Lo dedico a te.
L'arbitro
fischia il fallo all'ultimo minuto di recupero: è rigore.
I
suoi compagni lo guardano fiduciosi, sanno che lui ha delle
abilità
incredibili quando si tratta di tirare dal dischetto in area di
rigore.
Prende
un pallone, lo rigira tra le mani prima di posarlo ad undici metri
dalla porta, osserva il portiere che si concentra per parare il
rigore, per parare quel pallone che potrebbe significare la sconfitta
della sua squadra.
Il
portiere si sistema i guanti sulle mani, fissa prima il pallone, poi
si sofferma sull'avversario. Conosce le sue caratteristiche, ha
passato del tempo a studiare i suoi rigori, vuole parare quel pallone
e far esultare i suoi tifosi.
È
tutto pronto: cala un silenzio mostruoso sullo stadio, i tifosi hanno
il fiato sospeso: chi spera in un bel goal e chi spera in una parata
per salvare il risultato e la partita.
I
compagni del rigorista e del portiere stanno fuori dall'area, i
rispettivi allenatori lanciano uno sguardo di incoraggiamento ai
propri giocatori e, finalmente, il silenzio è rotto dal
fischio del
direttore di gara.
Il
tiratore rimane freddo, non lascia trasparire alcuna emozione, e
prende una piccola rincorsa, il portiere si piega leggermente e non
distoglie lo sguardo dal pallone, finchè non arriva il tiro,
veloce,
potente, una bomba.
La
palla sfiora l'angolo in alto a sinistra della porta, alla fine entra
in rete. Lo stadio esplode, un boato di cori, bandiere che
sventolano, urla, e lo speaker annuncia il gol.
Si
percepisce anche la delusione dei tifosi avversari, dei giocatori che
raggiungono il loro portiere e lo consolano, cercano di alleviare la
delusione, l'angoscia che sembra pervaderlo, ma la gioia del gol
domina sul resto del campo. I compagni del rigorista corrono da lui
ad abbracciarlo, a complimentarsi, chi gli salta in braccio e chi gli
scompiglia i capelli, lui rivolge uno sguardo al suo allenatore: 'lo
dedico a te', mima con le labbra e lo indica sorridendo,
ricevendo un applauso come risposta.
L'arbitro
fischia tre volte, è finita.
• Da
quanto non pubblico, lol.
Ecco
cosa partorisce la mia mente malata di calcio. Se
qualche Milanista sta leggendo, forse ha intuito che ho voluto
“rendere anonimo” (?) il nostro Mario Balotelli visto
che su EFP non si possono scrivere storielle sui calciatori reali
e descrivere il rigore che ha dedicato al nuovo allenatore della
squadra, Clarence
Seedorf.
Altrimenti potete immaginarvi una
qualsiasi leggenda del calcio, o un qualsiasi calciatore, battere il
calcio di rigore c:
Anyway,
spero vi sia piaciuta anche se è lunga come una cacchina di
mosca ed
è abbastanza semplice c:
Forza
Milan
anche se quest'anno siamo dei
pipponi incalliti e
a presto il
che equivale a dire che pubblicherò una nuova storiellina
tra
quarantacinquemila anni luce
*saluta con la manina*
•