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Autore: _TheDarkHouse_    03/03/2014    1 recensioni
Dall'esterno poteva sembrare una casa normale, come tante altre, ma nessuno peteva immaginare cosa avveniva all'interno...
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Harry Styles
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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19 Ottobre 2013


-Sveglia, siamo arrivati Violet!- Disse esasperata la madre della ragazza dopo averla chiamata per l’ennesima volta.
La ragazza l’avrebbe sentita se non fosse stato per le cuffie che aveva nelle orecchie, ma dopo un po’ accorse che tutti erano già scesi dall’auto ed era l'unica rimasta al suo interno.
La casa non era come si aspettava, rispetto a come l’aveva descritta la madre, risultava più moderna. In fondo non era poi così male.
Dall’esterno si poteva notare che era costruita su due piani, decorata da mattoncini rossi messi a contrasto con infissi bianchi e una specie d’arcata in marmo, anch’esso bianco, posta sull’entrata principale.
Per arrivare all’edificio si doveva salire una scalinata di pochi gradini posta prima di un grande giardino con alti alberi situati a destra e a sinistra.
Violet con fatica s’incamminò verso la sua nuova casa che secondo gli standard della famiglia lo sarebbe stata ancora per poco.
A primo impatto ebbe una strana sensazione, un brivido le percorse tutta la lunghezza della spina dorsale ma non le diede tanta importanza.
Anche l’interno non era male e a Mia sembrava piacere molto, all’apparenza si dimostrava già a suo agio, cosa che non valeva per Violet. Era troppo grande per i suoi gusti.
Ben era dell’idea di aver fatto un grande affare nel comprarla e, ignaro di ciò che era accaduto al suo interno, nessuno gli avrebbe mai fatto cambiare opinione.
Vivien anch’essa soddisfatta non era poi tanto sicura del nuovo acquisto perché il prezzo era veramente troppo basso e gli portava strane sensazioni e qualche timore.
-Dové la mia camera?- Chiese Violet.
-Al piano superiore- La ripose Mia con una tenera voce.
-E’ ovvio- Disse Violet con tono sgarbato.
-Sì più gentile- La rimproverò il padre –E comunque è la prima a destra, comincia a portare il tuo zaino e poi porterò il resto-
-Sisi certo, come no-
Violet dopo quell’affermazione salì in quella che sarebbe stata la sua nuova camera e cominciò a trovare un posto per le poche cose che conteneva il suo zaino, quello che portava sempre con se. In esso erano contenuti i suoi vecchi ricordi, da quelli più belli e felici a quelli più brutti e tristi.
Tutti erano indaffarati a riporre le loro cose elle rispettive camere compresa Mia, anche lei dava il suo contributo, tutti tranne Violet. Lei, stesa sul suo letto, era presa nell’ascoltare musica senza nemmeno accorgersi che qualcuno la stava fissando.
Si voltò di scatto e notò sull’uscio della porta un ragazzo alto e robusto con folti capelli ricci e castani, occhi verdi e che indossava dei jeans scuri e stretti e una t-shirt nera anch’essa aderente.
Si alzò di scatto spaventata e gli urlò contro – Cosa ci fai tu in camera mia? o meglio, chi sei?-
-Io sono Harry, cosa ci fai TU qui, o meglio, TU chi sei- Rispose marcando bene la parola tu e imitando in modo altezzoso la voce della ragazza.
-Io sono Violet Harmon e sono qui perché questa e casa mia, quindi ti conviene andare via prima che chiami la polizia o che ti cacci fuori a calci. Sta a te decidere-
In quell’istante, prima che il ragazzo potesse controbattere qualcuno suonò il campanello e la ragazza uscì di corsa dalla camera per vedere chi era. Prima però si girò per vedere se il ragazzo avesse qualcosa da dire, ma Harry era sparito.
Senza dargli troppa attenzione scese velocemente le scale e arrivata alla porta si ritrovò dinanzi una giovane donna.

12 Giugno 2010
Jennifer Sthoel era felice, lei e suo marito si erano finalmente sposati ed aveva coronato il sogno di comprare una grande casa che rispondeva a tutte le sue esigenze, ma quella felicità non durò per tanto. Proprio in quella casa suo marito la tradì con una donna più giovane e proprio in quel posto lei decise, dopo il loro divorzio presa dalla depressione, di suicidarsi impiccandosi. Essa aveva legato la corda proprio sotto il lampadario grande e lussuoso posto all’entrata della casa, proprio quello che, al momento dell’acquisto l’aveva colpita di più…



SPAZIO AUTRICI…
Eccoci col primo capitolo, speriamo che vi piaccia.
Se volete lasciate una recensione, anche con consigli perché siamo ancora un po’ incerte sulla storia.

Ps. ecco la casa

  
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