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Autore: LuxKatoUlisse    19/02/2014    0 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 18
La nuova frontiera di Internet nel futuro

 


Accademia

Una volta arrivati all’accademia del Cigno fedele, i ragazzi si diressero all’ultimo piano per dare rapporto della missione compiuta al sign. Pitt ma ad un tratto trovarono nella sala d’attesa una moltitudine di ragazzi che parlavano fra loro con un'aria sconvolta; qualcosa di brutto era accaduto.
Lux, incuriosito di ciò, chiese ad una ragazza marocchina cosa fosse accaduto e lei gli rispose con le lacrime agli occhi:

- Oggi.. su Plutone è accaduta una disgrazia, una terribile disgrazia!!! … Una nostra carissima amica “Donnie Wilson”… ha perso tragicamente la vita, durante uno scontro cruento con qualcuno… - ribatté con le mani tremolanti dallo shock - ... di lei è stata ritrovata solo la sua mano destra… è una cosa terribile!… Il suo corpo squartato in mille pezzi, oddio!!!... Il suo ragazzo.. “Jim Anderson” è sconvolto quanto noi… -

La ragazza marocchina pianse disperatamente, ma Michelle le stette accanto, accarezzandole il volto pieno di lacrime.
Lux, udendo quei nomi, gli erano molto famigliari.

Infatti il ragazzo si ricordò di aver udito tali nomi lo scorso 28 febbraio, quando si diresse all’accademia per incontrare il prof. Algokitmo.
Lux si ricordò che il prof. Algokitmo era contrariato dall’idea del sign. Pitt di trasferire in un'altra accademia “Donnie Wilson” e “Jim Anderson”.
Anche questa volta i conti non tornarono e il ragazzo ipotizzò che quella discussione fra i due non era certamente casuale.
Tante cose strane stavano accadendo ultimamente e lui non poteva fare almeno di ignorarle.
A fine giornata il ragazzo se ne tornò a casa su New Gaia, a riposare per le prossime missioni.
 

Stanza di Lux: sogno alle ore 00:00 AM 

Quella sera Lux fece uno strano sogno, in cui si trovava nel 2001 a New York.
Egli si trovava in un corridoio in fiamme della seconda torre gemella, dove dal lontano vide suo padre Alessandro, mettere in salvo le persone.
Il ragazzo, come da telespettatore, vide suo padre parlare al telefono con il suo alter ego:
Il padre infatti disse a suo figlio del 2001:
 
- Stai tranquillo Lux, io sto bene. Non ti ho risposto prima perché stavo aiutando i miei colleghi ad evacuare l'edificio -
- Allora ti trovi nella seconda torre, papà?!! - gli chiese con ansia Lux - La prima torre gemella è crollata! -
- Lo so, figliolo! - rispose il padre con una fitta allo stomaco - Hanno perso la vita alcuni dei miei migliori amici; avevano famiglia loro. -
- Papà, scappa via da lì, fuggi!!! - gli gridò preoccupato il figlio.
- Devi stare tranquillo, Lux, andrà tutto bene. -
- Papà scappa!! -
- Figliolo, dimentichi che sono laureato in Architettura. Anche questa torre è stata colpita allo stesso modo della prima, è vero, ma ci vogliono circa 30 minuti prima che crolli. L'alta temperatura dovrebbe metterci più tempo prima che riesca a fondere l'acciaio di questo edificio. A quel punto io starò già fuori, non temere; prenderò una scorciatoia scendendo le scale di emergenza e in 15 minuti starò già fuori dall'edificio. -
Stringendosi i pugni dalla rabbia, Lux disse al padre:
- Non voglio perderti come la mamma... -
- Non succederà, figliolo. - gli rispose il padre.
- Stai attento, papà. -
- Ti voglio un gran bene, figliolo. -

 
Dopo aver detto ciò, Alessandro riattaccò il cellulare nel momento in cui un suo collega americano gli gridò disperato:

- Hey mr Black, help us, please!!! -.

La scena  era molto famigliare al ragazzo.
Dopo alcuni minuti Lux vide che Alessandro continuò a mettere in salvo molte persone e ad un tratto egli vide qualcosa in un corridoio, avvolto dalle fiamme, un qualcosa di sinistro e rossastro che gelò il suo cuore.
L'uomo, spinto dalla curiosità, avanzò verso il corridoio per verificare di persona cosa fosse quella luce accecante.
Ad un tratto la luce si in tramutò in qualcosa che solo lui sembrò riconoscerla.
Stupito, Alessandro disse alla strana entità:

- Hey, ma sei tu?... Ma io ti conosco... Come... Come è possibile? - 
 
Lux però, nonostante fosse presente nella scena, non riuscì a vedere bene la strana entità poiché ella risultava al ragazzo molto sfocata:
dalla sua sagoma, quella entità sembrava una persona, ma era difficile per Lux verificare il sesso: uomo o donna.
La creatura misteriosa che Alessandro vide prima di morire apparve agli occhi di Lux senza un volto preciso e con contorni sfocati, ma nonostante ciò egli sapeva che si trattava di una persona.
Chi era quella misteriosa persona? Che cosa voleva da suo padre? Perché Alessandro venne rinvenuto dalle macerie senza i suoi occhi? Sarà stata quell'entità a permettere all'uomo di non mettersi in salvo dal crollo della torre?
 

Realtà: stanza di Lux

Lux poi avvertì una tremenda esplosione e si svegliò di scatto dall’incubo tutto sudato.
Erano le 6.00 del mattino e il ragazzo, per trovare asilo e conforto, scese giù, si diresse alla Casa Bianca e riuscì a contattare Lady Earth.
 

Casa Bianca


 
Lady Earth fece accomodare Lux nel suo salone e gli preparò una bella tazza calda di thè al limone, chiedendogli poi:
 
- E buono il thè, Lux? -
- É buonissimo, mia signora. - rispose felice il ragazzo.
- Sono stati gli inglesi che hanno deportato in America la preparazione del Thè, lo sai? - gli spiegò la donna - Nel ‘700 del 18° secolo dc l’America era ancora una colonia inglese.
Già durante le colonizzazioni, gli inglesi arricchirono l’America con l’importazione di materie prime e di cibi di prima necessità.
In Virginia esistevano già nel 18° secolo un vasto possedimento britannico, diviso in colonie le quali, amministrate dalla Corona e dalle classi agiate, godevano di una perfetta autonomia, ma con il passare del tempo accaddero i seguenti fenomeni: 
  • l’immigrazione dell’Europa moltiplicò la popolazione;
  • l’economia prosperò;
  • le 13 colonie ebbero sempre meno bisogno della lontana madrepatria.
Gli inglesi però si accorsero che le loro colonie stavano diventando sempre più americane, grazie ad una nascita di un sentimento nazionalistico e quando si accentuarono dei contrasti di interessi economici, il 19 Aprile del 1775 si ebbero degli scontri armati a Concord e a Lexinghton, fino a quando il 4 Luglio del 1776 Tommas Jefferson, Giorge Washington, John Adams e tanti altri firmarono la dichiarazione d’indipendenza. Gli Stati Uniti da allora divennero una nazione indipendente…  -
Mi scusi per la mia sfacciataggine, mia signora, ma perché mi ha raccontato tale storia? - le chiese Lux
- Avrai visto ieri mattina il Tg, non è vero? - gli rispose la donna - Una delle nostre colonie, di nome “Acca Lola”, situata nel sistema solare Taurus, ci ha mandato una richiesta di una dichiarazione di indipendenza da parte degli Zed e fra poche ore io terrò una conferenza su Giove per accettare tale richiesta…
Io sono a favore della loro indipendenza; non mi va che ci siano scontri di sangue. -
- Si, ora me lo ricordo. - disse il ragazzo felice - L’ho sempre detto che lei è una donna fantastica. -
- Lux…-  lo chiamò la presidentessa - Vorrei confidarti una cosa:
il mio patrigno, Marxuell Rotterdam Butterfly, colonizzò nel lontano 2975 proprio il pianeta Acca Lola, sottomettendo brutalmente gli Zed. -
- Oh, mio Dio!!! - disse sconcertato Lux
- E non è tutto… - aggiunse la donna con il volto terrorizzato - Mio padre era un tiranno: i nostri anni ’70 sono stati un vero inferno per le nostre colonie a causa sua… - durante tali frasi Lady Earth si strinse i pugni sulle ginocchia dalla rabbia e poi continuò a dire:

- … Mio padre non faceva altro che dare ordini, dare ordini e basta!!! Tutti lo odiavano e lo temevano, per non parlare poi… della sua vita privata… -
 
Lady Earth iniziò a piangere, ricordandosi degli avvenimenti negativi;
Lux non la vide mai così fino in quel momento.
La donna aveva avuto un cattivo rapporto con il padre, una terribile esperienza che l'aveva fatta avere dei problemi nelle relazioni con gli uomini.
Il marito della presidentessa fu l'unico ad aiutarla e a starle accanto in quanto uomo.
Poi Lady Earth, riprendendosi un po’, continuò a parlare:
 
- Ho vissuto una terribile infanzia a causa sua…
Quando morì mia madre io avevo a 6 anni e mio padre ebbe la piena assoluta patria podestà su di me, rendendomi la mia infanzia un inferno!... Dio, quanto lo odiavo… e per di più lui, ecco… ecco… Non te lo posso dire Lux, è una cosa d’avvero molto brutta e mi vergogno anche di dirlo. -
- Non si preoccupi mia signora, ho sentito di peggio nella mia vita. - la incoraggiò il ragazzo
- Ok, Lux, te lo dico… - gli disse la donna - Mio padre ecco… abusava di me. -
- CHE COSA??? - gridò sconcertato Lux
- Hai capito bene! - riaffermò lei - Mio padre mi stuprava e mi vergogno tantissimo di dire quell'aggettivo spregevole che lo definisce; ogni volta, quando io tornavo da scuola, dopo mangiato lui abusava sempre di me e io non dicevo niente, assolutamente niente, subivo e basta, fino al mio compimento dei 14 anni, quando me ne scappai da casa. -
- MA É TERRIBILE!!! - gridò furioso il ragazzo alzandosi dalla poltrona - CHE VIGLIACCO, CHE SPORCO D'UOMO, DOV'É? -
- Lux... -
- DOV'É? -
- Lux... - 
- DOV'É? -
- Lux... - gli girdò la donna cercando di farlo calmare - ... lui è morto! Non c'è più. -
- Ah, meno male... - disse sollevato il ragazzo -... Cioè, mia signora... volevo dire... ehm... meno male che non le darà più fastidio... -
- Tranquillo caro, puoi sfogarti se vuoi. Ho desiderato anche io la sua morte, lo sai? Non sono mai riuscita a perdonare quell'uomo, l'ho sempre odiato con tutta me stessa.
Picchiava anche mia madre se vuoi saperlo. -
- Che uomo di m*** ... Ops... Mi scusi ancora, mia signora. Ho detto una parolaccia davanti a lei, mi perdoni... -
- Lux, ti ho sempre detto che puoi vedermi come una di famiglia. - gli disse la donna con un sorriso soave - Dì tutte le parolacce che vuoi, sfogati figlio mio, dai sfogo a tutta la tua rabbia.
Sempre meglio buttare tutto fuori che trattenersi dentro, credimi. -
- Lei è molto cara... - disse lui provando un enorme affetto nei confronti della donna - ... Sa? Mi piacerebbe tantissimo chiamarla "mamma". -
- Mi puoi chiamare come vuoi, tranquillo. Tu sei come un secondo figlio per me. -

Lady Earth, sorridendo a Lux, gli accarezzò leggermente le mani, le riscaldò strofinandole e poi gli disse:

 
- Ritornando alla storia di prima, dopo che era scaduto il suo mandato presidenziale, io e mio padre andammo a vivere in California (a Los Angeles) e quando me ne scappai di casa, mi rifugiai da una persona molto cara, indovina quale? -
- No, non me lo dica… - ribatté stupito il ragazzo.
- Ebbene si, mi rifugiai dalla famiglia di tua madre…
Ero sempre ben accetta dai genitori di Laura, loro mi volevano bene come una seconda figlia.
I genitori di tua madre non mi adottarono, ma ebbero dal tribunale dei minori la patria podestà su di me e così fui cresciuta dai tuoi nonni, Lux. -
- Incredibile!!!-  gridò sorpreso Lux - Ora ho capito perché lei e mia madre eravate amiche del cuore. -
- Esatto! Tua madre era una donna eccezionale e io la volevo un mondo di bene come una sorella. -
- Mia signora… - le chiese il ragazzo - Suo padre le diede ancora fastidio????? -
- No! - rispose lei - Quando nel 2998 fui eletta Presidentessa di Human Nation, mi chiamarono subito per una questione urgente, andai in Colorado e, in un appartamento di campagna venni a scoprire che mio padre si era tolto la vita impiccato con un cappio intorno al collo.
Vidi il suo sporco cadavere e quando lo cremarono, io buttai le sue ceneri al vento..
Volevo cancellare per sempre ogni ricordo che alludesse a lui… Quel sporco verme… Quanto lo odiavo e lo odio ancora… -
- Ho capito. - disse Lux
- Lux... - lo chiamò la donna - Quando io partorì Nicolas mi feci una promessa solenne, e cioè che avrei dato a mio figlio un mondo migliore… Per questo fra poche ore ho intenzione di firmare la dichiarazione di indipendenza degli Zed, non solo perché non vorrei commettere gli stessi errori di mio padre, ma anche perché mi sta al cuore quel popolo, come del resto mi sta al cuore tutta Human Nation. -
 
Lux, alzandosi da posto, prese le mani di Lady Earth, le strinse e le disse:

- Mia signora, lei è diversa da suo padre, veramente molto diversa. Lei è una donna eccezionale e io so riconoscere le brave persone. Ormai mi sono affezionato a lei, poiché io la vedo come una madre. -
 
Per tali dolce parole del ragazzo, Lady Earth lo abbracciò molto forte con le lacrime agli occhi e gli disse:

- Grazie, caro... Ricordati che quando vuoi, tu sarai sempre il benvenuto qui. -
 
Detto ciò i due si sedettero di nuovo sulle loro poltrone l’uno accanto all’altro di faccia e la donna chiese al ragazzo:

- Allora Lux, mi ero dimenticata di chiederti il motivo di questa tua visita improvvisa… -
- Oh, si, che stupido. - disse Lux - Io stanotte ho sognato di nuovo, ma questa volta mi trovavo nella seconda torre gemella, dove vidi mio padre prima di morire.
In quel sogno io assistetti alla nostra conversazione fatta al telefono e poi, un attimo prima di morire, mio padre vide qualcosa in un corridoio in fiamme, sembrava una persona, ma io non riuscivo a vederla…
Solo lui ci riuscì e sembrava che conoscesse quel tipo (uomo o donna che sia). Le sue ultime parole furono, da quel che ben mi ricordo nel sogno:
Hey, ma sei tu?... Ma io ti conosco... Come... Come è possibile?…”
Che significato ha tale sogno? -
 
Sentendo tale sogno, Lady Earth si alzò di nuovo dalla poltrona, con aria seria e molto pensierosa; sembrava che la donna sapesse qualcosa a riguardo, un qualcosa di enigmatico che non voleva farlo sapere a Lux.

- Cosa stava accadendo? - si chiese lui nella sua mente.

Poi la presidentessa, dirigendosi verso il ragazzo, lo fissò negli occhi con tanta premura e gli disse:

- Non è mia intenzione trattarti come un bambino. Ormai credo che tu stia già avendo dei sospetti su alcune cose insolite, vero?... -
- Azzeccata al primo colpo, mia signora! - esclamò felice il ragazzo
- Caro… - disse la donna - Credo che Darkus abbia deciso di scoprire poco a poco le sue carte. 
Ora che sei cresciuto e sei capace di controllare il maleficio oculare, l’entità oscura è passata al suo piano B, non solo al fine di averti in suo possesso ma anche di distruggerti se sarà necessario. -
- Distruggermi? - si chiese spaventati Lux
- Esatto! - affermò la donna - Ciò che hai visto nel sogno era solo un flash back del passato! Darkus vorrebbe informarti su qualcosa, ma sinceramente non ho capito che cosa… -
- É sicuro che Darkus lavori per Dark Evon. - pensò il ragazzo - Ma presto riuscirò a scoprire la verità, è solo questione di tempo. -
- Me lo auguro. - disse la donna - Ops, sono le 6:30 del mattino e mi devo preparare per la Conferenza stampa di oggi su Giove. Perdonami Lux, devo proprio congedarmi da te. -
- Non si preoccupi mia signora; prima il dovere e poi il piacere. -
- Grazie mille. Allora ci sentiamo alla prossima Lux, ciao. -
- Arrivederci mia signora. -
 
Detto ciò Lady Earth accompagnò volentieri e di persona Lux fuori alla porta, per poi dirigersi verso la sua stanza ovale.
Passarono giorni e Michelle, Alex e John, grazie all’aiuto di Lux, riuscirono a portare al termine molte missioni spaziali, fra le quali anche quelle più pericolose.

 

Giovedì, 27 marzo 3005:

 
 
Quella mattina Lux, dato che aveva a disposizione un tanto tempo libero, decise di prendere il teletrasporto accanto alla Casa Bianca e di andare direttamente a New York per far visita a John.
John viveva in un quartiere di Manhattan molto popolato, dove il suo appartamento risiedeva accanto al luogo dove un tempo nelle vicinanze c’erano le Torri Gemelle fino agli inizi del 21° secolo.
 
New York si presentò simile a New Washington, con grattacieli in stile futuristico, alti 700,00 m e alcuni di essi anche di più, con le tubature di vetro trasparenti blu, sospese sui grattacieli, che conducevano le persone e i veicoli in siti anche lontanissimi.
Le grosse tubature di vetro blu erano suddivise in varie categorie di spessore, a seconda della loro funzione:
  • le tubature con uno spessore d’uomo: avevano la funzione di portare la gente in qualsiasi sito (anche lontano), risucchiandoli con una forza antigravitazionale attrattiva e facendoli viaggiare ad alta velocità;
  • le tubature con uno spessore medio: non erano costituiti dalla forza antigravitazionale attrattiva. Spesso queste tubature venivano usate come strade extraurbane; 
  • le tubature con uno spessore grande: avevano la funzione di accompagnare le grosse astronavi in fase di decollo.
In cielo poi Lux vide molte mongolfiere di tutti i tipi che offrivano alla gente spot di vario genere.
Gli autoveicoli (evoluzione molto sofisticata delle automobili) erano velocissimi, capaci di raggiungere anche i 600 Km/h e alcune anche di più, ed erano in grado di volare e di viaggiare a terra.

Tali autoveicoli avevano le ruote posteriori più grosse di spessore rispetto a quelle anteriori, erano silenziose e non avevano bisogno della benzina per funzionare, ma bensì di una fonte energetica pulita, scoperta nel 26° secolo nei pressi di Andromeda.
Tale fonte, rinnovabile all'infinito, aveva un nome scientifico:

74K2ZD, tradotto come: "Nebulosa energetica"
 
Tutto ciò era straordinario per Lux.
A Wall Street Lux incontrò John accanto ad una fermata di un autobus, il quale lo salutava dal lontano. Felice di vedere l'amico, John lo abbracciò molto forte, dicendogli poi:

- Finalmente mi hai scovato, Lux. Benvenuto a New York del 31° secolo dc. -
- É meraviglioso! - esultò Lux, guardandosi intorno.
- E questo non è tutto, fratello. - gli disse l’amico - Non puoi immaginare come siamo strutturati e organizzati qui. Dai su, che ti porto nel mio appartamento. -
 

Appartamento di John

 
 
Detto ciò Lux e John arrivarono nell’appartamento di quest'ultimo, situato in un grattacielo alto di 120 piani; l'amico di Lux viveva al 23° piano.
Arrivati lì John, prima di entrare, toccò una tastiera a plasma accanto alla porta, mise le sue impronte digitali su uno scanner e poi, quando la macchina gli chiese la parola d’ordine, egli rispose:

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai di fronte ad un palo che mi fece girar la testa. -
- Password confermata con successo!!! Bentornato a casa sign. Mc Crockett. - disse la macchina, monitorizzando la sua voce

Lux rimase imbarazzato dalla password un po’ particolare creata da John.
Entrando in casa John non si accorse che fece scappare il suo gatto persiano il quale, spaventato, si rifugiò sotto il lettino del suo padrone.
La casa di John era a dir poco accogliente, anche se alcune strutture erano fatte di materie prime, come il parquet.
All’entrata ci si trovava in un piccolo corridoio con 3 stanze in fondo: una a destra (la cucina), una a sinistra (il bagno) e una a centro (la camera da letto di John).
 
A Lux gli sembrò di essere tornato nel 21° secolo anche se in realtà, di appartamenti a New York  come quelli di John ce  n'erano a migliaia in tutta la città.
La camera dell'amico era un po’ disordinata, con alcune carte sulla sua scrivania e altre a terra.
 

Il letto si trovava a destra della camera, mentre al centro c’era una scrivania, con un apparecchio elettronico molto sofisticato: esso era costituito da una scatola elettronica di plastica, grande quanto un modem del digitale terrestre, contenenti dei fili che, a loro volta, collegavano l’apparecchio ad un casco molto speciale.
Lux, incuriosito da tale apparecchio, chiese a John:

- Cos’è questo apparecchio? -
- Questo amico è una delle evoluzioni del computer. - rispose John - Con questo apparecchio puoi collegarti ad Internet e grazie a questo casco puoi anche navigare in rete personalmente. É una grande ficata.
Comunque amico ricordati che questo apparecchio non è l’unico; di solito usiamo robot o cyborg per collegarci online, per non parlare poi dei braccialetti elettronici e dei Cyborg cip. -
- Woh, fico! -  esultò sorpreso Lux.
 
Ad un tratto l’apparecchio si illuminò e una voce femminile da li dentro avvertì John, dicendogli:

- Bentornato a casa, John. Priscilla Cordalisio, la tua amica della Giamaica, e online nella chat cyborg interattiva: 
Mary.love@HumanNation.usa 
-
- Ah, benissimo. - esultò dalla gioia John
- Woh, non ci posso credere, John: questa una chat cyborg-interattiva... - disse stupito Lux
- E non hai visto niente, amico. - disse John - Vieni con me. -
- Dove? -
- Nella chat, allora dove sennò? -
- Perché? Ci possiamo entrare per d'avvero? -
- Sicuro, fratello! Secondo te perché questo nuovo pc del futuro non ha la tastiera? -
- Me lo chiedo anche io... Come fate a contattarvi via web? -
- Semplice, usiamo il nostro corpo per comunicare. -
- Che cosa??? -
- Lux, ti va di conoscere un altro aspetto della nostra società? Il mondo virtuale dove ci sono anche esseri digitali? -
- Sarebbe fantastico! -
- Ottimo, allora! Per fortuna ho un casco anche per te, amico! Ti presento una mia carissima amica che ci siamo conosciuti in chat lo scorso Settembre. È un pezzo di pupa che non puoi immaginare. -
- Ci sto, amico. -
 
Detto ciò John prese un altro casco, lo installò nell’apparecchio e poi lo diede a Lux, dicendogli:

- Ora indossalo! Le chat del futuro sono d’avvero mitiche, fratello! Nessuno con queste chat può spacciarsi per un’altra persona. Le persone che incontri nella chat cyborg-interattiva sono come le incontri nella vita reale di tutti i giorni. -
- É fantastico John, ripeto! - disse felice Lux.
 

Morpheus, mondo virtuale

 

Una volta messi il casco in testa i due si collegarono nella chat e furono cosi trasportati in un luogo virtuale, dove lo spazio circostante era digitale.
Il design digitale si mostrava come uno spazio blu lucente, dove galleggiavano da ogni dove dati digitali del computer e il pavimento e il cielo erano coperte da meridiani e paralleli digitali, di colore bianco.
Internet nel 31°, concepito come una nuova nazione, assunse il nome di Morpheus, chiamato tale per via della sua natura artificiale (non tanto reale).
 
Lux e John incontrarono Priscilla Cordalisio, una ragazza Giamaicana di colore come John, alta 1,78 m, capelli ricci e neri, viso leggiadro e di bell’aspetto, naso sottile e affusolato, bellissimi occhi verdi e un fisico snello e formidabile; la ragazza indossava un bel tailleur bianco e dei bellissimi sandali color oro zecchino.
 
John, facendo avvicinare Lux alla ragazza, gli disse:

- Lux, ti presento Priscilla Cordalisio, è la mia migliore amica di questa chat. -; il ragazzo bisbigliò poi silenziosamente all'orecchio di Lux:

- ... ed è anche la mia ragazza. -
- Woh, bene.  - disse felice Lux
- Ciao John. - lo salutò Priscilla - E così è lui Lux, il tuo amichetto di cui mi parlavi così tanto?!! -
- Si, cara, proprio così! - affermò John - Lui viene dal 21° secolo (cioè dall’anno 2001). -
- Woh! - disse Priscilla, rivolgendosi poi a Lux:

- Senti.. - gli chiese - …dato che tu provieni dal 2001, consoci un cantante storico di nome: Gianluca Bel Giovane***? -
- Si, lo conosco. - rispose Lux - Non di persona ma conosco le sue canzoni, una in particolare dei miei anni ’90, intitolata: “É la mia vita”. -
- É bellissima quella canzone. - esultò la ragazza - É stata d'avvero l'icona del tuo decennio. Gianluca Bel Giovane lo adoro! È il migliore! Conosci anche Michele Figlio Di Giacomo***? -
- Si, è un mito vivente! Sempre no di persona, ma conosco le sue canzoni. -
- Non farci caso, Lux. - gli disse l'amico silenziosamente all’orecchio - Priscilla non è molto preparata riguardo alla storia del 21° secolo. L’altro giorno pensa ha creduto che Michele Figlio Di Giacomo fosse amico stretto di Tommas Jefferson e che Gianluca Bel Giovane frequentasse la stessa scuola di Guglielmo Marconi. -
- Oddio, che gaffe!  - disse silenziosamente stupito il ragazzo.
- Cosa state confabulando voi due? - chiese loro Priscilla con un bel sorriso.
- Ah, niente. - mentì a fin di bene Lux - Comunque tu vivi in Giamaica, vero. -
- Esatto. - confermò la ragazza - Tu invece vivi nel passato a Torino (Italia), vero? -
- Esatto! - rispose Lux - Vivo in una casa tutta mia e non in un condominio. -
- Capisco. - rispose la ragazza - Io invece vivo in una villa vicino al mare e ti dico che sto come una star. Venite con me, vi mostro una cosa. -.
 


Account di Priscilla

Detto ciò Priscilla, azionando il teletrasporto, accompagnò Lux e John in un salotto molto particolare:

enorme, lussuoso e con il balcone grande che mostrava un bellissimo panorama.
Lux credeva di essere uscito fuori da Internet, ma Priscilla gli disse:

- Caro Lux, benvenuto nel mio Account. -
- NEL TUO ACCOUNT??? - gridò con stupore il ragazzo-
- Si! Hai presente il sito "Tu nel tubo"***? - chiese la ragazza.
- Tubo? Cos'è, un sito per gli idraulici? - chiese stupito Lux
- Ok! Allora hai presente l'altro sito “Faccia da quaderno”***? -
- Aspetta un attimo, Priscilla! Cosa sono questi, degli indovinelli? -

John intervenne dicendo a Priscilla:

- Cara, Lux viene dal 2001, mica dal 2006, 2008 o 2009. Nel 2001, "tu nel tubo" e "faccia da quaderno" non esistono ancora. -
- D’avvero? - gli domandò confusa la ragazza - Ops… che sbadata, credo che tu abbia ragione. E ora come glielo spiego la cosa? -
- So cosa sono gli account. - esclamò Lux - Conosco alcune chat della mia epoca, anche se poche dato che non tutti da me hanno ancora un computer. -
- Ah, ok. - disse Priscilla - Comunque devi sapere che qui le chat del futuro sono interattive: avrai sicuramente notato che queste chat, a differenza della tua epoca, si usano senza l’uso della tastiera, ma parlando personalmente con gli utenti. Ecco, proprio in questo momento stiamo chattando e lo stiamo facendo a voce… -
- Fantastico! - esultò lui.
- Inoltre… - aggiunse lei - ... gli account degli utenti sono tridimensionali, pur essendo digitali.
I nostri account vengono rappresentati come le nostre camere o salotti.

I video che carico su questo sito li trovi proprio sui dvd che vedi lì accanto al televisore, in modo che tutti possano vedere.
Alla tua destra in fondo, invece, c’è una porta, simile al confessionale di un reality, di nome “Il commentario”.
Il commentario è una piccola sala ovale dove gli utenti mi mandano dei messaggi quando io non ci sono, registrandosi con le cyborg camere. Inoltre sulle pareti di questo mio salotto virtuale posso anche allestire delle mie foto personali e, se voglio, posso anche cambiare il design a questo salotto, chiedendo, per esempio, a questo sito di farmi cambiare il colore e il tipo del tappeto che riveste il pavimento sotto i nostri piedi o il colore di queste pareti. Insomma noi utenti del futuro possiamo toccare con le nostre mani il mondo virtuale. -

- Caspita. - esclamò impressionato il ragazzo.
- Ebbene si. - disse Priscilla - Tutto ciò che facciamo o che stiamo facendo viene monitorizzato dal sito e registrato su alcuni dvd che si possono trovare nel commentario. -
- Io amo il futuro. - esultò Lux - Non avrei mai immaginato queste fantastiche cose. -

Ad un tratto la porta del commentario si aprì e uscì fuori un utente maschio, amico di Priscilla.
L’utente era un ragazzo grasso di colore, alto 1,74 m, capelli neri, un po’ corti e ricci, viso paffuto, naso a patata, labbra carnose e indossava una tuta bianca a strisce verdi, dei pantaloni verdi con un sedere che gli faceva provincia e scarpe nere.
Sulla testa dell’uomo c’era scritto il suo nome in versione digitale a caratteri cubitali: Babù Albadir De Pashà.

Priscilla non se l’aspettava dell’arrivo del suo amico, ne tanto meno che lui fosse nel commentatorio.
Babù, avendo in mano una grossa canna, disse a Priscilla:

- Hey, carissima, ci facciamo quattro canne, che ne dici? -
- Canne??? - chiese sospettoso John a Priscilla, fissandola severamente.

Priscilla fece segno a Babù di non continuare il discorso, ma quest’ultimo, non afferrando a volo il concetto, disse all’amica:

- E dai che ci divertiamo, baby. Ieri ho comprato 2 Kl di questa roba ad un prezzo carissimo da un contrabbandiere nei pressi della costellazione di Orione. Questa è roba buona, assaggia un po’. -

 

- Hey, aspetta un attimo! - gridò John con aria adirata - Priscilla, che cos’è questa storia? Ti droghi? Ma che MINCHIA fai? -

Priscilla, inginocchiandosi pietosamente verso il fidanzato, gli disse con aria disperata:

- Ti prego Johnny caro… -
- NON CHIAMARMI “JOHNNY CARO”, MI HAI CAPITO, DROGATA CHE NON SEI ALTRO? -
- Ti prego…  - gridò piangendo la ragazza - Io … ecco… te lo volevo dire… ma avevo paura della tua reazione, ecco… -
- Da quanto va avanti questa storia? - le chiese il ragazzo con un tono di voce duro.
- … Ho cominciato il primo dell’anno. - rispose lei - La prima mattina del 3005 ho conosciuto Babù su questo sito e lui mi ha offerto quella roba… John, te lo giuro, inizialmente mi sono ribellata… -

- Però hai ceduto, mia cara. - gridò furioso John

- Mi dispiace tantissimo, John!!! - gridò Priscilla con le lacrime agli occhi - … É stata una maledetta debolezza… io proprio non lo so… -
- Mi verrebbe voglia di denunciarti, però vorrei darti una chance. -
- D'avvero? - gli chiese la ragazza alzandosi da terra con un sorriso.
- Certo, mia cara. Costituisciti! -
- Ma perché??? - gli domandò lei, illudendosi di farla franca.
- Se non lo farai, lo farò io. -
- Sei ingiusto, però. -
- BASTA, NON DISCUTERE!!! Tu hai sicuramente dei problemi; chi entra in questo circolo vizioso, avrà poi molta difficoltà ad uscirne.
Conosco un bravo psichiatra che può darti una mano; al massimo ti potrai beccare i domiciliari. -
- Ma... ma... - singhiozzò dalle lacrime la ragazza.
- Senti, io non sono cattivo... Io ti ho sempre amata, Priscilla e dato che ti amo, per il tuo bene devo proprio agire cosi. Di sicuro ti daranno i domiciliari e questo ti servirà da lezione.
Tranquilla, ci andrò piano con la denuncia... -
- Oddio, no... - si disperò tanto lei.

- Hey, che succede, bello? - gli gridò Babù
”Bello” lo dici a quel gabinetto di tua sorella! Ora che ci penso, dovrei denunciarvi tutti e due. - gli gridò John.
- ORA BASTA!!! - gridò dalla disperazione assoluta Priscilla - John, io ho sbagliato, ma ti prometto che questa situazione mi è valsa come esperienza… Non mi farò più una canna, te lo giuro. -, ma John, annuendo di no con il movimento della testa, rispose alla ragazza:

- Facile pentirsi quando si è sgamati, è?!!... Io mi auguro che ciò ti è valsa come lezione perché io ora ho compiuto una mia scelta, anche se difficile. -
- No ti prego, John. - lo pregò lei, andando verso poi di lui con l’intenzione di abbracciarlo, ma John indietreggiò e le rispose:

- Non voglio mai più vederti, Priscilla. Mi hai deluso. -
- Parliamone, ti prego. - lo implorò la ragazza
- SPARISCI!!! - le gridò forte lui.

John, rivolgendosi al sito, gli disse:

- ”Mary. love”, per favore, rimuovi dai miei contatti Priscilla Cordalisio!!! -
Priscilla Cordalisio rimossa dai contatti, operazione completata! - rispose il sito con una voce femminile.
 

Mondo reale

Improvvisamente Lux e John uscirono con una velocità impressionante fuori dall’account di Priscilla, tornando poi nel mondo reale.
I due si tolsero i caschi e Lux, vedendo il volto adirato del suo amico, decise di confortarlo, chiedendogli:

- Va tutto bene? -
- Come ha fatto?… - si chiese John con rancore - Come ha fatto lei a prendermi in giro in questi 2 mesi, cavolo?... La volevo un mondo di bene, la amavo… -

Lux, appoggiando le sue mani sulle spalle di John, lo fissò negli occhi e gli disse con aria consolatoria:

- Se ti può consolare anche a me, una volta, successe la stessa cosa al liceo… è una storia terribile, credimi.

Al liceo c’era una bellissima ragazza che mi piaceva da morire ed era una mia compagna di classe.
In seconda superiore ci eravamo dichiarati il nostro amore… è stata la mia prima ragazza. Io la amavo con tutto il cuore, fino a quando scoprì che lei non solo si drogava ma andava sul suo motorino a rubare le pensioni dei poveri e indifesi anziani.

Un giorno scoprì che a causa sua una povera signora anziana perse la vita sull’asfalto; stava ritirando la sua pensione mensile, quando poi ad un tratto sbucò la mia ex fidanzata sul motorino a rubarle il malloppo.
La signora, cercando con tutte le sue forze di inseguire la ladra, cadde a terra, si ruppe un femore e venne travolta da un grosso tir. -

- Oh, mio Dio, che racconto. - disse John con aria disgustata.
- Quando lei seppe di aver ammazzato accidentalmente quella signora anziana, invece di dispiacersi e di vergognarsi, non se ne fregava proprio! L’ho dovuta lasciare. -
- E l’hai denunciata? - gli chiese John
- No! - rispose Lux - Le chiesi di costituirsi, altrimenti l’avrei denunciata io personalmente, ma i carabinieri la scovarono subito dalle telecamere di sorveglianza stradale. -
- I carabinieri??? Chi sono i carabinieri? -
- Ah, già è vero… I carabinieri sono delle forze dell'ordine speciali, una delle quattro forze armate presenti in Italia. Abbiamo la polizia e i carabinieri, e in caso di emergenza noi chiamiamo sia l'uno, o sia l'altro, ma il concetto è sempre lo stesso:
in caso di rapina, omicidi e quant'altro, chiamiamo uno dei due. -

- Ah, ho capito… No, è che noi, oltre la polizia, abbiamo anche altre organizzazioni di difesa, come i Kagen, gli Space Master, la Destination World, i Super Dei e noi, amico. -
- Capito, comunque John non te la prendere. E poi di ragazze ne troverai sempre altre, giusto?
Siamo nel futuro, no? Human Nation è una nazione gigantesca e ci sono tante, tante, tante e tante di quelle ragazze a disposizione per te. -
- Hai ragione Lux. - disse John con aria consolata - No, non mi va di rovinarmi il fegato per quella drogata… Hai ragione, amico mio, devo reagire per gli altri, ma soprattutto per me!... Lux… da ora in poi sarai testimone della mia apertura di un mio nuovo capitolo. -
- Bravo John!!! - gli disse il ragazzo, dandogli una pacca sulla spalla destra - Così si parla, amico… Ci andiamo a mangiare qualche pizzetta? -
- Buona idea. - disse il ragazzo

Detto ciò Lux e John scesero giù per andare a farsi una pizzetta in una pizzeria di quartiere.


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

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*** Alcuni nomi citati in questo capitolo appartengono a personaggi noti reali; tali nomi sono stati volutamente modificati dal sottoscritto, al fine di non violare alcun tipo di copyright, stesso discorso vale anche per i nomi dei siti citati, nonché famosi.
Inoltre tale capitolo tratta di temi di attualità al quanto delicati, al fine di educare e di sensibilizzare il lettore.
Sotto al paragrafo "Giovedì, 27 marzo 3005", ho messo un'immagine 3D di un game play intitolato "
killzone shadow fall".
Tale immagine raffigura più o meno l'aspetto delle città che ho descritto in questo capitolo, caricandola sempre a fini dimostrativi.
Infine porgo i miei omaggi alle forze dell'ordine (citati anche loro in questo capitolo) che notte e dì rischiano le loro vite per proteggerci tutti e per mantenere sempre l'ordine nella nostra società. 

   
 
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