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Autore: Marlene_    01/03/2014    1 recensioni
Silena mi guardò negli occhi, e sorrise. Il suo volto si distese, le rughe di preoccupazione che le corrugavano la fronte sparirono. Staccò per un attimo il suo sguardo dal mio e lo puntò verso il soffitto nero, poi pronunciò due frasi sorridendo. -Charlie- disse -vedo Charlie.-
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charles Beckendorf, Silena Beauregard
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“SEE CHARLIE.”
 
“Ma non le vedi le stelle Charlie? Non sono bellissime?”
 
Mi ricordo bene che quando sono morto non c’erano stelle. Era giorno.
Mi ricordo bene le facce dei mostri e dei semidei presenti su quella nave, la consapevolezza di chi sta per morire.
Mi ricordo l’odore del mare, il rumore del mio cuore che batteva e mi ricordo la faccia di Percy Jackson.
Mi ricordo tutto.
Tranne il suo viso.
 
Ero in quel posto ad aspettarla da giorni. O magari solo da poche ore, il tempo negli Inferi passa molto lentamente. Ogni volta che appariva una nuova anima cercavo di scorgerla, e un momento dopo me ne pentivo. Non si può desiderare la morte di qualcuno che ami.
Ricordo di essermi messo a piangere, per quanto fosse possibile, e ricordo di aver pregato mio padre Efesto di farmela ricordare.
Ogni volta che provavo a richiamare alla mente la sua immagine mi appariva sfocata, annebbiata, e questo mi lacerava dentro.
Silena Beauregard è stato il grande amore della mia vita. Niente potrà cambiare ciò, nemmeno la morte.
Vorrei potervi rassicurare, dicendovi che quando si muore non si prova più dolore. Ma non è così.
Dopo la morte ci sono gli Inferi, e il dolore lo senti. Eccome.
Ricordo di essermi sforzato in preda al panico di richiamare alla memoria una qualsiasi sua immagine, invano. Non riuscivo a vederla, nemmeno nei miei ricordi.
E se non potevo ricordare nemmeno il suo viso allora non valeva la pena di esistere.
Ogni tanto sentivo il rumore della battaglia che infuriava sopra di me, alcuni colpi erano così violenti che persino le anime si fermavano a guardare in alto.
Poi ci fu un colpo più forte degli alti.
Fu a quel punto che la vidi.
Indossava una logora armatura greca, due volte più grande di lei ed aveva i capelli bruciacchiati.
Giuro sullo Stige che quello fu il momento più bello di tutta la mia esistenza. Di solito la gente quando è molto felice o prova un’emozione forte lo pensa sempre “questo è il momento migliore di tutta la mia vita”. Lo diciamo almeno un centinaio di volte prima di morire.
Ma credetemi che quando arriva per davvero quel momento, lo si sente. Ti senti scoppiare dentro una tale felicità che non…non riesco nemmeno a spiegarlo.
Poi lei mi vide.
Prima di accorgersi della mia presenza, la sua immagine era ancora un po’ sfocata, come se fosse lì ma non fosse veramente lì. Poi mi guardò negli occhi, e sorrise. Il suo volto si distese, le rughe di preoccupazione che le corrugavano la fronte sparirono. Staccò per un attimo il suo sguardo dal mio e lo puntò verso il soffitto nero, poi pronunciò due frasi sorridendo. -Charlie- disse -vedo Charlie.-
Poi la sua immagine diventò sempre più nitida, finchè non la vidi perfettamente.
Potevano essere morti tutti gli abitanti della Terra e l’unica cosa che mi importava davvero era che lei fosse lì con me.
Forse contai gli istanti che lei ci mise per raggiungermi, o forse no. Ma ricordo bene la sensazione che provai a stringerla tra le braccia. Il mio mondo era al sicuro e tutto il resto poteva cessare di esistere anche per sempre.
-Sei qui Charlie.- le lacrime le scorrevano sul viso come un fiume in piena ma lei continuava a sorridere, come se il fatto di essere morta potesse passare in secondo piano.
-Sono qui Silena. E non me ne vado da nessuna parte.-
Lei seppellì il viso tra le mie braccia. L’armatura le era scivolata via mentre correva da me, era così piccola senza quella addosso.
-Potremmo finalmente rimanere insieme per sempre ora, vero Charlie?-
La baciai sui capelli e aumentai la stretta, era il mio modo per dire sì.
-Lì sopra sta succedendo il disastro, i Titani stanno risorgendo e Percy è andato a combatterli e…-
La fermai. -Ora non ha più importanza. Siamo insieme giusto? È questo l’importante.-
Lei alzò la testa e mi guardò. Era bellissima senza nemmeno provarci, non centrava niente Afrodite, era bella e basta.
-Si. È questo l’importante- mi sorrise, e giurai che non l’avrei mai più lasciata.
Credetemi se vi dico questo: persino la morte può sembrare bella se hai accanto a te la persona che ami.
Credetemi, l’amore sconfigge anche la morte.
 
“Ma non le vedi le stelle Charlie? Non sono bellissime?”
Le vedo Silena, le vedo. Siamo negli Inferi, e ci rimarremo per sempre. Vedo le stelle anche su questo soffitto nero e senza luce. Vedo te.

Ti vedo Silena.
   
 
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