Capitolo 18
La nuova frontiera di Internet nel futuro
Accademia
- Oggi.. su Plutone è accaduta una disgrazia, una terribile disgrazia!!! … Una nostra carissima amica “Donnie Wilson”… ha perso tragicamente la vita, durante uno scontro cruento con qualcuno… - ribatté con le mani tremolanti dallo shock - ... di lei è stata ritrovata solo la sua mano destra… è una cosa terribile!… Il suo corpo squartato in mille pezzi, oddio!!!... Il suo ragazzo.. “Jim Anderson” è sconvolto quanto noi… -
La ragazza marocchina pianse disperatamente, ma Michelle le stette accanto, accarezzandole il volto pieno di lacrime.
Infatti il ragazzo si ricordò di aver udito tali nomi lo scorso 28 febbraio, quando si diresse all’accademia per incontrare il prof. Algokitmo.
Anche questa volta i conti non tornarono e il ragazzo ipotizzò che quella discussione fra i due non era certamente casuale.
Stanza di Lux: sogno alle ore 00:00 AM
- Allora ti trovi nella seconda torre, papà?!! - gli chiese con ansia Lux - La prima torre gemella è crollata! -
- Lo so, figliolo! - rispose il padre con una fitta allo stomaco - Hanno perso la vita alcuni dei miei migliori amici; avevano famiglia loro. -
- Papà, scappa via da lì, fuggi!!! - gli gridò preoccupato il figlio.
- Devi stare tranquillo, Lux, andrà tutto bene. -
- Papà scappa!! -
- Figliolo, dimentichi che sono laureato in Architettura. Anche questa torre è stata colpita allo stesso modo della prima, è vero, ma ci vogliono circa 30 minuti prima che crolli. L'alta temperatura dovrebbe metterci più tempo prima che riesca a fondere l'acciaio di questo edificio. A quel punto io starò già fuori, non temere; prenderò una scorciatoia scendendo le scale di emergenza e in 15 minuti starò già fuori dall'edificio. -
Stringendosi i pugni dalla rabbia, Lux disse al padre:
- Non voglio perderti come la mamma... -
- Non succederà, figliolo. - gli rispose il padre.
- Stai attento, papà. -
- Ti voglio un gran bene, figliolo. -
- Hey mr Black, help us, please!!! -.
La scena era molto famigliare al ragazzo.
L'uomo, spinto dalla curiosità, avanzò verso il corridoio per verificare di persona cosa fosse quella luce accecante.
Ad un tratto la luce si in tramutò in qualcosa che solo lui sembrò riconoscerla.
Stupito, Alessandro disse alla strana entità:
- Hey, ma sei tu?... Ma io ti conosco... Come... Come è possibile? -
dalla sua sagoma, quella entità sembrava una persona, ma era difficile per Lux verificare il sesso: uomo o donna.
Chi era quella misteriosa persona? Che cosa voleva da suo padre? Perché Alessandro venne rinvenuto dalle macerie senza i suoi occhi? Sarà stata quell'entità a permettere all'uomo di non mettersi in salvo dal crollo della torre?
Realtà: stanza di Lux
Casa Bianca
Già durante le colonizzazioni, gli inglesi arricchirono l’America con l’importazione di materie prime e di cibi di prima necessità.
In Virginia esistevano già nel 18° secolo un vasto possedimento britannico, diviso in colonie le quali, amministrate dalla Corona e dalle classi agiate, godevano di una perfetta autonomia, ma con il passare del tempo accaddero i seguenti fenomeni:
- l’immigrazione dell’Europa moltiplicò la popolazione;
- l’economia prosperò;
- le 13 colonie ebbero sempre meno bisogno della lontana madrepatria.
Io sono a favore della loro indipendenza; non mi va che ci siano scontri di sangue. -
il mio patrigno, Marxuell Rotterdam Butterfly, colonizzò nel lontano 2975 proprio il pianeta Acca Lola, sottomettendo brutalmente gli Zed. -
- … Mio padre non faceva altro che dare ordini, dare ordini e basta!!! Tutti lo odiavano e lo temevano, per non parlare poi… della sua vita privata… -
Lux non la vide mai così fino in quel momento.
La donna aveva avuto un cattivo rapporto con il padre, una terribile esperienza che l'aveva fatta avere dei problemi nelle relazioni con gli uomini.
Il marito della presidentessa fu l'unico ad aiutarla e a starle accanto in quanto uomo.
Quando morì mia madre io avevo a 6 anni e mio padre ebbe la piena assoluta patria podestà su di me, rendendomi la mia infanzia un inferno!... Dio, quanto lo odiavo… e per di più lui, ecco… ecco… Non te lo posso dire Lux, è una cosa d’avvero molto brutta e mi vergogno anche di dirlo. -
- MA É TERRIBILE!!! - gridò furioso il ragazzo alzandosi dalla poltrona - CHE VIGLIACCO, CHE SPORCO D'UOMO, DOV'É? -
- Lux... -
- DOV'É? -
- Lux... -
- DOV'É? -
- Lux... - gli girdò la donna cercando di farlo calmare - ... lui è morto! Non c'è più. -
- Ah, meno male... - disse sollevato il ragazzo -... Cioè, mia signora... volevo dire... ehm... meno male che non le darà più fastidio... -
- Tranquillo caro, puoi sfogarti se vuoi. Ho desiderato anche io la sua morte, lo sai? Non sono mai riuscita a perdonare quell'uomo, l'ho sempre odiato con tutta me stessa.
Picchiava anche mia madre se vuoi saperlo. -
- Che uomo di m*** ... Ops... Mi scusi ancora, mia signora. Ho detto una parolaccia davanti a lei, mi perdoni... -
- Lux, ti ho sempre detto che puoi vedermi come una di famiglia. - gli disse la donna con un sorriso soave - Dì tutte le parolacce che vuoi, sfogati figlio mio, dai sfogo a tutta la tua rabbia.
Sempre meglio buttare tutto fuori che trattenersi dentro, credimi. -
- Lei è molto cara... - disse lui provando un enorme affetto nei confronti della donna - ... Sa? Mi piacerebbe tantissimo chiamarla "mamma". -
- Mi puoi chiamare come vuoi, tranquillo. Tu sei come un secondo figlio per me. -
Lady Earth, sorridendo a Lux, gli accarezzò leggermente le mani, le riscaldò strofinandole e poi gli disse:
Ero sempre ben accetta dai genitori di Laura, loro mi volevano bene come una seconda figlia.
Vidi il suo sporco cadavere e quando lo cremarono, io buttai le sue ceneri al vento..
- Mia signora, lei è diversa da suo padre, veramente molto diversa. Lei è una donna eccezionale e io so riconoscere le brave persone. Ormai mi sono affezionato a lei, poiché io la vedo come una madre. -
- Grazie, caro... Ricordati che quando vuoi, tu sarai sempre il benvenuto qui. -
- Allora Lux, mi ero dimenticata di chiederti il motivo di questa tua visita improvvisa… -
In quel sogno io assistetti alla nostra conversazione fatta al telefono e poi, un attimo prima di morire, mio padre vide qualcosa in un corridoio in fiamme, sembrava una persona, ma io non riuscivo a vederla…
Solo lui ci riuscì e sembrava che conoscesse quel tipo (uomo o donna che sia). Le sue ultime parole furono, da quel che ben mi ricordo nel sogno:
“Hey, ma sei tu?... Ma io ti conosco... Come... Come è possibile?…”
- Cosa stava accadendo? - si chiese lui nella sua mente.
Poi la presidentessa, dirigendosi verso il ragazzo, lo fissò negli occhi con tanta premura e gli disse:
- Non è mia intenzione trattarti come un bambino. Ormai credo che tu stia già avendo dei sospetti su alcune cose insolite, vero?... -
Ora che sei cresciuto e sei capace di controllare il maleficio oculare, l’entità oscura è passata al suo piano B, non solo al fine di averti in suo possesso ma anche di distruggerti se sarà necessario. -
Giovedì, 27 marzo 3005:
- le tubature con uno spessore d’uomo: avevano la funzione di portare la gente in qualsiasi sito (anche lontano), risucchiandoli con una forza antigravitazionale attrattiva e facendoli viaggiare ad alta velocità;
- le tubature con uno spessore medio: non erano costituiti dalla forza antigravitazionale attrattiva. Spesso queste tubature venivano usate come strade extraurbane;
- le tubature con uno spessore grande: avevano la funzione di accompagnare le grosse astronavi in fase di decollo.
Tali autoveicoli avevano le ruote posteriori più grosse di spessore rispetto a quelle anteriori, erano silenziose e non avevano bisogno della benzina per funzionare, ma bensì di una fonte energetica pulita, scoperta nel 26° secolo nei pressi di Andromeda.
Tale fonte, rinnovabile all'infinito, aveva un nome scientifico:
74K2ZD, tradotto come: "Nebulosa energetica"
- Finalmente mi hai scovato, Lux. Benvenuto a New York del 31° secolo dc. -
Appartamento di John
- Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai di fronte ad un palo che mi fece girar la testa. -
Lux rimase imbarazzato dalla password un po’ particolare creata da John.
Il letto si trovava a destra della camera, mentre al centro c’era una scrivania, con un apparecchio elettronico molto sofisticato: esso era costituito da una scatola elettronica di plastica, grande quanto un modem del digitale terrestre, contenenti dei fili che, a loro volta, collegavano l’apparecchio ad un casco molto speciale.
- Cos’è questo apparecchio? -
Comunque amico ricordati che questo apparecchio non è l’unico; di solito usiamo robot o cyborg per collegarci online, per non parlare poi dei braccialetti elettronici e dei Cyborg cip. -
- Bentornato a casa, John. Priscilla Cordalisio, la tua amica della Giamaica, e online nella chat cyborg interattiva:
Mary.love@HumanNation.usa -
- Perché? Ci possiamo entrare per d'avvero? -
- Sicuro, fratello! Secondo te perché questo nuovo pc del futuro non ha la tastiera? -
- Me lo chiedo anche io... Come fate a contattarvi via web? -
- Semplice, usiamo il nostro corpo per comunicare. -
- Che cosa??? -
- Lux, ti va di conoscere un altro aspetto della nostra società? Il mondo virtuale dove ci sono anche esseri digitali? -
- Ora indossalo! Le chat del futuro sono d’avvero mitiche, fratello! Nessuno con queste chat può spacciarsi per un’altra persona. Le persone che incontri nella chat cyborg-interattiva sono come le incontri nella vita reale di tutti i giorni. -
Morpheus, mondo virtuale
Una volta messi il casco in testa i due si collegarono nella chat e furono cosi trasportati in un luogo virtuale, dove lo spazio circostante era digitale.
Internet nel 31°, concepito come una nuova nazione, assunse il nome di Morpheus, chiamato tale per via della sua natura artificiale (non tanto reale).
- Lux, ti presento Priscilla Cordalisio, è la mia migliore amica di questa chat. -; il ragazzo bisbigliò poi silenziosamente all'orecchio di Lux:
- ... ed è anche la mia ragazza. -
- Senti.. - gli chiese - …dato che tu provieni dal 2001, consoci un cantante storico di nome: Gianluca Bel Giovane***? -
Account di Priscilla
enorme, lussuoso e con il balcone grande che mostrava un bellissimo panorama.
Lux credeva di essere uscito fuori da Internet, ma Priscilla gli disse:
- Caro Lux, benvenuto nel mio Account. -
- NEL TUO ACCOUNT??? - gridò con stupore il ragazzo-
- Si! Hai presente il sito "Tu nel tubo"***? - chiese la ragazza.
- Tubo? Cos'è, un sito per gli idraulici? - chiese stupito Lux
- Ok! Allora hai presente l'altro sito “Faccia da quaderno”***? -
- Aspetta un attimo, Priscilla! Cosa sono questi, degli indovinelli? -
John intervenne dicendo a Priscilla:
- Cara, Lux viene dal 2001, mica dal 2006, 2008 o 2009. Nel 2001, "tu nel tubo" e "faccia da quaderno" non esistono ancora. -
- D’avvero? - gli domandò confusa la ragazza - Ops… che sbadata, credo che tu abbia ragione. E ora come glielo spiego la cosa? -
- So cosa sono gli account. - esclamò Lux - Conosco alcune chat della mia epoca, anche se poche dato che non tutti da me hanno ancora un computer. -
- Ah, ok. - disse Priscilla - Comunque devi sapere che qui le chat del futuro sono interattive: avrai sicuramente notato che queste chat, a differenza della tua epoca, si usano senza l’uso della tastiera, ma parlando personalmente con gli utenti. Ecco, proprio in questo momento stiamo chattando e lo stiamo facendo a voce… -
- Fantastico! - esultò lui.
- Inoltre… - aggiunse lei - ... gli account degli utenti sono tridimensionali, pur essendo digitali.
I nostri account vengono rappresentati come le nostre camere o salotti.
I video che carico su questo sito li trovi proprio sui dvd che vedi lì accanto al televisore, in modo che tutti possano vedere.
Alla tua destra in fondo, invece, c’è una porta, simile al confessionale di un reality, di nome “Il commentario”.
Il commentario è una piccola sala ovale dove gli utenti mi mandano dei messaggi quando io non ci sono, registrandosi con le cyborg camere. Inoltre sulle pareti di questo mio salotto virtuale posso anche allestire delle mie foto personali e, se voglio, posso anche cambiare il design a questo salotto, chiedendo, per esempio, a questo sito di farmi cambiare il colore e il tipo del tappeto che riveste il pavimento sotto i nostri piedi o il colore di queste pareti. Insomma noi utenti del futuro possiamo toccare con le nostre mani il mondo virtuale. -
- Caspita. - esclamò impressionato il ragazzo.
- Ebbene si. - disse Priscilla - Tutto ciò che facciamo o che stiamo facendo viene monitorizzato dal sito e registrato su alcuni dvd che si possono trovare nel commentario. -
- Io amo il futuro. - esultò Lux - Non avrei mai immaginato queste fantastiche cose. -
Ad un tratto la porta del commentario si aprì e uscì fuori un utente maschio, amico di Priscilla.
L’utente era un ragazzo grasso di colore, alto 1,74 m, capelli neri, un po’ corti e ricci, viso paffuto, naso a patata, labbra carnose e indossava una tuta bianca a strisce verdi, dei pantaloni verdi con un sedere che gli faceva provincia e scarpe nere.
Sulla testa dell’uomo c’era scritto il suo nome in versione digitale a caratteri cubitali: Babù Albadir De Pashà.
Priscilla non se l’aspettava dell’arrivo del suo amico, ne tanto meno che lui fosse nel commentatorio.
Babù, avendo in mano una grossa canna, disse a Priscilla:
- Hey, carissima, ci facciamo quattro canne, che ne dici? -
- Canne??? - chiese sospettoso John a Priscilla, fissandola severamente.
Priscilla fece segno a Babù di non continuare il discorso, ma quest’ultimo, non afferrando a volo il concetto, disse all’amica:
- E dai che ci divertiamo, baby. Ieri ho comprato 2 Kl di questa roba ad un prezzo carissimo da un contrabbandiere nei pressi della costellazione di Orione. Questa è roba buona, assaggia un po’. -
- Hey, aspetta un attimo! - gridò John con aria adirata - Priscilla, che cos’è questa storia? Ti droghi? Ma che MINCHIA fai? -
Priscilla, inginocchiandosi pietosamente verso il fidanzato, gli disse con aria disperata:
- Ti prego Johnny caro… -
- NON CHIAMARMI “JOHNNY CARO”, MI HAI CAPITO, DROGATA CHE NON SEI ALTRO? -
- Ti prego… - gridò piangendo la ragazza - Io … ecco… te lo volevo dire… ma avevo paura della tua reazione, ecco… -
- Da quanto va avanti questa storia? - le chiese il ragazzo con un tono di voce duro.
- … Ho cominciato il primo dell’anno. - rispose lei - La prima mattina del 3005 ho conosciuto Babù su questo sito e lui mi ha offerto quella roba… John, te lo giuro, inizialmente mi sono ribellata… -
- Però hai ceduto, mia cara. - gridò furioso John
- Mi dispiace tantissimo, John!!! - gridò Priscilla con le lacrime agli occhi - … É stata una maledetta debolezza… io proprio non lo so… -
- Mi verrebbe voglia di denunciarti, però vorrei darti una chance. -
- D'avvero? - gli chiese la ragazza alzandosi da terra con un sorriso.
- Certo, mia cara. Costituisciti! -
- Ma perché??? - gli domandò lei, illudendosi di farla franca.
- Se non lo farai, lo farò io. -
- Sei ingiusto, però. -
- BASTA, NON DISCUTERE!!! Tu hai sicuramente dei problemi; chi entra in questo circolo vizioso, avrà poi molta difficoltà ad uscirne.
Conosco un bravo psichiatra che può darti una mano; al massimo ti potrai beccare i domiciliari. -
- Ma... ma... - singhiozzò dalle lacrime la ragazza.
- Senti, io non sono cattivo... Io ti ho sempre amata, Priscilla e dato che ti amo, per il tuo bene devo proprio agire cosi. Di sicuro ti daranno i domiciliari e questo ti servirà da lezione.
Tranquilla, ci andrò piano con la denuncia... -
- Oddio, no... - si disperò tanto lei.
- Hey, che succede, bello? - gli gridò Babù
- ”Bello” lo dici a quel gabinetto di tua sorella! Ora che ci penso, dovrei denunciarvi tutti e due. - gli gridò John.
- ORA BASTA!!! - gridò dalla disperazione assoluta Priscilla - John, io ho sbagliato, ma ti prometto che questa situazione mi è valsa come esperienza… Non mi farò più una canna, te lo giuro. -, ma John, annuendo di no con il movimento della testa, rispose alla ragazza:
- Facile pentirsi quando si è sgamati, è?!!... Io mi auguro che ciò ti è valsa come lezione perché io ora ho compiuto una mia scelta, anche se difficile. -
- No ti prego, John. - lo pregò lei, andando verso poi di lui con l’intenzione di abbracciarlo, ma John indietreggiò e le rispose:
- Non voglio mai più vederti, Priscilla. Mi hai deluso. -
- Parliamone, ti prego. - lo implorò la ragazza
- SPARISCI!!! - le gridò forte lui.
John, rivolgendosi al sito, gli disse:
- ”Mary. love”, per favore, rimuovi dai miei contatti Priscilla Cordalisio!!! -
- Priscilla Cordalisio rimossa dai contatti, operazione completata! - rispose il sito con una voce femminile.
Mondo reale
Improvvisamente Lux e John uscirono con una velocità impressionante fuori dall’account di Priscilla, tornando poi nel mondo reale.
I due si tolsero i caschi e Lux, vedendo il volto adirato del suo amico, decise di confortarlo, chiedendogli:
- Va tutto bene? -
- Come ha fatto?… - si chiese John con rancore - Come ha fatto lei a prendermi in giro in questi 2 mesi, cavolo?... La volevo un mondo di bene, la amavo… -
Lux, appoggiando le sue mani sulle spalle di John, lo fissò negli occhi e gli disse con aria consolatoria:
- Se ti può consolare anche a me, una volta, successe la stessa cosa al liceo… è una storia terribile, credimi.
Al liceo c’era una bellissima ragazza che mi piaceva da morire ed era una mia compagna di classe.
In seconda superiore ci eravamo dichiarati il nostro amore… è stata la mia prima ragazza. Io la amavo con tutto il cuore, fino a quando scoprì che lei non solo si drogava ma andava sul suo motorino a rubare le pensioni dei poveri e indifesi anziani.
Un giorno scoprì che a causa sua una povera signora anziana perse la vita sull’asfalto; stava ritirando la sua pensione mensile, quando poi ad un tratto sbucò la mia ex fidanzata sul motorino a rubarle il malloppo.
La signora, cercando con tutte le sue forze di inseguire la ladra, cadde a terra, si ruppe un femore e venne travolta da un grosso tir. -
- Oh, mio Dio, che racconto. - disse John con aria disgustata.
- Quando lei seppe di aver ammazzato accidentalmente quella signora anziana, invece di dispiacersi e di vergognarsi, non se ne fregava proprio! L’ho dovuta lasciare. -
- E l’hai denunciata? - gli chiese John
- No! - rispose Lux - Le chiesi di costituirsi, altrimenti l’avrei denunciata io personalmente, ma i carabinieri la scovarono subito dalle telecamere di sorveglianza stradale. -
- I carabinieri??? Chi sono i carabinieri? -
- Ah, già è vero… I carabinieri sono delle forze dell'ordine speciali, una delle quattro forze armate presenti in Italia. Abbiamo la polizia e i carabinieri, e in caso di emergenza noi chiamiamo sia l'uno, o sia l'altro, ma il concetto è sempre lo stesso:
in caso di rapina, omicidi e quant'altro, chiamiamo uno dei due. -
- Ah, ho capito… No, è che noi, oltre la polizia, abbiamo anche altre organizzazioni di difesa, come i Kagen, gli Space Master, la Destination World, i Super Dei e noi, amico. -
- Capito, comunque John non te la prendere. E poi di ragazze ne troverai sempre altre, giusto?
Siamo nel futuro, no? Human Nation è una nazione gigantesca e ci sono tante, tante, tante e tante di quelle ragazze a disposizione per te. -
- Hai ragione Lux. - disse John con aria consolata - No, non mi va di rovinarmi il fegato per quella drogata… Hai ragione, amico mio, devo reagire per gli altri, ma soprattutto per me!... Lux… da ora in poi sarai testimone della mia apertura di un mio nuovo capitolo. -
- Bravo John!!! - gli disse il ragazzo, dandogli una pacca sulla spalla destra - Così si parla, amico… Ci andiamo a mangiare qualche pizzetta? -
- Buona idea. - disse il ragazzo
Detto ciò Lux e John scesero giù per andare a farsi una pizzetta in una pizzeria di quartiere.
Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).
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*** Alcuni nomi citati in questo capitolo appartengono a personaggi noti reali; tali nomi sono stati volutamente modificati dal sottoscritto, al fine di non violare alcun tipo di copyright, stesso discorso vale anche per i nomi dei siti citati, nonché famosi.
Inoltre tale capitolo tratta di temi di attualità al quanto delicati, al fine di educare e di sensibilizzare il lettore.
Sotto al paragrafo "Giovedì, 27 marzo 3005", ho messo un'immagine 3D di un game play intitolato "killzone shadow fall".
Tale immagine raffigura più o meno l'aspetto delle città che ho descritto in questo capitolo, caricandola sempre a fini dimostrativi.
Infine porgo i miei omaggi alle forze dell'ordine (citati anche loro in questo capitolo) che notte e dì rischiano le loro vite per proteggerci tutti e per mantenere sempre l'ordine nella nostra società.