Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: elyxyz    23/06/2008    39 recensioni
La storia è ambientata subito dopo la fine del cap. 13 di Eclipse (Neonati), ed è una sorta di missing moment sui sentimenti e le paure di Jasper.
(Alice x Jasper, accenni Ed/Bella)
- Vincitrice del Concorso Cullen Family in Love – EFP Forum –
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicato a chi ama questo bellissimo pair

 

Dedicato a chi ama questo bellissimo pair.

A Shatzy e Tao, per il gentile aiuto.

A chi ha recensito i miei precedenti racconti su TW.

E a quanti commenteranno.

Grazie.

 

 

Don’t forget

 

(Per essere un uomo migliore)

 

 

by elyxyz

 

 

 

 

Alice sospirò, quando finalmente scorse la familiare sagoma rannicchiata su se stessa.

Con i suoi poteri da vampira avrebbe potuto correre, perlustrare ogni anfratto della casa in meno di un istante e scovarlo. Eppure aveva scelto di non farlo. Aveva rispettato - per un tempo che le era parso infinito, ma necessario - il suo desiderio di solitudine. Poi non aveva più resistito, ed era corsa a trovarlo.

Si avvicinò lentamente al compagno, seduto sui gradini nel retro, quelli che introducevano al giardino che Esme curava con tanto amore e devozione.

Jasper giocherellava con un filo d’erba, non si accorse di lei.

Jass…”

Mh?”

Lo vide sollevare un istante gli occhi su di sé, per poi distoglierli a disagio.

“Ti ho cercato dappertutto… ero preoccupata. Come va?”

“Dovevi chiedere a Ed. Lui sa sempre tutto.”

“Volevo sentirmelo dire da te, non da lui.”

“Come sta Bella?” chiese a sua volta, ostinandosi a fissare i ciuffi di prato.

“Bene. Ha reagito meglio di quel che speravamo.”

“Ho cercato… ho cercato di calmarla, coi miei poteri, mentre parlavo. Ma non è stato facile.” Ammise.

“Per lei?”

“No, per me.” Sospirò. “… Ho visto come reagiva al racconto.”

“Edward è con lei, ma è una ragazza forte, è straordinaria… non ti giudicherà.”

“E… tu? Lo farai?”

“E’ questo il problema?” raccolse la gonna e gli si accucciò di fianco, sullo scalino stretto, fianco contro fianco.

“Sono passati più di cinquant’anni, dall’ultima volta in cui ho rievocato questi fatti, ma fa ancora male. Mi mette in difficoltà parlarne.” Confessò.

“Lo sappiamo tutti. E apprezziamo il tuo sforzo, credimi.”

Aly?”

“Sì?”       

“Come fai ad amarmi? Sono un mostro, un mostro che ha compiuto tutte quelle atrocità. Come fai?”

“Sapevo che sarebbe successo. Ti sei dimostrato forte, troppo disinvolto; quasi distaccato, mentre narravi quegli eventi. Ma non m’imbrogli. Non me. So che le tue sono ferite aperte, che sanguineranno ancora a lungo.

Jasper sollevò nuovamente la manica del maglione color avorio, seguendo distrattamente con l’indice l’arabesco argenteo dei morsi, tatuato indelebilmente nella sua carne.

Alice gli prese delicatamente quel braccio tra le mani. Chinò il capo e sfiorò con le labbra le cicatrici fredde, lambendo con devozione il polso, dove più non scorreva sangue, dove non percepiva il battito. E poi salì, con calma. Leccando, carezzando, lenendo, fin dove la maglia le permise di arrivare.

Jasper chiuse gli occhi, smettendo di trattenere il respiro, come aveva fatto fino a quel momento.

Inspirò ed espirò. L’aria tiepida di fine primavera, l’odore di terra bagnata e di muschio, di pioggia. Il profumo di Alice, quell’aroma che tanto amava, che sentiva suo.

Piegò la testa, fino a farla scivolare contro la spalla di lei, che se lo strinse addosso, abbracciandolo con quel corpicino minuto che - chissà come - s’incastrava perfettamente nel suo. Come due pezzi coincidenti di un unico puzzle.

Rimasero abbracciati per un tempo infinito, cullati dalla quiete, dalla reciproca vicinanza.

 

“A volte mi chiedo dove sarei, se non ti avessi incontrato… se ti fossi stancata di aspettare.”

“Non poteva accadere. Tu eri scritto nel mio destino. E sarei rimasta in quella bettola puzzolente per l’eternità, se fosse servito. Né un giorno di meno, né un giorno di più.”

“Sei un pochino masochista, eh?” scherzò, mascherando un po’ dell’emozione che lo stava sopraffacendo.

“Dicono che io sia una pazza, che lo sia sempre stata. Beh, ora sono pazza di te.” Allungò l’esile collo verso il viso amato, le loro labbra gelide entrarono in contatto. Senza fretta, senza frenesia. Come a sfatare le parole di poco prima, e a cementare un’unione che rappresentava molto di più.

Quando si separarono, entrambi sorridevano.

“Ho scelto di condividere la mia eternità con te. Ti pare poco?” chiese, retorica. “Devi avere più fiducia. In te stesso. In me. Nella nostra famiglia. Persino in Bella, che si è unita a noi. Le tue parole in salotto, il fatto che tu l’abbia considerata una di noi, l’hanno resa felice.

“Ma se la mordessi per errore?”

“In quel caso… credo che lei ne sarebbe raggiante! Non è forse quello che desidera? Però Edward ti ucciderebbe… senza dubbio. Rise. “Ma tu non sei più quello di allora, lo sai. Riconosciamo il tuo sacrificio, Jass. Quando la sete si fa sentire più del solito, quando vorresti cedere al tuo istinto; noi comprendiamo la tua lotta interiore e continueremo a sostenerti.

“E se… se un giorno dovesse accadere? Se la mia parte oscura prendesse il sopravvento?”

“Oggi come oggi, potrei dirti che non accadrà. Perché io vedo il tuo coraggio, vedo la tua determinazione. Tu non vuoi uccidere nessun umano. E potresti rimanere fedele alla tua decisione.

Ma il futuro non è inciso nella roccia, Edward lo ripete spesso. Potresti ricaderci, potresti smarrirti.”

“E tu cosa faresti?”

“Mi arrabbierei con me stessa, per non essere riuscita ad aiutarti nel momento in cui avresti avuto più bisogno di me, e poi butterei via i cocci rotti e ricominceremmo da capo. Un errore non può vanificare decenni di sforzi, giusto?”

Jasper si sforzò di annuire, dandole modo di continuare.

“Nessuno di noi ha scelto di morire, di venire trasformato in quello che siamo adesso. Non è stato semplice per nessuno di noi, è vero. Però tu hai avuto un percorso più irto di altri, hai sofferto di più. Ma nel profondo di te alberga la bontà. Tu conosci la gioia di aiutare gli altri. Tu non sei malvagio. E hai mille altre qualità che mi hanno fatta innamorare di te, ancor prima di conoscerti. Ammise candidamente, con una sincerità così disarmante da far evaporare anche l’ombra di un imbarazzo lontano. Poi fece un’espressione semiseria “Anche se mi hai fatta aspettare parecchio.”

“Mi dispiace, signorina.” Ripeté Jasper, come aveva detto poco prima, in casa, e come allora. “Cercherò di diventare un uomo sempre migliore, per renderti felice.”

“No, Jass. Non devi farlo per me, ma per te stesso.” Lo corresse lei, sorridendo teneramente. “Se sarai orgoglioso di te stesso, io ne sarò felice di riflesso.” Intrecciò le loro dita. “Perché sono parte di te.”

 

 

 

 

Fine

 

 

 

 

Disclaimers: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

Note: Jass dice ad Aly che vuole diventare ‘un uomo migliore’. Tecnicamente non è più possibile, perché lui non è più umano. Eppure, secondo me, ha un senso. Perché lui sta combattendo contro la sua natura vampiresca, quella del mostro assetato che è in lui, non vuole cedere ai suoi istinti; e cerca - al contempo - di non perdere quanto di buono aveva la sua natura umana. Questo concetto, io credo, è molto importante. Ecco perché l’ho messo come sottotitolo.

 

 

Mi sembra giusto riportare il giudizio ricevuto dai giudici HopeToSave e Sophie_95:

 

- Ortografia: 9. La storia è ben congegnata, non ci sono errori di grammatica o logica.
- Originalità: 7.75. Pareri opposti, qui, secondo me, molto originale, ma a parere di Sara, non lo è; comunque sia, ottima fic.
- IC dei Personaggi: 8.75. Jasper e Alice sono IC, non c’è niente da dire.
Totale: 25.5 su 30.
La storia è molto bella, dolce e scorrevole: una lettura leggera, che non stanca (di letture stancanti ne ho l’esperienza =.=) e originale. Nel complesso è ottima: complimenti.

 

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

Vincitrice del Concorso Cullen Family in Love – EFP Forum

 

 

 

Ringrazio quanti hanno letto e commentato la mia fic ironica Ars Garrula (La Pettegola del Villaggio) che si è classificata seconda al Contest sul Peccato. In tutta sincerità, visto il numero esorbitante di letture, mi avrebbe fatto piacere avere qualche parere in più. La fic è sempre disponibile. ^__^



 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

 

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felice milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
Leggi le 39 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: elyxyz