"Allora, voi due venite o no?". Sara mi guarda con fare interrogativo. Prima che io possa rispondere, sento la voce di Mattia che urla dall'altra camera "No, preferiamo stare qui!". Il cipiglio di Sara si trasforma in un ghigno malizioso, e cerco di ignorarla. "Quindi, buona notte" mi sussurra con un occhiolino, e non faccio in tempo a tirarle una manata che se ne va ridacchiando. Mi accorgo che sto sorridendo,  e provo a mascherarlo con un'espressione indignata, ma è più forte di me. "Vieni?" Mi urla Mattia. "Dammi un secondo!". Mi accontento di guardarmi un'ultima volta allo specchio, faccio un respiro profondo e mi dirigo verso la camera dei ragazzi. Solitamente piena di diciannovenni in mutande, mi fa quasi impressione sentire solo il ronzio della televisione. Mattia è mezzo sdraiato sul letto. Dato che non avevano trovato stanze più grandi che potessero ospitare letti divisi, nella camera ci sono due letti matrimoniali e due singoli. Mattia sta guardando la tv nel matrimoniale centrale, e non mi degna di un'occhiata mentre entro. Mi stringo il bordo della maglietta, per cercare di far cessare il tremito delle mani. "Ehm ehm" tossicchio per richiamare la sua attenzione, e finalmente ho l'onore del suo sguardo posato su di me. Sento che le guance mi prendono fuoco, e lui se ne accorge, perché noto un luccichio nei suoi occhi che prima non c'era. "Non ti siedi?" Mi chiede, e perciò mi costringo a sdraiarmi sul letto, a debita distanza da lui. "Ti piacciono gli horror?" Mi guarda interrogativamente. "Pff, che domande. Ovvio che si!" Gli rispondo sorridendo. Amo i film horror o comunque i thriller, e non sarà certo un filmetto da quattro soldi a spaventarmi. "Bene bene. Vediamo se per la fine della serata riuscirò a toglierti quel ghigno dalla faccia" mi dice beffardo. Che ci provi. Spegne la luce, prende il telecomando, schiaccia qualche bottone e il film inizia. Non siamo neanche a metà della sigla d'entrata che lui mette in pausa. "No, no, così non ci siamo" mi guarda scuotendo la testa "prima regola dei film horror: mai vederne uno da soli". Faccio per protestare, ma lui si sposta verso di me, finché i nostri fianchi sono quasi una cosa sola, e mi fa appoggiare la testa sulla sua spalla. "Ecco, ora non sei da sola" sentenzia, mentre io ridacchio. Con un sorriso soddisfatto, rimette in play. I minuti scorrono, e il film è così bello che quasi mi dimentico dove sono. Mattia però si diverte a farmelo ricordare, perché in ogni scena piagnucola come una femminuccia e cerca di coprirsi gli occhi con le mie mani. Alla fine, più che horror mi sembra di vedere un film comico. Quando termina il primo tempo, restiamo in silenzio, così tanto che posso sentire i nostri cuori battere. Non so come siamo finiti in questa posizione, ma il mio corpo è ingarbugliato al suo. Faccio per parlare, ma mi poggia un dito sulle labbra, che diventano di fuoco. Poi lentamente si gira e me lo ritrovo sopra. Il suo viso si abbassa finché le sue labbra non si trovano all'altezza delle mie orecchie. Il suono delle sue parole mi solletica il volto "Il mio amico qui sotto non riesce ad aspettare la fine del film" mi dice, e sento il suo sorriso mentre pronuncia la frase. Imperturbabilmente, metto la mia mano sul suo collo e gli avvicino l'orecchia alla mia bocca "Il tuo amico dovrà aspettare" sussurro. Poi lo sposto indietro, per rimettere gli spazi tra noi alla giusta distanza, quando lui mi bacia. È inaspettato, ma sento che la mia bocca ne richiede ancora, e ancora e ancora. Dalle labbra mi sfugge un gemito, e mi arrendo al fatto che lo voglio all'istante. Il film ricomincia, ma nessuno dei due ci fa caso. Mentre una bambola assassina fa fuori l'umanità, noi facciamo l'amore.