Seduta sulla poltroncina blu elettrico nella mia camera ascolto. Ascolto il silenzio che é intorno a me. L'immobilità delle cose in movimento. Ascolto ciò che é dentro di me senza capire il significato di quei rumori così discordanti tra loro. Sono come una melodia fatta male, come se un bimbo avesse preso uno spartito di una bellissima canzone e ci avesse colorato sopra. Ha usato dei colori belli che stavano bene con la canzone, ma, colorando, ha cancellato qualche nota, distrutto le pause, ha spostato quei segni armoniosi tra gli spartiti creando una confusione inimmaginabile.

Ecco cosa sentivo dentro di me. Uno spartito che hanno cercato di migliorare, rovinandolo per sempre.
Guardo il soffitto. Questo si apre e mi fa vedere il bellissimo cielo azzurro che circonda il mio palazzo. Sbatto gli occhi.
Il soffitto bianco é sempre là, chiuso per allontanarmi dal cielo.

"Perché non esci con gli amici?" Mi chiesi.

"Devo far credere ai miei che studio" risposi.

"Ma allora studia veramente, così forse ti fanno uscire senza problemi"

"ma non mi va" risposi ancora.

Presi le cuffie e le collegai al telefono. "Scelgo una musica o vado a caso?" Pensai.

"Allora se la canzone mi piace il resto della giornata va bene" alla fine come al solito vado sulla mia playlist e scelgo io.

Alzo il volume.

Non al massimo, mi da fastidio.

Inizio a cantare le canzoni che rimbombano nella mia testa. Mi sento libera e leggera. Mi alzo dalla poltroncina, non c'é un motivo per cui lo faccio, sento solo di doverlo fare. Apro la finestra della mia camera. Guardo giù, ultimo di cinque piani, sono parecchi metri da terra. Senza levare le cuffie salgo sul cornicione della finestra. Non guardo giù. Chiudo gli occhi, ascolto le note della canzone, spalanco le braccia e mi butto.

Il vento mi sfiora la faccia. Sorrido. Ho sempre sognato di volare e ora sarebbe stata l'ultima cosa che facevo.

STOP

"Non voglio morire. Non sono ancora pronta, ho tutta la vita davanti" non aprii gli occhi. Non ne avevo il coraggio. Aspettai la caduta. Il dolore di un attimo che non arrivò mai. Aprii gli occhi con fatica. Erano incollati dal terrore di vedere la mia fine. Il terreno era ancora lontano da me. Non scendevo e non salivo. Rimanevo ferma in quella posizione. Sopra di me sentivo solo un battito d'ali. Mi girai e rimasi esterrefatta. Dalla schiena spuntavano due meravigliose ali bianche che mi facevano volare. La musica nelle mie orecchie si era fermata. Lo spinotto si era staccato dal telefono durante la caduta. Lo riattacco al cellulare.

Playlist

P!nk

La canzone parte a tutto volume. Guardo in alto e sparisco nel cielo.





Angolo dell'autrice

Ehilà era un po' di tempo che avevo iniziato questa storia senza mai finirla. Ieri finalmente ho trovato una fine. É simile a "Cuffiette Fosforescenti" quindi se questa vi é piaciuta quella vi piacerà ancora di più. Ne sono sicura.

Recensite perché voglio sapere in cosa potrei migliorare.

Detto questo... ciaooooooo