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Autore: maelle    20/02/2014    2 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Un sogno nel sogno? Fantastico. Devo aver battuto davvero forte la testa.
Non riuscivo più a distinguere tra realtà e sogno. Esisteva davvero un Greg? O era solo il frutto della mia fantasia? L'amore che provavo per quella strana figura, era sincero?
[seguito di Open Your Eyes ]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Don't wake me up if I'm sleeping this life away'
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CAPITOLO 3

The Lord Of Candy








" Audrey, per l'amore del cielo! Ce ne possiamo andare ora? " 

Lo spettacolo era finito da circa mezz'ora e lei voleva a tutti i costi farsi fare gli autografi da tutti i cantanti in gara. Inutili erano state le proteste mie e di Meriem.

" Dammi ancora cinque minuti Hol...Oddio! I District3! Venite! " squittì tutta felice afferrandoci per i polsi e costringendoci ad attraversare una folla di ragazzine urlanti per raggiungere quel gruppo.

Meriem sbuffò, odiava tutto quel caldo, le faceva sciogliere il trucco.
" Ma non hanno dei ventilatori? Ci ho messo tre quarti d'ora per sfumare questo benedetto ombretto. " si lamentò infatti.

Alzai gli occhi al cielo.
Come ci ero finita io in tutto quello? Una diciottenne che si comporta come una quattordicenne e un'altra che si preoccupa del trucco.

" Hey hey ragazze fate piano! Ci sono autografi per tutte, come ti chiami piccola? " esclamò un ragazzo più o meno della mia età con i capelli castani e occhi dello stesso colore, rivolgendosi ad una bambina con due codini biondi.

" Mi chiamo Chelsea, Dan. " mormorò arrossendo leggermente.
Dan, ecco qual era il nome di quel ragazzo.

" Ecco a te. " le rispose riconsegnadole quel pezzetto di carta con il suo nome e scompigliandole, per quel che poteva, i capelli.
Notai con la coda dell'occhio un'imbarazzante Audrey che si faceva strada tra le ragazzine a gomitate. Non riuscivo a crederci, com'era arrivata così a fondo?
E tutto per piazzarsi davanti a quel Dan con un sorriso a trentadue denti. 

Lui le sorrise a sua volta " Come ti chiami? " esclamò prendendo dalle mani di lei il foglio e la penna sfiorandole le mani e notai che lei sussultò a quel contatto.
Era cotta, proprio come una tredicenne.

" Audrey " mormorò arrossendo e distogliendo lo sguardo da lui, cosa che lui non fece.
La  situazione stava diventando di momento in momento più imbarazzante, fortuna che potevo fare appoggio su Mer..Meriem?

Dov'è finita ora?
Mi guardai intorno ma della mia amica non c'era traccia. Fantastico!

" Audrey io vado a cercare Meriem, tu quando hai finito " mi fermai cercando la parola adatta, " qualsiasi cosa tu stia facendo, aspettami qui. Non ti allontanare. " Era come parlare col muro, era immobile davanti a quel ragazzo, che intanto stava firmando autografi ad altre ragazze, e lo fissava. 
Ero diventata una cazzo di baby-sitter!


Giravo per lo studio di X Factor da dieci minuti e di Meriem non c'era ancora traccia, avevo guardato ovunque e la gente ormai iniziava ad uscire fuori; magari quell'idiota era all'aria aperta a fumarsi una sigaretta.
Prima di uscire però dovevo andare a riprendere Audrey e indovinate un po'? Non c'era!
Ma dico io, che diavolo di amiche ho? Non è così che ci si comporta.

Mi sentivo come un povero pastore che cercava di riacchiappare le pecorelle smarrite. Che situazione penosa.
Detti per la centesima volta una veloce occhiata allo studio solo per accettarmi che le mie amiche non vi fossero dentro e mi incamminai fuori.

Niente.
Sapete cosa intendo per niente? Erano sparite, possibile che qualcuno le avesse rapite? Mi avrebbe fatto solo un favore! Però poveraccio, non sapeva in cosa si era cacciato.
Invece di chiedere un riscatto alle famiglie avrebbe dato lui stesso dei soldi purchè se le riprendessero. Risi da sola al mio pensiero.

Presi il cellulare e provai a chiamare entrambe, niente; provai con svariati messaggi. E ancora niente.

Decisi di incamminarmi per qualche isolato, forse erano entrate in un bar.
Una vibrazione mi fece sussultare.

- Da: Audrey
           Hollyyyy! Meri ed io siamo in un pub chiamato Half Moon, appena puoi raggiungici xx   
          E scusa se siamo sparite, ci faremo perdonare..

Half Moon? Che razza di posto è questo? Mai sentito.
Le scrissi un messaggio chiedendole l'indirizzo, come se fosse scontato che sapessi dov'era.
Almeno si erano scusate.




Dopo una ventina di minuti arrivai in quel posto, non era poi così tanto lontano ma la zona in cui si trovava non era certamente dei migliori, soprattutto visto che la mezzanotte era passata già da un po'.

" Holly, Holly! Siamo qui! " Non appena misi piede dentro il locale una Audrey decisamente troppo esuberante si sbracciò nella mia direzione.

Accanto a lei notai Meriem che sorseggiava un cocktail mentre discuteva con un ragazzo. Un ragazzo? 
Decisi che era ora di far sentire quanto arrabbiata fossi, certamente le scuse fatte tramite un messaggio non mi erano bastate! 

" Si può sapere dove diavolo eravate finite? E tu " puntai un dito contro Audrey che mi rivolse uno sguardo innocente " Quando dico di aspettarmi in un certo punto intendo che non devi muovere il tuo culo da lì. E Meriem, tu dove cazzo sei stata per tipo mezz'ora? " Sbottai con poca eleganza.

Sentì quel ragazzo che fino a poco tempo fa parlava con la mia amica ridacchiare " Carina " commentò.

" E tu chi cazzo sei? " ero incazzata e avrei avuto una parola poco gentile per chiunque mi avesse rivolto la parola.

" Michael, piacere " si presentò e mi porse gentilmente la mano.
E no, non mi sento una merda per averlo trattato male. 

" Ecco Audrey per te una birretta bella fresca " esclamò un altro ragazzo sbucato dal nulla.
Solo dopo mi accorsi che fosse quel Dan di prima.

" Ho vinto un meet and greet " si giustificò la ragazza.

E solo ora me lo dice? " Ma all'una di notte? " domandai.

" Siamo tutti adulti e vaccinati, perchè non incontrarci e bere qualcosa " disse per poi indicarmi la sedia accanto a lei.
Quando Dan stava per consegnarle la pinta gliela rubai dalle mani e presi un lungo sorso " Mi avete fatto correre da una parte dello studio per quasi un'ora per cercarvi, sto morendo di sete " borbottai.

Ero seduta da qualche minuto al tavolo, Meriem continuava a parlare con quel ragazzo e Audrey aveva gli occhi a cuore e ascoltava rapita qualsiasi cazzata che Dan le stesse rifilando. Mi sentivo una cretina lì in mezzo e per di più la birra era finita.

" Vado a fumarmi una sigaretta. " borbottai, sempre se qualcuno mi stesse ascoltando.

E pensare che i genitori miei e di Audrey pensavano che stessimo dormendo ormai a casa di Meriem dopo essere andate allo show. 
Mi appoggiai al muro fuori al locale e mi accesi una sigaretta, gustandomela in pace finchè qualcuno non interruppe quel mio momento.
" Hai da accendere? "

" Certo. " tirai fuori dalla borsa l'accendino e glielo porsi.
La fiamma gli illuminò il volto e notai che era un ragazzo biondo.
Biondo. Tutti i biondi che avevo incontrato erano degli emeriti cretini. Sì, facevo di tutta l'erba un fascio.

" Grazie. " mi sorrise e mi riconsegnò l'oggetto.
Eravamo uno accanto all'altro appoggiati con la schiena sul muro freddo in silenzio e persi ognuno nei proprio pensieri.

" Sei carina. " disse ad un certo punto.

Cosa? " Cosa? "

" Ti va di bere qualcosa? Offro io. " propose ignorando la mia esclamazione di prima.

" Solo perchè offri tu, non ho soldi. " accettai non so per quale motivo, forse perchè non mi andava di tornare a fare il palo a quel tavolo.
Rientrammo nel locale e ci sedemmo ad un tavolo, per mia fortuna, lontano da quello delle mie amiche e ordinammo.
Entrambi prendemmo una birra media rossa; non potete capire quanto la ami, la birra.
" Allora, prima cosa: come ti chiami? " disse ridacchiando.

" Holly, tu? " sorrisi. Stavo bevendo con qualcuno di cui non sapevo nemmeno il nome, tanto vale che accetti la caramella del primo che passi.

" Mi chiamo Gregory, ma fa talmente schifo come nome che preferisco farmi chiamare da tutti Greg! " esclamò storcendo le labbra.

" Ma non è tanto male! " mentii " Pensa che il mio nome significa agrifoglio. "

" L'agrifoglio non rappresenta tipo la gioia e la prosperità? A quanto pare è vero, non ti manca proprio nulla. " esordì lanciando un'occhiata al mio seno.

Forse era meglio andare a bere col signore delle caramelle.
  
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