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Autore: Gioacchino    19/02/2014    0 recensioni
La trama si sradica dalla serie madre a partire dall'episodio 3x13: l'ultimo episodio andato in onda, prima della pausa. Li avevamo lasciati così: "Emily che si risvegliava, ignara, nell'appartamento di Conrad Grayson, Miko che tirava delle conclusioni sul possibile coinvolgimento di Aiden nell'omicidio di Takeda e l'inaspettato quanto interessante ritorno negli Hamptons della prima moglie di Conrad."
Ora che il grande puzzle dei Grayson sembra resistere ai vari tentativi di Emily Thorne di sfasciarlo, non resta che spianare la strada per una nuova vendetta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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La notizia della gravidanza interrotta di Emily Thorne, giunse inaspettata nella dependance della famiglia Grayson; due bottiglie vuote di Bourbon affiancavano una terza bottiglia mezza vuota sul tavolo in legno bianco, posto di fianco al divano.
Daniel Grayson non andava a lavoro da circa tre giorni, non faceva una doccia da altrettanto e passava le sue giornate, ubriaco, distendendosi sul divano e fissando – ininterrottamente – il tetto.
La lontananza da Sara aveva fatto crescere in lui dei risentimenti nei confronti di Emily: colei che era stata in grado di amarlo come nessun’altro, di comprenderlo e appoggiarlo in ogni sua scelta; eppure anche lei, come i suoi genitori, si era rivelata una persona con secondi fini, calcolatrice e manipolatrice delle persone a suo piacimento.
E pensare che si fidava di lei, difendendola dai mille dubbi che nascevano - di giorno in giorno - nella mente contorta di Victoria, sua madre.
Chiaramente, fingere una gravidanza e successivamente distruggere il suo rapporto con Sara Munnello, aveva fatto sì che Daniel odiasse Emily, in tutte le sue sfaccettature, conscio che di lei non restava altro che un semplice ricordo, ridotto alla forma più impura che l’amore potesse avere.
Forse per inerzia, quella mattina, Daniel Grayson riuscì a smuoversi dal suo divano e portarsi al cospetto della Samsung 42 pollici posta sopra il camino, mai utilizzato; la accese e tornò a sedersi: la bottiglia mezza vuota di Bourbon nella destra e il bicchiere pronto all’uso nella mancina.
Non si stupì per nulla che il telegiornale locale stesse parlando della sua famiglia, quasi non prestò attenzione alle parole della giornalista in tailleur rosso. Nella sua mente, solo l’immagine di Sara e il peso opprimente di un tentato omicidio, dal quale la stessa Emily lo aveva messo in salvo.
Quanto sarebbe durata? Successe però quel che non si aspettava: il telegiornale dava una notizia diversa dal solito, una notizia che prima ancora di coinvolgere suo padre o sua madre, coinvolgeva lui in prima persona: Daniel Grayson aveva fatto perdere il bambino a sua moglie Emily Thorne. Tutto quell’alcol ingerito in quei giorni sembrò scomparire quando Daniel udì la notizia sconvolgente. Di scatto si alzò dal divano, cominciando a dimenarsi di angolo in angolo in cerca di una risposta alla televisione locale. Non avrebbe potuto dire che la gravidanza non fosse mai esistita, in quanto egli stesso avrebbe voluto tenere per sé quell’infamia.
Chissà quali sarebbero state le conseguenze se la notizia che qualcuno si era preso gioco di lui, fosse andata in pasto ai curiosi?. Nel mentre cercava di recuperar del tempo, prima che i giornalisti venissero a bussare alla porta di casa Grayson, Daniel si accorse di quanto sottile fosse la linea che lo separava dal comportamento del padre: camuffare una notizia, cercare una soluzione che lo scarcerasse da quell’idillio del tentato omicidio in cui la colpa era ricaduta su un’altra persona … tutte cose che il vecchio Daniel non avrebbe mai fatto perché troppo impegnato a prendersi le proprie colpe e le giuste conseguenze.
Come gli ripeteva sempre Emily, prima che la grande nave dell’amore affondasse, stava diventando proprio come suo padre.
Chi avrebbe potuto far trapelare quella notizia? Forse Conrad? Victoria? Charlotte? In fondo nessun’altro sapeva, se non Emily Stessa. E se fosse stata lei a diffondere quel verbo di cui tanto si era disperato dalla sera della sparatoria? Ancora una volta il dubbio di una tale malignità lo portò prima dai suoi genitori e subito dopo dalla stessa ragazza bionda, che tanto profanava il suo buonismo. Anche Emily avrebbe potuto fare una cosa del genere perché anche Emily era diventata una persona cattiva.
Ad ogni modo bisognava trovare una soluzione, una risposta, una spiegazione a tutto quel movimento che si era eretto contro la sua famiglia e contro di lui, eppure nei vari tentativi di cercare, si accorse di una sola cosa: era senza via d’uscita, perché qualunque cosa dicesse alla stampa, le conseguenze sarebbero state pagate – sempre e comunque – dai Grayson.
Emily ne sarebbe uscita come la povera mamma il cui marito le aveva strappato dal grembo la creatura tanto voluta quanto amata.
Daniel cominciò allora a cercare il telefono, sicuro di averlo poggiato lì da qualche parte e quando lo trovò, sotto al cuscino del divano stesso, non perse occasione per digitare il numero di Margaux.
<< Margaux? >> proferì non appena qualcuno – dall’altra parte – accettò la chiamata.
<< Considera le mie ferie finite, torno a lavoro oggi stesso. E per favore se dovessi sentire una qualche notizia che mi riguarda al telegiornale, non cominciare a stendere nessun tipo di articolo. Troverò io un modo per far sapere al mondo di essere stato incastrato! >>
  
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