-Carlotta forza alzati- urla mia madre dal piano di sotto.
-Ancora 5 minuti! Dai mamma- replico assonnata.
-No signorina forza in piedi!- afferma mentre entra nella mia stanza, spalancando le persiane e costringendomi così a nascondermi sotto il lenzuolo per la troppa luce.
-Ti ricordo che oggi torna tuo fratello dal viaggio di lavoro, non vorrai mica farti trovare ancora a letto vero?- mi domanda togliendo mi il lenzuolo dal viso e forzandomi ad alzarmi dal mio comodissimo letto.
-Ok! Ora mi alzo. Arrivo!- dico cercando di alzarmi per andare in bagno.
Raggiunto con non poca fatica il bagno, mi faccio una doccia veloce e poi torno in camera per vestirmi.
Mentre scendo le scale per raggiungere la cucina, penso che tra poco rivedrò il mio fratellone Lucas… caspita come mi è mancato!
Finita la colazione suona il campanello e, appena lo sento, mi fiondo alla porta e quando la apro, salto in braccio a mio fratello: che bello poterlo riabbracciare.
–Fratellone, mi sei mancato tantissimo!- esulto -Finalmente sei a casa!- continuo felicissima di rivederlo.
-Anche tu mi sei mancata tantissimo, sorellina!- afferma entusiasta mentre ricambia l’abbraccio.
Dopo aver salutato mia madre, Lucas disfa le sue valige e ci racconta come è andato il lavoro in questi due mesi lontano da casa; purtroppo viaggia molto per lavoro ed è spesso lontano da casa, ma è bello riabbracciarlo quando torna.
-Sai sorellina, ho una sorpresa per te.- dice con un sorriso divertito sulle labbra.
-Davvero! Cosa?!- esclamo impaziente.
-Visto che ormai la scuola è finita e sei in vacanza, pensavo, se naturalmente mamma è d’accordo, di fare una vacanza insieme per recuperare il tempo perso, che ne dici?- propone.
-Oddio! Davvero! Io e te, sarebbe un’idea stupenda!- rispondo- Mamma che ne pensi?- le domando sperando dica di sì.
-Perché no, è da tanto che non passate del tempo insieme, certo che vi lascio andare- acconsente lei.
-Grazie mamma!- urliamo in coro io e mio fratello mentre la abbracciamo.
Nei giorni successivi mio fratello si occupa di tutti i dettagli per il viaggio albergo, trasporto e tutto il resto.
-Carlotta scendi un secondo, ti devo dire una cosa.- urla mio fratello dalla sala.
Cosi scendo di sotto e gli chiedo:-che c’è?-
-Ecco…- inizia - Con noi viene anche un mio amico, Jamie Campbell, te lo ricordi, vero?- prosegue.
No! Come scusa, NO! Mi stava chiedendo se me lo ricordavo? Stava scherzando vero? Come potevo non ricordare quel ragazzo? È semplicemente odioso, un bel ragazzo, intendiamoci: biondo, occhi chiari, alto, ma odioso.
Tutte le volte che uscivo con mio fratello e c’era anche lui, finivamo per litigare per cose stupidissime, non posso sopportarlo per un’ intera vacanza , assolutamente no!
-Scherzi vero?- chiesi allarmata -Lo sai benissimo che con quello lì io non vado d’accordo, non mi puoi chiedere una cosa del genere, questa è la nostra vacanza, lui non c’entra nulla!- continuo leggermente alterata.
-Eddai! Avanti Carlotta, sarà divertente, vedrai che non litigherete e tu ti godrai la vacanza. E poi scusami, più siamo meglio è no! Fallo per me.- cerca di convincermi con la faccia da cucciolo.
-Non lo so Lucas, lo sai, lui non mi piace affatto- inizio -Però, se me lo chiedi tu, va bene, ma lo faccio solo per te e perchè ti voglio bene.- decido non troppo felice.
–Grazie sorellina, ti voglio bene.- gioisce abbracciandomi.
Qualche giorno più tardi siamo pronti per partire, andremo con la macchina di mio fratello e alloggeremo in uno stupendo hotel a quattro stelle con piscina, non vedo l’ora.
Dopo essere partiti passiamo a prende l’amico di Lucas, Jamie, che ci aspetta con le valigie davanti a casa sua.
Salito in macchina anche il terzo in comodo, siamo pronti per partire.
Il viaggio non dura molto, ma lo passo ascoltando la mia amata musica, mentre mio fratello e Jamie parlano e scherzano, perché lui non si comporta così anche con me, perché gli sto così antipatica e mi risponde sempre male? Non capisco, ma non mi importa, voglio godermi questa vacanza.
Una volta arrivati a destinazione ci indirizziamo verso il nostro hotel: è a dir poco stupendo, favoloso e soprattutto grandissimo e dopo essere entrati ci dirigiamo verso la reception, dove ci consegnano le chiavi, una doppia per mio fratello e il suo amico e una singola per me.
Stiamo per andare verso l’ascensore, quando ci accorgiamo che è guasto ed il responsabile si scusa e ci invita ad usare le scale.
“Oddio ha detto scale, e come faccio io con una valigia più pesante di me?”, penso preoccupata.
Inizio a salire le scale cercando di non cadere e rotolare giù con la valigia, quando sento qualcuno che ride, quindi mi giro, guardo verso la fine delle scale, e chi vedo? Jamie che sghignazza divertito.
-Perché ridi?- Gli chiedo infastidita.
-Perché sei troppo divertente, non riesci nemmeno a portare una valigia su per una rampa di scale- mi risponde continuando a ridere.
-Per tua informazione, riesco a portare la mia valigia su per una rampa di scale! È solo un po’ pesante, ma lo è sicuramente di più del tuo cervello!- replico irritata.
-Oh! Ma quanto è permalosa la signorina!- insiste provocandomi, per poi continuare a salire le scale come se nulla fosse.
Oh! Quanto lo ODIO!
Io e Jamie passiamo il resto delle giornate a litigare per le cose più stupide, doveva sempre commentare quello che facevo o dicevo, mi dava sui nervi.
Finché dopo, l’ennesima ramanzina di mio fratello sul fatto che dovevamo smettere di litigare e chiarire le cose provando a comunicare come due persone normali, presi la decisione di parlare a Jamie.
Così Busso alla porta della camera di mio fratello e Jamie per poi entrare.
-Se cerchi Lucas è in piscina- mi comunica Jamie appena entro.
–No, veramente volevo parlare con te.- inizio –Volevo sapere perchè mi provochi sempre, potremmo andare d’accordo? Essere amici.- affermo.
-Tu non capisci Carlotta, questo è il problema!- non c’era cattiveria nella sua voce.
In effetti era fin troppo gentile, ma questo suo atteggiamento, non so perché, mi rende furiosa
-Non capisco?- domando -Non capisco!? Te lo dico io cosa capisco! Ho studiato nella miglior scuola del paese, so il latino e il francese, ho vinto il concorso di scienze per tre anni di seguito, faccio anche le parole crociate per super sapientoni, okay? Quindi non trattarmi come una stupida e non dire che non capisco solo perchè io non riesco a decifrare il tuo comportamento.- gli urlo in faccia senza pensare.
Non mi sono nemmeno accorta di quanto siamo vicini, riesco a sentire il suo respiro.
-Sta zitta!- replica lui prima di prendere il mio viso e baciarmi con dolcezza, un lievissimo contatto, leggero quanto una piuma, bellissimo.
Un nuovo sentimento affiora dentro di me, che non avevo mai provato e sperimentato prima, forse amore? Cerco di pensare, prima di lasciarmi trasportare dal bacio e abbandonarmi tra le sue braccia che mi cingono dolcemente.
Non c’e altro posto in cui volevo trovarmi in quel momento.
Forse odio e amore non sono poi così differenti e distanti come pensavo.