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Autore: LOVE_sucks    16/02/2014    0 recensioni
Quanto può costare un "ti amo" se si sa che non servirà a nulla?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ti amo." Ecco, lo aveva fatto. Aveva dichiarato al suo migliore amico quello che provava realmente, il sentimento che cresceva come una fiamma, ogni giorno di più da dieci anni ormai, dentro di lei. Quante volte avrebbe voluto dirglielo, ma non aveva mai trovato il coraggio, e ogni giorno diventava sempre più difficile tirare fuori quelle due semplici parole che le si strozzavano in gola come fossero state veleno. 'Loren aveva circa 7 anni e stava giocando nel cortile delle elementari. Improvvisamente arrivò un ragazzino poco più alto di lei che voleva strappare la testa al suo amato pupazzo che si portava ovunque. Quando lei cercò di difendersi lui la chiamò mocciosa e le tirò i capelli. In quel momento intervenne un bambino biondo dagli occhioni azzurri che disse di lasciarla in pace e mandò via quella peste. La bambina lo ringraziò e da allora divennero amici inseparabili.' 'I due amici Christian e Loren avevano 12 anni e ormai non passavano più un giorno senza vedersi. Era una tipica giornata invernale, la neve copriva la città come fosse stata panna montata rendendo il terreno scivoloso. Loren e Chris stavano camminando per andare a scuola quando lei scivolò e l'amico che cercava di sorreggerla cadde con lei. I due si ritrivarono l'uno sull'altra, distesi tra la neve. Loren si perse tra gli occhi di Chris come sempre, come la prima volta che l'aveva visto. Le guance della ragazza andarono in fiamme quando lo sguardo di Chris si incatenò al suo. "Ti voglio bene nanerottola." -Ti amo. Avrebbe voluto dirglielo, avrebbe dovuto dirglielo. "Ti voglio bene anche io." 'Era il giorno del ballo di fine anno e Loren non ci sarebbe andata perchè non aveva un acconpagnatore. Era distesa sul divano a guardare un film che avrebbe dovuto farla ridere quando suonò il citofono. Era Chris. Un mazzo di rose strette tra le mani una maglietta con la stampa di uno smoking e un film che reggeva con I denti. Era 'Tristano e Isotta' il film preferito di Loren. "Pensavo non ti piacesse!" Disse lei tuffandoglisi tra le braccia. "Tutto pur di vedere lo stupendo sorriso della mia migliore amica." Oh come avrebbe voluto baciarlo. "Anche se dovrò sorbirmi due ore di James Franco." Aveva avuto tante di quelle occasione per rivelargli tutto, ma le aveva sprecate. Ed ora eccolo lì davanti a lei, in volto dipinta un' espressione totalmente sbalordita. Non disse nulla si alzò e le si avvicinò, le prese il volto tra le braccia e premette forte le labbra contro quelle della ragazza. Le loro lingue si cercarono, si incatenarono, si rincorrevano. Lui si staccò delicatamente. "Ti amo anche io." Le sussurrò. "Io...io non so che dire." La voce tremante di Chris la risvegliò dalle sue fantasie. Non lo aveva mai sentito a corto di parole, o in imbarazzo. Tutto ciò in cui aveva sempre sperato le si era sgretolato tra le mani. Sentì il cuore incrinarsi e il sangue avvamparle le guance. "Non devi dire niente, volevo solo che lo sapessi. Domani parto, vado a Londra per studiare, addio." Si alzò e se ne andò, varcò la soglia della porta e continuò a camminare, senza una meta precisa, le lacrime che le incendiavano le guance e il vuoto nel petto.
  
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