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Autore: FeBookworm    26/02/2014    3 recensioni
Piccola OS incentrata sulla coppia RichardxAnne, durante l'ultimo anno della loro vita insieme.
”Da quando è morto Ned, ti sei negata ogni piacere Anna. Ti stai spegnendo giorno per giorno e io non voglio questo. Rivoglio la mia Annie, la ragazzina solare e ribelle che mi ha fatto innamorare. Io la ricordo come se fosse ieri. E tu? Ricordi ancora com'era essere lei?”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Londra, 1484

 

Nel dormiveglia Anne continuava a rigirarsi nel letto. Da quando Ned era morto non riusciva più a fare sogni tranquilli: attorno a lei era buio e faceva freddo, sentiva attorno a sé delle voci malvagie che le volevano portar via il suo piccolo, il quale teneva morto tra le sue braccia.

Non aveva voluto parlare con suo marito dei suoi incubi, qualcosa tra loro si era rotto da quando Elisabeth Grey e sua sorella Cecilia erano arrivate a corte.

Anne sospirò, ormai completamente sveglia. Lei e Richard non erano più gli stessi da molto tempo. Si ricordava ancora i bei momenti delle loro infanzia quando lui le leggeva i libri sui cavaliere e le loro avventure oppure quando lui le aveva insegnato a tirare con l'arco*. E come dimenticare il fatto che Richard l'aveva salvata dalla prigionia in casa di Giorgio? O il loro Amore?

Si erano amati così tanto... Lei lo amava ancora certo, lui era l'amore della sua vita, ma lui? Provava ancora quel sentimento? Oppure, adesso che lei non era più giovane e bella come un tempo, ilo suo amore è tutto per la fresca Elisabeth?

Anne sospirò ancora, stavolta singhiozzando.

Non poteva perdere anche Richard. La vita le aveva già tolto tutti i suoi affetti più cari, perché doveva sottrarle anche suo marito?

Si rese conto di star piangendo solo quando la mano calda di Richard le asciugò una lacrima.

“Anne, cos'è successo? Hai fatto un brutto sogno?” le chiese lui dolcemente.

Anne spalancò gli occhi, voltandosi verso di lui.

Era rimasto con lei quella notte. Era venuto da lei quella notte e, trovandola già addormentata, non se n'era andato. Era rimasto.

“Io...ho fatto un incubo, Richard” disse lei tra le lacrime.

Lui la prese tra le sue braccia e la strinse a sé:”E' stato solo un brutto sogno, Anne. Adesso sei qui con me ed è tutto finito.”

Lei nascose ancora di più il volto contro il suo petto e si lasciò cullare come una bambina. Come quando era una bambina.

Appena la sentì rilassarsi, Richard le disse:”Non ti sembra di essere ritornati bambini? Ricordo che, quando c'era una tempesta, ti rifugiavi sempre tra le mie braccia tutta tremante. Quanti anni avevamo, Annie?”

Lei alzò lo sguardo verso di lui:”Te lo ricordi ancora?”

Gli occhi grandi e scuri di lui incontrarono quelli blu di Anne e lei vi lesse tutto l'Amore e l'Affetto che li legava fin da bambini.

“Certo che sì. Io ricordo ogni singolo attimo passato con te.”

Lei gli sorrise e un'altra lacrima, stavolta di gioia, le rigò il viso. Richard baciò quella lacrima, così come le sue labbra.

“Adesso dormi, Annie. Nessun brutto sogno ti coglierà finché sarai tra le mie braccia.”

 

*************************

 

Sebbene facesse ancora abbastanza freddo, Richard aveva dato l'autorizzazione al suo popolo per una festa popolare. Giostre, gare con l'arco, giullari e menestrelli riempivano il centro di Londra quasi il Carnevale fosse arrivato prima del previsto.

Richard aveva voluto tutta la corte presente ai giochi del sabato. Lui ovviamente avrebbe preso parte a tutte le gare sotto l'amorevole sguardo di Anne e della sua corte.

Anche sotto quello di Elisabeth, pensò Anne sedendosi al suo posto.

Richard era il primo a scendere in camo nella giostra dei cavalli. Prima della partenza le si avvicinò e le disse:”So che non ti piace molto la giostra, Annie. Preferisci il tiro con l'arco come ai vecchi tempi”.

Lui le sorrise complice e lei annuì:”Trovo che la giostra sia più pericolosa per la salute di mio marito, Richard.”

“Lo so. Per questo chiederò a Lady Grey di prestarmi i suoi colori per questa gara. Sei d'accordo? Ovviamente porterò i tuoi nella gara di tiro con l'arco.”

Anne fu tentata di negargli il permesso, ma poi, come se lui glielo avesse appena sussurrato all'orecchio, le venne in mente il modo in cui aveva chiamato Elisabeth.

Lady Grey. L'aveva abbassata a ciò che era realmente: la figlia illegittima di Edoardo. Non più “mia nipote Elisabetta”.

Che questa fosse una rivincita del destino?

Anne annuì e lui si avvicinò ad Elisabeth, testimoniando davanti a tutti che stava gareggiando per lei. Anne la vide arrossire e pavoneggiarsi con sua sorella Cecilia di quella preferenza.

Solo alcune settimane prima Anne sarebbe morta dalla gelosia, ma aveva imparato a contenersi, dicendosi che, in fin dei conti, Riccardo le riservava ancora le stesse attenzioni di prima.

La rivincita sulla giovane Anne l'ebbe alla gara successiva di tiro con l'arco. Richard resituì il fazzoletto alla proprietaria e loe si avvicinò:”Anne, cortesemente, mi legheresti al polso il tuo fazzoletto? Vorrei gareggiare per te nella tua gara preferita contro il nostro caro Francis Lovell.”

Anne gli sorrise complice mentre faceva ciò che lui le aveva chiesto.

“Vinci per me, Dickon” gli sussurrò all'orecchio prima di lasciarlo andare. Lui non disse niente, ma le sorrise con la stessa espressione biricchina di quando erano piccoli.

Al primo tiro Francis fece quasi centro, così come al secondo. In entrambi i casi Richard ottenne lo stesso risultato. Al terzo e decisivo tiro Francis fece un centro perfetto. L'unico modo per batterlo era scalfire la sua freccia, facendo un centro altrettanto perfetto.

Richard temporeggiava camminando avanti e indietro:”Ti piace mettermi in difficoltò, vero Francis?”

“Mi spiace che vostra grazia lo pensi.”

Richard si avvicinò a sua moglie:”Un bel tiro quello di Francis, non ti pare Annie?”

Lei annuì:”Difficile da battere.”

“Vero. Ma ricordo una bambina che fece un tiro altrettanto perfetto, facendo perdere quel borioso di mio fratello Giorgio. Ricordi anche tu?”

Anne arrossì. La ricordava bene quella bambina. Era stata lei quella bambina.

“E' passato così tanto tempo da allora, Richard.”

“Non così tanto come sembra, Anne”. Le prese le piccole mani tra le sue e le baciò teneramente:”Da quando è morto Ned, ti sei negata ogni piacere Anna. Ti stai spegnendo giorno per giorno e io non voglio questo. Rivoglio la mia Annie, la ragazzina solare e ribelle che mi ha fatto innamorare. Io la ricordo come se fosse ieri. E tu? Ricordi ancora com'era essere lei?”

Il cuore di Anne iniziò a battere più forte. Sì, si ricordava eccome quella ragazzina. Isabel l'aveva spesso rimproverata per quel suo comportamento poco femminile, ma il fatto che Dickon l'apprezzasse anche per quel suo lato del suo carattere, l'aveva sempre spronata a continuare su quella linea. Sentire poi come Richard le stesse parlando a cuore aperto come non accadeva più da tanto tempo fu la causa della sua resa.

“Mi presteresti il tuo arco, Richard?”

“Certamente, Anne. Francis, spero che non ti offenderai, se concedo a mia moglie un piccolo divertimento.”

Lovell fece un piccolo inchino alla sua signora e disse:”Tutt'altro, Vostra Grazia. Anzi, è bello rivedere Lady Anne tirare con l'arco come quando eravamo bambini.”

Anne si mise in posizione, prendendo bene la mira. Sentì Richard avvicinarsi e sussurrarle:”Fai sempre lo stesso errore, Annie. Tieni la schiena curva come una contadinella.”

Lei si sistemò, sorridendogli, e, dopo aver ritrovato la calma, scoccò la freccia. Quasi non ci volle credere quando vide la freccia di Lovell rompersi in due al passaggio della sua.

Un centro perfetto.

Avevano vinto. Lei e Richard, di nuovo insieme, avevano vinto.

Sentì le braccia forti di Dickon stringerla e sollevarla da terra:”Hai vinto, Annie! Sei stata bravissima!”

Lei lo guardò, gli occhi pieni di amore e di felicità:”Ricordo ancora com'era Dickon, hai visto?”

Lui annuì e la baciò appassionatamente:”Vieni, Annie” le disse stringendole le mani:”Adesso possiamo goderci il pranzo.”

 

***************************

 

Quella sera si amarono come non accadeva da tempo ormai. Sembravano tornati giovani e spensierati come quando si erano sposati. Si cercavano, si trovavano e riscoprivano non solo uno il corpo dell'altra, ma anche quella passione sempre antica e sempre nuova che lega per sempre due anime.

Nel buio della notte, abbracciati stretti stretti, Anne gli domandò:”Perché mi hai fatto scoccare l'ultima freccia, Richard?”

Lui abbassò lo sguardo verso di lei e le sorrise:”Secondo voi, perché?”

Il cuore di Anne perse un battito. Quelle parole...le stesse di quella notte, quando lui si offrì di salvarla da Giorgio. Parole che le avevano fatto capire, ancor prima che lui glielo confermasse, quanto profondamente lui l'amasse.

Gli occhi di Anne divennero lucidi per l'emozione:”Ma allora ricordi...”

“Come potrei dimenticare, Anne? Come puoi anche solo pensarlo? Dubiti del mio Amore solo perché c'è qui la figlia della Woodville? Anne, dolce e cara Anne, io ti amo. Ti ho sempre amata e sempre ti amerò, non devi dimenticarlo mai.”

Lei annuì tra le lacrime, sorridendogli felice.

Era tutto ciò che aveva bisogno di sentirsi dire e, mentre baciava suo marito con nuova passione, giurò a se stessa di ricordare per sempre quelle parole e quell'Amore.



Note:
* Non credo che le donne nel Medio Evo sapessero tirare con l'arco, ma, essendo una disciplina che a me piace molto, ho voluto inserirla e far sì che anche Anne ne fosse capace.
Se poi ho sbagliato, mi scuso in anticipo.
Ringrazio tutte le persone che leggeranno la storia,sperando che sia gradita ^^

-Fé-

   
 
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