Anime & Manga > Higurashi no naku koro ni
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Autore: Rena_Ryuugu    17/06/2008    2 recensioni
[Higurashi no Naku Koro ni - Rena Ryuugu Tribute]
Vi è mai Capitato di parlare con il vostro Specchio ?
Vi è mai Capitato di scoprire in Voi una "Doppia Identità" ?
Vi è mai Capitato di dubitare della Vostra Esistenza ?
Vi è Mai Capitato di vedere il Vostro Riflesso parlare, muoversi e... Predirvi Il Futuro ?
Preparatevi a Leggere una Storia in Cui un'Eterna Certezza viene Distrutta in Pochi Secondi . . .
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mirror Face

Mirror Face

 

Perché… Perché… PERCHè ???

 

Le mie unghie graffiarono pesantemente la superficie dello specchio, mentre Rena mi osservava. Ma… cosa dico ??? Io sono Rena !!!! IO !!!!! IO !!!!!

Diedi un pugno di nuovo allo specchio, ma quel riflesso rimase lì, impassibile, guardandomi dall’alto in basso con diffidenza e malignità “Hai finito di renderti ridicola ?” chiese lei, facendosi beffa di me. Alzai lo sguardo verso quel volto che in realtà era mio, quel riflesso che aveva il solo scopo di copiare le mie mosse. Tutto qui. Le lacrime scesero calde sulle mie guance, il respiro irregolare e gli occhi grondanti di frustrazione e dolore.

-Chi sei… Cosa vuoi da me ???- chiesi presa dalla disperazione. Il riflesso scoppiò a ridere fragorosamente e mi osservava fredda e cinica. Quei capelli che erano miei, quel volto identico al mio, il mio stesso vestito bianco che uso sempre per uscire con gli amici, la mia stessa postura. Ma qualcosa era diverso… Quelli non erano i miei occhi. I suoi erano freddi e indifferenti, coperti da una patina opaca di dolore e crudeltà. Macchiati di sangue e malvagità. No… quella non ero affatto io…

“Oh, Rena… Così mi deludi. Non ti credevo tanto ingenua da non capire nemmeno chi sono. Guardami attentamente… Io sono te. Tu sei me. Noi siamo la stessa persona, abbiamo gli stessi gusti, gli stessi difetti, gli stessi amori e dolori… Noi siamo un’unica essenza e un’unica forma.”

No… Non può essere. Lei non è me. È impossibile che sia così. Scossi la testa disperata, nel vano tentativo di non credere a ciò che vedevo. Il mio riflesso sorrise maligno, quasi scocciato della poca fiducia che riponevo nelle sue parole. “Vuoi un piccolo esempio ??” chiese maliziosamente, sorridendo crudele. Alzò la mano destra, che aveva tenuto finora riposto lungo i fianchi, e me lo mostrò. Iniziai a sentire qualcosa di strano alla mano e, all’improvviso, si alzò anche lei, fuori dal mio controllo, seguendo gli stessi movimenti di quelli del riflesso. Osservai la scena terrorizzata, deglutendo a fatica e cercando a stento di capire o, almeno, di percepire e comprendere un minimo di ciò che stava succedendo.

Ora guarda, mia piccola Reina… Guarda cosa succede ai bambini cattivi che non ubbidiscono ad Oyashiro-sama.”

Con il braccio sinistro iniziò a grattare il polso destro e velocemente una moltitudine di vermi uscirono veloci e sguizzanti. Stessa cosa feci io contro la mia volontà e stessa cosa avvenne.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH !!!!!!!!!!! BASTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!- urlai a squarciagola, cercando di far terminare l’orribile scena. Inutilmente tentai di liberarmi dalla morsa che imprigionava ad osservare quella scena.

Ahahaha !!! Bello vero ?? Sai… Io lo trovo molto divertente”. Al quel punto lasciò la presa e finalmente riuscii a riprendere possesso delle mie braccia. Osservai i polsi. Erano perfettamente intatti, solo il sangue e le escoriazioni dovute alle unghie. Strinsi al petto i polsi doloranti, mentre le lacrime scendevano veloci.

-Oyashiro-sama… Mi odia ??- chiesi, alzando lo sguardo verso il riflesso. Lei mi osservava diabolica, annuendo. –Perché ?? E perché tu esisti ??-. Il mio riflesso non rispose, restava lì, con il suo sguardo diabolico, che mi osservava “Io rappresento il tuo lato oscuro, la parte buia della tua infanzia infelice, che nasce e si nutre del tuo odio e della tua infelicità. Vengo a galla nei momenti in cui perdi completamente la ragione. Nei momenti più veri della tua personalità. Io sono la tua vera essenza…”

Osservai quel riflesso e sentii quelle assurde parole che però mi appartenevano. Ricordo ancora quel giorno di qualche anno fa, quando, a scuola, mi risvegliai con una mazza in mano e le finestre della mia scuola distrutte. Che fossi veramente io, in quel momento ?? “So a cosa stai pensando. E si, quella eri tu. Anzi, io… O, meglio ancora: noi”

-Cosa vuoi da me ??- chiesi ora più schietta, cercando a stento di riprendere il controllo delle mie facoltà mentali. “Voglio che tu uccida tutti. Prendi possesso della scuola, della città, dei tuoi amici. Piazza una bomba nella scuola e prendi i presenti come ostaggi utilizzando la tua mannaia. E, infine, affronterai Maebara Keiichi e lo ucciderai. Questo è il tuo destino, Ryuugu Reina”. –MI CHIAMO RENA !!!!!!- urlai contro il riflesso. L’immagine scoppiò a ridere e, con un inchino, si scusò a Rena “Oh, ti chiedo scusa… Rena. Bhe, vedo che hai ripreso il controllo, ora credo sia possibile ragionare con te…”

-Esatto… Ora è possibile ragionare con me, ho ripreso il controllo delle mie facoltà mentali e posso dirti che… NON FARò MAI COME DICI !!!!-. Corsi verso il letto e presi la mannaia, lanciandola verso lo specchio, che si ruppe in mille pezzi. Una risata diabolica e satanica pervase tutta la stanza. Finalmente quella pazzia era terminata. Presi il berretto bianco che era caduto a terra e lo rimisi in testa, uscendo allegra e tranquilla verso i miei amici…

 

“Nessuno Può Controllare il Fato… Rena. Ci Vediamo Presto, Alla Prossima Pazzia”

  
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