Avevo camminato tutta la notte in quella strana foresta sotto una leggera pioggia.
Alle prime luci dell'alba arrivai in una zona spianata dove al certo del sentiero torreggiava un grosso albero.
Mi fermai ad osservarlo.
Era completamente spoglio con la corteccia ruvida e scura, doveva essere molto antico.
Lo aggirai notando che, sul suo lato che prima non potevo vedere, aveva incastonato un crocifisso in ferro battuto. Mi domandai cosa potesse farci li perchè la sensazione che mi trasmetteva non era piacevole.
Continuai il mio cammino. Le gambe si muovevano da sole come se conoscessero già la strada da tempo ed arrivai dove la vegetazione era più selvaggia.
Il cielo minacciò un temporale ma quel sentiero mi rapiva.
Passo dopo passo, goccia dopo goccia, giunsi davanti ad una Cattedrale diroccata inghiottita quasi del tutto dagli alberi. Notando la mancanza di porte, entrai.
L’interno si presentava maestoso nonostante la condizione di degrado. Era a Croce Latina, con tre navate completamente sgombre da panche o persone.
Esitai un attimo all’entrata, poi camminai nella navata centrale con lo sguardo fisso all’altare dimenticato da Dio.
Un vento gelido prese a soffiare e centinaia di bare scoperchiate comparvero attorno a me, tutte dal legno scuro e ruvido. L'albero.
Indifferente allo strano fenomeno che mi accadeva attorno, continuai per la mia strada come se quelle bare fossero nel posto giusto al momento giusto.
Buio.