Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: kiana    15/02/2014    1 recensioni
Seiya nella città di Pallas tra sentimenti e dovere.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pegasus Seiya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Storia breve dell’universo Omega che sto imparando a conoscere.
Fic che ha come protagonista Seiya e che ambiento dopo il colloquio tra Seiya ed Eden nella città di Pallas e poco prima di incontrare Koga e gli altri Bronze nell’episodio 68.
I personaggi sono di proprietà di Masami Kurumada e la storia è scritta senza fini di lucro.
È molto tempo che non scrivo; spero di non far danni.
 
 

L’amore di Seiya

 
Proteggere è il suo compito.
Il compito di un cavaliere di Atena.
Proteggere la Dea e il mondo che lei ama.
La sua forza e il fulgore del suo cosmo derivano da questo.
Dall’amore che nutre verso la sua dea, verso quella fanciulla, ormai donna, che è rimasta al Santuario e che ogni minuto che passa perde la sua linfa vitale per accrescere quella di Pallas.
Proteggere Saori. Il fulcro della sua vita.
È da tanto che non la chiama così. Saori è per Koga ormai. Per lui è solo Atena.
Per un cavaliere d’oro deve essere solo Atena.
Dal suo ritorno dagli Inferi. Da quando ha guardato Saori negli occhi. Occhi azzurri. Gli occhi azzurri della Dea. Quegli occhi che non avevano nulla di umano, quegli occhi che racchiudevano l’infinito, quegli occhi che appartenevano completamente ad Atena.
Da quando sa che non è permesso che l’amore di Atena vada ad un solo cavaliere. Deve essere distribuito equamente tra tutti i cavalieri.*
Per il bene di tutti. Il grande sacrificio di un uomo. Rinunciare alla donna che ama, fare la cosa giusta. E dimostrare il suo amore solo in battaglia. Tutte le sue cicatrici derivano da quell’amore.
Per questo era normale che fosse lui ad essere sempre in prima fila, ad essere sempre al suo fianco, ad essere il primo a sostenerla e ad esserle vicino: non avrebbe potuto essere altrimenti.
In quella battaglia l’ha affidata a Kiki, come altre volte in passato, e agli altri cavalieri d’oro perché non poteva agire diversamente, perché la guerra che stavano affrontando era colpa sua. Colpa della sua debolezza di uomo.
L’aveva lasciata per fare ammenda.
L’ordine di uccidere Pallas ancora bambina non avrebbe dovuto disattenderlo.
Atena gli aveva chiesto un gesto difficile. Sapeva la sua dea che lui non sarebbe stato capace di farlo e per questo lei gli aveva chiesto perdono.
Atena che era capace di leggere il suo cuore e la sua mente senza usare i suoi poteri.
Atena che aveva deciso di combattere per una sua mancanza.
Atena che stava soffrendo per la sua incapacità.
Strinse i pugni fermandosi in mezzo alla via della città.
Atena che doveva essere salvata.
Atena che crede nei suoi Saints e nell’umanità e che è disposta a sacrificare se stessa per portare la pace sulla Terra.
Non avrebbe più esistato.
Per amore di Atena avrebbe dovuto scagliare la freccia di Sagitter, la sua freccia, contro una fanciulla, forse ancora bambina.
Ma lui doveva proteggere Atena, la terra e l’amore che portava ad entrambe.
 
 
*frase presa da “Il grande amore di Atena”, scritta da Yoshiyuki Suga e illustrata da Araki-Himeno.

15 febbraio 2014

 
  
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