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Autore: Calliope    21/06/2008    3 recensioni
Un piccolo frammento di una normale serata, per Charlie e Claire. Un breve tuffo dal sapore agrodolce nelle loro emozioni e nei loro sentimenti l'uno per l'altra...
Tributo a una coppia che non avrebbe dovuto essere separata, dedicato a tutti quelli che apprezzano questi due fantastici personaggi.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie, Claire
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un piccolo tributo per Charlie. E per Claire.

 

...If only...

 

“Ehi, Claire”

 

La donna si girò con un sorriso, distogliendo per un momento lo sguardo dal suo bambino coricato nella culla. I lunghi capelli biondi scivolarono sulla sua spalla, e Charlie non poté che perdersi per l’ennesima volta nell’azzurro dei suoi occhi.

 

“Che c’è, Charlie?” gli chiese lei, cercando di intercettare il suo sguardo vacuo. “Stai bene?”

 

“S-sì, certo!” esclamò lui di rimando. “Sto benissimo!”

 

E quando ti vedo sto ancora meglio...

 

“Volevi dirmi qualcosa?”

 

“Sì” rispose ancora Charlie, sorridendo a sua volta. “Abbiamo preparato da mangiare un po’ per tutti, laggiù. Questa sera volevamo fare una cena come si deve tutti insieme. Venite?”

 

“Sicuro!” fece la donna, entusiasta. “Aspetta, prendo Aaron”

 

Si voltò per prendere in braccio il bambino, ma una mano sul braccio la fece immobilizzare. Inutile dire a chi appartenesse.

 

“Faccio io” le sorrise Charlie. “Stai tranquilla”

 

“Grazie” disse lei, in risposta. “Sei molto gentile”

 

“Dovere!”

 

Se soltanto potessi stare un po' da solo con lei... 

 

Charlie prese in braccio Aaron e lo ammirò. Immediatamente si interrogò, come faceva sempre, sul come facesse quel fagottino minuscolo e fragile ad essere tanto bello. Forse erano i suoi occhi, identici a quelli della mamma, o forse era il suo sorrisino a metà tra il dolce e il beffardo. Del resto quel bimbo si prendeva gioco di lui ogni sera, facendogli credere di essersi addormentato mentre invece era ancora perfettamente sveglio e pronto a urlare al minimo movimento altrui.

 

Sì, beffardo era l’aggettivo giusto.

 

 

  Nel frattempo, Claire li osservava ridendo fra sé e sé.

 

Tra i due chissà qual è il più bambino, si interrogò, e si morse le labbra per non ridacchiare.

 

L’espressione di Charlie era… bè, non c’era un aggettivo per descriverla. Mentre teneva in braccio Aaron, lo guardava con un misto di ammirazione e affetto, e allo stesso tempo un po’ di paura che potesse mettersi a urlare. Era uno spettacolo assolutamente impagabile.

 

Se soltanto non fossimo su questa dannata isola...

 

Allora avrebbero potuto conoscersi meglio, andare al cinema o al ristorante, avere qualche momento solo per loro. E invece no. C’erano sempre Aaron, Desmond, Kate, Jack, Hurley e una trentina buona di altre persone sempre in mezzo ai piedi.

 

Concezione egoistica della realtà, Claire lo sapeva. E non gliene importava niente.

 

 

  Se soltanto potessi leggerle nel pensiero, adesso, pensava Charlie, vedendola divertita.

 

Che stesse ridendo di lui? No, era impossibile, questa volta non aveva fatto niente di sbagliato! E Aaron era persino tranquillo.

 

“Allora, andiamo?” le chiese, l’ennesimo sorriso stampato sulla faccia.

 

Non riusciva a smettere di sorridere quando stava con lei. Era incredibile!

 

“Sì, andiamo” rispose Claire, e cominciò a incamminarsi verso il fuoco che gli altri sopravvissuti avevano acceso al centro della spiaggia.

 

 

  Se soltanto l’avessi incontrato prima!

 

Era sbagliato avere rimpianti, però era vero. Se l’avesse incontrato in passato, magari la sua vita sarebbe stata diversa. Meno dolorosa.

 

Gli rivolse un luminoso sorriso. Quant’era dolce, e gentile! E si preoccupava sempre per lei e per il bambino. E poi aveva uno sguardo incredibile, sembrava che leggesse le sue sensazioni.

 

Sotto i suoi occhi si sentì arrossire, e si affrettò a distogliere lo sguardo dal suo viso.

 

Oh, Charlie, se soltanto fosse andata in un altro modo…

 

 

 

  Lui la vide avvampare, e provò un istintivo desiderio di abbracciarla. Voleva dirle che non l’avrebbe più lasciata sola, che sarebbe rimasto sempre con lei, a proteggerla.

 

E ad amarla.

 

Se soltanto trovassi il coraggio per dirle quello che provo…

 

Charlie poteva avere tanti dubbi, ma di una cosa era più che sicuro.

 

Aveva bisogno di lei.

 

E non l’avrebbe mai lasciata.

 

 

***

 

Nota dell’Autrice:

Bene, ecco la mia prima fic su Lost. Breve, lo so, ma mi è venuta l’ispirazione ed è uscita questa ^^ Ho sempre adorato Charlie e Claire, come singoli personaggi e come coppia, e mi è dispiaciuto un sacco per la morte di lui ç_ç

Questa fic vuole essere un piccolo tributo per un grande eroe, almeno secondo me…

 

Spero che mi lascerete qualche commento, mi piacerebbe ricevere dei consigli e dei pareri.

 

Un grazie anticipato a tutti quelli che la leggeranno.

 

Baci lostosi,

-Giulia-

  
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