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Autore: OverTheEdge    04/03/2014    0 recensioni
PROLOGO:
Il flagello era concluso, il Ferelden era salvo,
Kirkwall era sull’orlo della guerra tra templari e maghi,
Il nostro eroe convocato ad Orlais per la missione finale.
La compagnia si creò durante il viaggio e le conseguenza cambiarono i destini del Thedas.
Un nuovo Impero in arrivo, un nuovo tiranno nasce con la forza.
Date il potere e la gloria ad un uomo e il mondo sarà Suo.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alistair Therin, Flemeth, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO:
Il flagello era concluso, il Ferelden era salvo,
Kirkwall era sull’orlo della guerra tra templari e maghi,
Il nostro eroe convocato ad Orlais per la missione finale.
La compagnia si creò durante il viaggio e le conseguenza cambiarono i destini del Thedas.
Un nuovo Impero in arrivo, un nuovo tiranno nasce con la forza.
Date il potere e la gloria ad un uomo e il mondo sarà Suo.
 
*
 
Dragon Age: Over the Edge
 
Capitolo I: Partenza per Orlais
 
            Era una mattina come le altre, tranquilla e serena, la pace regnava sovrana in tutto il Thedas ormai da 7 anni, da quando il Flagello venne fermato dall’eroe del Ferelden, ma alcune minacce si sentivano arrivare dal Liberi Confini, dove il Campione di Kirkwall aveva sventato l’attacco dei Qunari e ora stava cercando di calmare le acque tra templari e maghi.
Ma questa è un’altra storia…
 
Athelstan aprì gli occhi e vide un sole splendente su nel cielo, un buon motivo per iniziare bene la giornata, ma appena si alzò dal letto la sua attenzione ricadde su una lettera che si trovava sul comodino, portava il sigillo Imperiale di Orlais, così decise subito di aprirla e leggerne il contenuto:
“Athelstan, terzogenito della famiglia di Prand Theden, siete convocato dinanzi alla corte dell’imperatrice Celene di Orlais per un importante missione.”
Athelstan non credeva a ciò che stava leggendo, cosa avrebbe mai voluto da una persona come lui l’imperatrice di Orlais, così non ci pensò due volte, si vestì e corse a riferire tutto a suo padre.
« Non ammetto ripensamenti figlio mio, tu andrai con tuo fratello nel Liberi Confini, nella città di Kirkwall e mi porterete informazioni su ciò che sta accadendo là, non è qualcosa da prendere sottogamba, avvenimenti inattesi potrebbero accadere e se succede il peggio è meglio essere pronti.»
«Come volete, padre.»
Erano voci familiari che Athelstan riconobbe subito, suo padre Prand e i suoi fratelli Priston e Limport stavano ancora discutendo sugli avvenimenti di Kirkwall e la loro missione affidatagli dal padre, ma ora non voleva entrare e parlare di ciò interessi più urgenti correvano nella sua mente.
            «Padre, porto notizie urgentissime, ho trovato questa lettera sul mio comodino stamattina, mi sapete dire qualcosa in merito a ciò?.»  Chiese Athelstan preoccupato.
            «Figlio mio, non so dirti molto di più, ieri notte mentre voi dormivate e arrivato un messaggero da Orlais con questa in mano e chiedeva di te, non ho chiesto di svegliarti, perché pensavo che non fosse una cosa importante, ma dimmi un po’, cosa c’è scritto?.»
            «Sono stato convocato ad Orlais dall’Imperatrice per una missione.»  Disse deciso Athelstan.
            «Che cosa?!? Ma che diavolo? Fammi leggere!.»  Disse il fratello maggiore Priston.
            «AH, chi mai vorrebbe qualcosa da uno come te!.» Gridò Limport
            «Si da il caso che abbia battuto tutti e due nell’arena l’altro giorno, forse hanno chiesto di me perché sono più degno di voi?!.»  Disse Athelstan in tono di sfida.
            «Adesso basta! Se l’Imperatrice chiede di te, partirai questa mattina stessa, ti farò procurare una scorta per arrivare ad Orlais e avrete i cavalli più veloci e resistenti.»  Disse il padre.
Athelstan disse velocemente e senza pensarci «Con me porterò anche Gember.»
Ma sapeva che suo padre non riteneva Gember una persona su cui fare affidamento e non aveva neanche la serietà che si aspetta da uno del suo rango.
«So che non ti va a genio, ma io mi fido di lui, siamo grandi amici, se devo partire oggi stesso lasciami almeno questa decisione.»
«Così sia, manderò un messaggero a casa del tuo amico, partirai dopo aver fatto colazione, mi raccomando figlio mio, ricorda che sei al cospetto dell’Imperatrice, non fare azioni avventate.»
«Come desirate, padre.»
E Athelstan si ritirò nella sua stanza a preparare le sacche, la sua armatura, armi e aspettò con ansia l’arrivo del suo amico Gember.
 
*
 
«Gember! Amico mio, vederti è già un gioia che notizie mi porti?»  Chiese Athelastan.
Gember era un uomo sui 30 anni, poco più grande di Athelstan, aveva i lineamenti simili a quelli del vecchio re Alistair essendo suo cugino era una cosa normale, e anche il carattere era simile.
«Ecco il “raggio di luce” che mi ha fatto svegliare così presto questa mattina.»  Disse scocciato Gember.
«Scusami, ma se non fosse stata una situazione così importante ti avrei fatto dormire fino al prossimo Flagello.»  Disse ridendo Athelstan.
«Oh beh, allora dimmi un po’ cosa sta succedendo, questa scorta di guardie ci deve accompagnare dove?.»
«Ad Orlais caro amico, andiamo per una missione urgente dinanzi all’Imperatrice Celene.»
«Allora non perdiamo tempo filiamo via veloce, come la prole oscura senza l’arcidemone!.»  Urlò impaziente Gember.
«Perfetto, allora si parte uomini e che Andraste ci porti la buona sorte.»
Così i due amici uscirono dalle mura della città di Denerim, preoccupati e allo stesso tempo incuriositi da quella missione che attendava Athelstan, lungo il tragitto parlarono a lungo sulle possibili richieste che avrebbe potuto fargli l’Imperatrice, anche alcuni uomini della scorta si unirono alla conversazione, ma era meglio non fantasticare, poteva essere una richiesta facile o peggio ancora una missione difficile che sarebbe rimasta nella storia come le vecchie leggende dei Custodi Grigi o le storie dei Flagelli.
Rimanevano pochi giorni di viaggio alle loro spalle le Montagne Gelide erano ormai lontane e la città di Halamshiral era davanti loro, era la prima città dopo aver passato il confine che divideva Orlais e il Ferelden, l’ex capitale dello stato elfico delle Valli, presero le provviste necessarie per continuare e continuarono il loro percorso per la  Via Imperiale, nei due giorni seguenti oltrepassarono le città di Lydes, Verchiel, Montsimmard, Val Firmin e Val Foret.
«Eccola Athelstan Val Royeaux imponente e raggiante come me l’ero sempre immaginata» gridò Gember.
"Gember, calmati, il giorno della partenza non mi sembravi così entusiasta, avresti voluto uccidermi". Replicò Athelstan.
"Oh beh sono pensieri passati, ora entriamo e dirigiamoci dall’imperatrice".
Le porte di Orlais si aprirono Athelstan, Gember e la loro scorta entrarono.
  
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