbra: -Per dovere di
cronaca, Ino, so che stai facendo il segno di vittoria a Choji alle mie spalle
e non sono così scemo da non essermi accorto che eravate tutti d’accordo…-