Ormai la mia vita aveva bisogno di una scossa e cos'era meglio se non dirgli che lo amavo. Si, lo amavo con tutta me stessa con tutta l'anima, se essa esisteva, ovviamente.
Mi ero innamorata di qualcuno che in realtà non esisteva, un vampiro. Uno spettro delle tenebre, qualcuno ormai morto secoli prima.
Da quando avevo scoperto il suo segreto eravamo solo amici, ma non per me. Lui era stupendo, aveva intensi occhi blu, capelli neri, un viso angelico, non sembrava portasse morte e infatti non la portava. Lui era uno dei pochi, dei pochi vampiri che non uccidevano se non per necessità. A volte mi chiedevo chi avesse ucciso e se io un giorno sarei stata la sua prossima vittima ma quando lo guardavo negli occhi mi ricredevo e non riuscivo a pensare ad altro se non all'amore che provavo per lui. Il suo nome, Anthony.
I capitolo Rivelazione
Mi incamminai verso scuola dove l'avrei sicuramente incontrato. Mentre camminavo guardavo le case nei dintorni e notai che non c'era natura. << com'è possibile>> chiesi tra me e me. Abitavo lì da ormai 14 anni, tutta la mia vita insomma e quell'osservazione la feci soltanto allora. Ciò mi fece capire che i pensieri di una persona innamorata sono diversi, più intensi.
Ero ormai arrivata a scuola. Lo vidi da lontano e lo salutai con la mano. Si stava incamminando verso di me, il mio cuore batteva, batteva forte molto forte, avevo le farfalle nello stomaco volevo morire. Eccolo è arrivato. << Ehi come va?>> mi chiese normalmente. <
Suonata la campanella mi risalì il cuore in gola, sapevo che il momento fatidico era ormai vicino e a dir la verità avevo paura, paura che lui non mi ricambiasse, paura che il nostro rapporto potesse cambiare. Era il mio migliore amico da ormai 1 anno e mezzo, e non volevo perderlo.
Ci incontrammo di nuovo fuori scuola per tornare a casa insieme. Salutai amici e amiche e ci incamminammo. << Ehi Anthony, devo dirti una cosa>> volevo morire, <
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Il bacio fu lunghissimo ma nel frattempo temevo il momento che sarebbe venuto subito dopo, cosa gli avrei detto?, cosa avrei fatto?. Oddio eccomi di nuovo persa e confusa tra i miei pensieri.
Ci allontanammo l'uno dall'altra e ci guardammo intensamente negli occhi. <<É stato bellissimo>> mi disse. Aveva detto proprio queste parole non ci potevo credere, cosa avrei dovuto dirgli? Che lo amavo, già lo sapeva, forse sarei dovuta rimanere in silenzio e non dire nulla, ma sentivo il bisogno di dovergli dire qualcosa.
<< Anche per me lo è stato, ma adesso...>> mi fermò di nuovo. Era come se mi leggesse nella mente come se capisse che non sapevo cosa dire. Ci dirigemmo verso casa . Nessuno dei due sapeva cosa dire e così rimanemmo in silenzio fin fuori il viale di casa mia.
Ci fermammo in contemporanea. Stavolta non riuscii neanche ad aprire bocca, ma ora sapevo che anche lui provava gli stessi sentimenti verso di me e questo mi rassicurava molto. Mi baciò nuovamente e lì sentii che tutto sarebbe andato per il meglio. Ci allontanammo e lì gli chiesi: <
Ci salutammo con un ultimo bacio e infine tornai a casa. Immediatamente chiamai la mia migliore amica Nicole, una ragazza che a primo impatto poteva sembrare fredda e chiusa ma che in realtà era una ragazza dolcissima e che sapeva dare ottimi consigli. Eravamo ormai amiche da 5 anni e anche lei conosceva il segreto di Anthony.
Parlammo a lungo e non appena staccammo uscii di casa e mi incamminai verso casa di Anthony. Bussai alla porta e mi aprì Marie una vampira che conviveva con lui. Le chiesi se Anthony era in casa, mi disse di si e mi invitò ad entrare. In casa c'era anche Jason, l'altro vampiro che viveva con loro, ci salutammo e infine andai in camera di Anthony.
Bussai alla porta ed entrai. <
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Mentre camminavamo ci fermammo. <
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Continuammo a camminare e mi prese sulle spalle ci divertimmo a correre o meglio lui correva e io continuavo a ridere.
Infine tornai a casa e richiamai Nicole. I suoi consigli come sempre furono veramente preziosi. Parlammo tutta la notte di Anthony e del fatto che finalmente gli avevo confessato i miei sentimenti. Sembrava che lei fosse felice per me ma quando le chiesi cosa ne pensasse sentii che non lo era del tutto. <
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<< Sai perfettamente che mi fido di te ma stavolta ti stai sbagliando di grosso.>> non la riconoscevo, <
Improvvisamente sentii che stava piangendo <
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