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Autore: Pedio Uichi    03/03/2014    1 recensioni
La storia di Maria e della sua folta chioma.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emme , a, erre, i, ah.
Elle,e,ssì.

Queste sono state le ultime parole pronunciate dalla plurimedagliata Maria Lesi, detentrice del Guinness World Record : “La vecchia più vecchia di sempre”.

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire chi era Maria.
Maria, nacque in un paese della provincia di Palermo.
Amata e coccolata da tutti, Maria, viene ricordata come la “fotografa di se stessa”. Amava piegare la testa in modi innaturali e li immortalava facendosi una serie illimitata di autoscatti feroci e complusivi.
Alla tenera età di 3 mesi, iniziò a leggere il Codice Da Vinci, e capì che Dan Brown rappresentava l’emblema del suo uomo ideale.
Solo pochi mesi dopo capì che Fabio Volo doveva essere l’unico uomo della sua vita.
Nella sua giovine età, incontrò personaggi illustrissimi:
Darwin, che elaborò la teoria dell’evoluzione, che Maria saggiamente passò di sottobanco.
Mendeleev, che le insegnò quanto un essere umano potesse essere “Stronzio”.
E Mendel, che grazie ai suggerimenti impartiti da Mendelev a Maria, divenne un esperto sui caratteri ereditari.

Donna di grande fascino, odiava i suoi capelli.
Li odiava talmente tanto che il non pettinarseli e lasciarseli alla sanfasò, diede ispirazione alla creazione del film Frankenstein.
Vita piena di successi, stanca di così tanta notorietà, si diede all’ ing.chimica e fu così che vantò il flirt con Mendeleev ai suoi colleghi.
Ma ce ne fu uno che le rubò il cuore e la prese a parole. Purtroppo non abbiamo dati sufficienti per poterne parlare.
Conobbe Giuseppe, un ing.chimico noto per la sua abile progettazione di impianti di distillazione e fu così che Maria, iniziò a riciclare le persone che potevano vagamente somigliare allo “stronzio”. Fu un successo.
Il motto di Maria divenne: Morto uno stronzio, se ne ricicla un altro.
Divenne nuovamente popolare, vincendo il premio come miglior comica del millennio. Nobel e premi Oscar. La donna dei successi.
Era su tutti i giornali.
Arrivò la notizia anche in Senegal, dove un noto imprenditore locale ,Diouf, la contattò e lei andò subito da lui.
Fu allora che Maria, iniziò a sentire qualcosa di forte dentro di lei. Qualcosa che riuscì ad aprirla al mondo intero. Voleva a tutti i costi palpare il culetto dell’imprenditore locale.
Lo seguiva ovunque, arrivò a scriversi nella conosciutissima palestra del Senegal: “Ek het 'n mooi gat” , letteralmente, c’ho un bel culo.
Se ne innamorò, ma lui le dava sempre bidone.
Era troppo “stronzio”. Così venne riportato sul settimanale “Chi” :
-Maria: “Era sodo. Avrei creato una dinastia di chiappe sode con lui, ma nel mio cuore vi è saspazio solo per Fabio Volo”.
Maria tornò in Italia all’età di 21 anni.
Straziata e distrutta emotivamente dagli “essere stronzio”,sii innamorò dei gatti morti, tanto da farli diventare un’emblema nazionale.
Il “parrucchino alla Conte”. Ne parlavano ovunque. Maria divenne Juventina.
Compiuti i 100 anni, Maria lanciò un nuovo slogan: “Vecchio? Tuo, nonno!” . Premio Nobel per l’ennesima volta.
L’unica donna che fece la doppietta nell’arco di 100 anni.
Da lì in poi, Maria iniziò ad intraprendere una nuova strada.
Eremita.
Di Maria non si seppe più nulla.
Furono ritrovate delle ossa nella grotta “Nassela”, sull’altopiano della “terra dei culi sodi”, ma appartenevano ad un cucciolo di dinosauro. Maria se lo mangiò, durante il corso degli anni. {WikiMaria}
Un turista nel corso di un’escursione, trovò Maria intenta a cucire un vestito con i suoi odiati capelli.
Maria venne messa a nuovo e da brava eremita, non parlò più per i 978 anni seguenti.
Stabilì record su record:
- Il maggior numero di premi oscar
- il silenzio più lungo della storia
- l’aver pappato un cucciolo di dinosauro a mani nude
- la vecchia più vecchia di sempre
Il giorno prima del suo 1000-esimo compleanno, Maria si spense dicendo: io sono
Emme , a, erre, i, ah.
Elle,e,ssì.
 

  
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