I PENSIERI DI CHARLOTTE
Mi sveglio. Guardo i numeri fosforescenti che segnano l'ora: le 6,00.
Poi mi viene in mente un microfono. Subito dopo una bibita verde, e infine una canzone di Lady Gaga. E dopo questi strani flashback che non riesco a collegare tra loro, arriva il mal di testa. Terribile. Non ho mai avuto un male di questo genere.
Dopo una serie di sbadigli i ricordi si abbattono su di me come una secchiata di acqua gelata: la festa di Cynthia, il karaoke, io che perdo il controllo e mi metto a cantare Paparazzi come una pazza.... Ma la parte più terribile è l'ultima: l'arrivo di Gideon e Gwen, io che cerco di raccontare a tutti i segreti della mia famiglia.
Per la prima volta in vita mia sono grata a quella scema di mia cugina per avervi salvata dallo svelare cose che non avrei mai dovuto neanche accennare.
Mi rassicuro dicendomi che è stata tutta colpa dell'alcool che Gordon ha aggiunto alle bevande verdi, ma so che non è così.
Un mese di rabbia repressa e gelosia, perché anche se non voglio ammetterlo sono infinitamente gelosa di Gwen, mi è bastato per commettere l'unico atto impulsivo della mia vita
Fin da quando ero piccola vedevo gli altri bambini fare cose buffe e a volte sciocche, ma io non ho mai potuto sbagliare o scherzare.
Perché io sono Charlotte Montrose,sono speciale e non posso essere confusa con altri ragazzi qualunque, mi diceva sempre la mamma.
Così mentre vedevo gli altri giocare e ridere, io dovevo studiare, prendere lezioni di bonton, imparare i nomi e gli alberi genealogici di tutti i nobili che erano vissuti almeno 100 anni prima della mia nascita.
E non lo trovavo giusto ma continuavo a fare un mezzo sorrisetto freddo per non deludere la mamma e Lady Arisa.
In fondo ho sempre odiato essere “speciale” e ho sempre invidiato Gwendolyn, che aveva amiche normali e poteva essere sé stessa.
Pensavo che le uniche cose decenti di questa mia anormalità fossero 3: Gideon ,le meravigliose avventure nel passato che avrei fatto una volta compiuti i 16 anni e i vestiti fantastici che avrei indossato (anche se Madame Rossini si ostinava a chiamarmi rossa anoressica).
Ma naturalmente i viaggi e i vestiti non li posso avere e anche Gideon alla fine ha preferito scegliere la ragazza simpatica e spontanea a me, che conosce da quando siamo piccoli.
Per anni ho pensato di essere una ragazza speciale e adesso mi accorgo di essere come tutti gli altri, solo più stronza e secchiona. Anche se a volte anch'io non riesco a sopportarmi non riuscirò mai a cambiare questo caratteraccio che mi ritrovo. O forse sì.
Perché nessuno mi ha mai voluto bene. Anche mia madre si era affezionata di più al mio “difetto genetico” che a me.
Forse con l'aiuto di qualche amico riuscirei a sopportare questa terribile situazione. Ma ta da! Charlotte Montrose non ha amici! Lei è la regina di ghiaccio ( a volte credo che questo soprannome sia perfetto per me) che non da confidenza a nessuno.
Non ho mai avuto un'amica come lo è Leslie per Gwen. Mai. Forse solo Gideon ha conosciuto una piccola parte della vera me. Ammesso che esista una vera me.
A volte mi sembra di essere una statua di pietra con il cuore di ghiaccio. Entrambi materiali freddi e senza sentimenti, come me.
ANGOLO AUTRICE
Scusatemi tanto! questa è la mi prima ff in assoluto e fa abbastanza schifo. Vi prego datemi suggerimenti per migliorare, se avete qualcosa da dire, fate pure, non mi offendo! XD CIAO CIAO
Gwendolyn