Prologo

Era una notte buia e tempestosa,fulmini piovevano dal cielo.
Un turbine di vento scosse le pesanti tende di velluto della sala,illuminata da centinaia di candele.
Rigorosamente nere
-Dichiaro aperta la riunione-
Crimilde battè il martelletto sulla pesante tavola di mogano.
-Anastasia fai l'appello cheriè-
-Io e Genoveffa di siamo,mammina,il lupo Cattivo,Barbablu,il Conte si sveglia fra un po'-
la sorellastra aguzzò gli occhietti da topo verso il fondo della lunga tavola...
-in rappresentanza da Mordor,Shelob,Capitan Uncino e Belfagor,Suyodhana e un paio di Thugs e la in fondo c'è ancora qualcuno?-
Silenzio
Ma centinaia di occhietti gialli e rossi apparvero dal nulla.
-Bene-esordì Crimilde
-un altro di noi è morto in modo indegno,lasciato così fra coloro che son sospesi,il povero Naraku di Inuyasha-
Un ohhh di indignazione si levò nella sala.
Shelob si asciugò una lacrima che le era uscita da uno dei pochi occhi sani che le erano rimasti.
-Vendetta!-Urlò il conte Dracula,uscendo dalla bara allo scoccare della mezzanotte.
-Vendetta!-si dissero fra loro i congiurati.

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-Oh Kagome sei bellissima sembri un angelo-
Sango rimirava l'amica nel favoloso abito bianco,stile Rossella o'Hara,un trionfo di pizzi,trine e merletti.
E tutte quelle favolose paillettes sbrilluccicose.
Una bambola.
Sango le sistemò il velo sulle chiome corvine,accuratamente acconciate.
Un velo lunghissimo.

Inuyasha attendeva,in piedi ,davanti al pozzo mangia-ossa,rigido come un'asse da stiro e nervoso come non mai.

Per fortuna che era una bella giornata di sole,aveva dovuto vendere Tessaiga per pagare tutto quel dannato catering all'aperto.
Ci aveva provato,lui,una cosetta veloce,un aperitivo con gli amici ...
Ma niente,lei era stata categorica! Ce-Ri-Mo-Nia!
Si era rassegnato.

Era un bellissimo rinfresco,pieno di ogni ben di Dio.
-mangiate,cari,mangiate pure-pensò Crimilde,travestita da innocente cameriera
-é quasi ora,speriamo Shelob si ricordi come si fa-mentre con un sorriso diabolicamente ingenuo, riempiva il piattino di quelle che potevano sembrare deliziose tartine al salmone....

-Kagome è ora-
la fanciulla,nella verginale montagna di pizzi,uscì a fatica dalla capanna della vecchia Kaede.
Abbagliante nel bianco.
Sesshomaru ebbe un moto di disgusto nel vederla,appollaiato lassù,su di un albero,guardava dall'alto in basso tutto quel convivio di umani brulicanti.
Fu l'unico che si accorse del cielo nero che lentamente avanzava verso di loro.
Shelob aveva cominciato a vomitare il nero atrore,specialità per così dire, di famiglia.

Il piccolo Shippo si allontanò,ma proprio adesso gli doveva scappare,con la cerimonia che stava per iniziare.
Aveva mal di pancia.
Un rumore terrificante nel bosco e tantissimi uccelli in volo dalle fronde che scappavano terrorizzati.
-La polvere di Crimilde sta facendo effetto-commentarono Anastasia e Genoveffa,guardando capitan Uncino.
Il temporale intanto si avvicinava lentamente e minaccioso...
Ma non erano tuoni quelli che si sentivano...erano troppo vicini...troppo...
-Cari fratelli in questo giorno tanto lieto...-

Inuyasha stava malissimo,guardava Kagome,le sembrava una enorme meringa farcita e aveva la nausea.
Aveva solo mangiato due o tre di quei cabaret di tartine e pasticcini.
Miroku intanto non era tranquillo-Sento un aura maligna... e puzza di maledetto anche!
-Vuoi tu Inuyasha prendere la qui presente Kagome come tua legittima sposa per amarla onorarla finchè morte non vi separi?Di "lo voglio"-

Il povero mezzodemone sudava,un silenzio di tomba interrotto da quegli strani rumori...
All'improvviso la piccola Rin ebbe un colpo di tosse e il contenuto del suo stomaco finì sul prezioso velo di Kagome.
Si scatenò l'apocalisse!
Sesshomarù si alzò in volo per godere meglio della scena dall'alto e per sfuggire al terrificante tanfo.
I suoi occhi brillavano vividi e lucenti come oro fuso nella notte,che nel frattempo era calata all'improvviso.
Una pioggia nera cominciò a cadere scrosciante sugli invitati che rantolavano a terra in preda ai più terribili gorgoglii intestinali.
Il Conte,oscurato il sole,si levò dalla bara ululando e azzanando a destra e a manca.
I Tughs lanciavano i loro mortiferi lacci alle caviglie,facendo cadere tutti nella palta che si era formata.
Un delirio!
 
-Inuyasha!fa qualcosa!ti prego..-
squittì Kagome infradiciata di pioggia nera...
-E cosa?-la guardò torvo lui-HO VENDUTO TESSAIGA!!!-
e poi diede di stomaco a sua volta.
Un disastro.
I gazebo erano volati via con le sedie,gli ospiti erano fuggiti o erano svenuti per il fetore.
Era tutto sporco,nero e maleodorante.
Non appena la tremenda tempesta terminò,il povero sacerdote,tremando uscì fuori dal pozzo mangia-ossa da dove si era rifugiato.
-I I I Inuyasha v v v vuoi tu prendere Kagome come tua.....-
Inuyasha guardò la fanciulla,dai cui occhi sgorgavano copiose lacrime.
Tirava su con il naso.
La vide,come se fosse la prima volta.
-vuoi tu prender...-
-NO!!!!-
La risposta eccheggiò nel bosco.
Un altro suono,mai udito prima,rispose a quel no.
Una divina e cristallina risata.
Sesshomaru apparve,splendido come un raggio di luna riflesso sul mare.
Porse una mano al povero mezzodemone,che allungò subito la sua.
-Vieni,Fratello,andiamocene-

-FINE-
Una piccola cattiveria...grazie e scusate:)