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Autore: SweetPandemonium    26/06/2008    3 recensioni
...Solo quando si rischia di perdere una persona ci si accorge di quanto essa sia importante... questa FF si spiega solo se vi dico che sono un inguaribile romantica xD
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Brian Kinney, Emmett Honeycutt, Justin Taylor
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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It Is Worth Of It

 

Quarto Capitolo

 

All’incirca verso le 22.00 Debbie tornò a casa. Trovò Justin ai fornelli e un profumo invitate si levava dalle pentole.

“ Raggio di sole! Ciao! che buon profumo! Cosa cucini?”

Justin, sentendo la voce di Debbie si girò istintivamente senza avere il tempo di asciugarsi le lacrime che quel giorno facevano capolino spesso e volentieri.

Deb perse il sorriso vedendo le lacrime del ragazzo e, abbandonando a terra il borsone andò ad abbracciarlo. Justin strinse a se la donna e cominciò a singhiozzare sulla sua spalla.

“ Topino, cosa succede? Che hai?”

“ Niente Deb. Non preoccuparti. Sono solo un po’ triste. Ma ora mangiamo che si fredda!” rispose il biondino ricomponendosi e stampandosi  in faccia il sorriso più spontaneo possibile che poteva, ma con scarso successo.

La donna infatti non gli credette, ma sorridendo e asciugandogli le lacrime con un dito disse: “Ok, va bene. Prendo i piatti”

Quando mezz’ora dopo Justin iniziò a sparecchiare la donna lo bloccò dicendo: “ No tesoro, non preoccuparti ci penso io, tu prendi la borsa e vai a farti una bella doccia rilassante”

“ Nono, Deb. Lavo io i piatti. Devo ringraziarti in qualche modo per la tua ospitalità. Poi tu hai lavorato tutto il giorno”

“ Ma che dici tesoro. Non devi ringraziarmi di nulla. Sai che qui sarai sempre il benvenuto. Comunque non devi preoccuparti. Sono trent’anni che faccio questo lavoro e sono più che abituata.

Dai, vai di sopra a rilassarti. Questo è un ordine!!” concluse sorridendo.

Justin ricambiò il sorriso, annuì piano dopo aver raccolto la borsa da terra salì nella sua stanza.

Posò il borsone sul letto e si recò in bagno per farsi una doccia.

Quando ne uscì si mise un accappatoio e tornò in camera.

Aprì la zip della borsa e cercò dei boxer sotto gli altri indumenti.

Mentre cercava sentì qualcosa sotto la sua mano. L’afferrò e la tirò fuori.

< Una lettera!? Cosa ci fa qui?!” pensò. Poi la girò tra le mani e sulla parte posteriore lesse ad altra voce: “ Per Justin. Brian”

La prima reazione del ragazzo fu quella di sorridere. Poi però sospirando si mise a gambe incrociate sul letto e la aprì piano.

 

< Ciao Justin. Non sono molto bravo a scrivere questo genere di lettere, forse perché non ne ho mai scritta una. Perché non ne è mai valsa la pena fino ad ora. Era questo che volevo dirti.

Che per te vale la pena.

Avrei voluto dirtelo prima ma tu non mi vuoi parlare e non posso biasimarti per questo. Quindi ti ho scritto questa.

Per favore torna a casa. Voglio chiarire.

Brian >

 

Justin chiuse la lettera e si stese sul letto e iniziò a fissare il soffitto.

< Cosa faccio adesso? Vado da lui a vedere cosa ha da dirmi o non dovrei fidarmi? Rischiando però di perdere l’uomo che amo? Oddio non lo so!> in quel momento sentì bussare alla porta. Justin alzò lo sguardo e vide Emmett: “ Posso entrare?” chiese il ragazzo.

“ Certo Emmett. Questa è la tua stanza. Non dimenticarlo” rispose il biondo sorridendo leggermente.

Emmett entrò nella stanza ricambiando il sorriso.

“ Cos’hai li?” chiese accennando con la testa alla lettera che aveva ancora tra le sue mani.

“ Una lettera…di Brian” rispose Justin timidamente rimettendosi a sedere.

“ Wow! E da quando Brian Kinney scrive lettere d’amore?!” commentò Emmett scoppiando a ridere.

“ Non lo so!” rispose

“ Deve essere un segno.” Continuò il ragazzo, guardando, ora serio Justin.

“ Un segno? Di che segno parli?” chiese il biondo aggrottando le sopracciglia.

“ Che il signor io-non-credo-nell’amore si sta  ricredendo…e grazie a te.” concluse sorridendogli dolcemente.

Justin distolse l’attenzione da lui e la rivolse al copriletto.

“ No…non penso che sia cosi. Lui non cambierà mai. Io voglio stare con lui e basta e voglio che lui voglia stare con me e basta.”

Emmett lo guardò intenerito per qualche secondo poi disse:

“ e cosi ti arrendi? Dopo quattro anni? Ora che forse lui si sta rendendo conto che non può stare senza di te come invece continuava a sostenere?”

Justin rimase sorpreso dalle sue parole e lo guardò attentamente:

“ Credi che non dovrei arrendermi?”

Emmett alzò le mani e disse: “ Nono, io non credo nulla. Devi essere tu a decidere. Ma tieni conto del contesto Just, non solo del motivo per la quale avete litigato. E chiediti se ne vale la pena”

Detto questo gli sorrise ed uscì dalla camera.

 

Brian era al loft, sdraiato sul letto a fumare una sigaretta.

Non aveva voglia di Babylon quella sera, ne di Woody, ne di Pittsburgh. Solo il suo letto e quella sigaretta.

Non sapeva a cosa pensare, si limitava a fissare il soffitto come se rinchiudesse chissà quale segreto.

Balzò goffamente sul letto quando sentì qualcuno bussare alla porta.

< Ma cosa succede oggi? Ci fosse mai una volta che mi lasciano in pace!”>  pensò. In quel momento bussarono un’altra volta.

Brian si alzò e urlò: “ Sto arrivando!!”

Aprì la porta e incontrò il volto sorridente di Micheal.

“ Michy che ci fai qui?”

“ Niente. Devo avere per forza un motivo per venire a trovare il mio migliore amico?”

“Scusa Michy non ho voglia di vedere nessuno stasera.” Rispose Brian cercando di chiudere la porta.

Michy la bloccò: “ Ehi che ti prende Bri? Tutto bene?” 

L’uomo si mise il pollice e l’indice sugli occhi e strofinandoli delicatamente rispose: “ No, non va tutto bene Michy. Ed ora ti dispiacerebbe lasciarmi in pace?”

L’altro entrò con la forza all’interno del loft: “ No…non me ne vado finchè non mi avrai detto cos’hai?”

Brian si andò a stendere sul divano e Micheal lo seguì.

“ è per Justin. La scorsa notte abbiamo litigato e gli ho detto delle cose…una cosa…terribile, che non penso.”

Micheal si mise a gambe incrociate sul tappeto bianco e appoggiò gli avambracci sul bordo del divano dove Brian stava steso con una mano sulla fronte: “ E perché avete litigato?”

Brian lo guardò in cagnesco. Non è che avesse tutta quella voglia di parlargliene. Ma visto che ormai ci stava, e il suo amico non aveva certamente l’intenzione di andarsene, iniziò a raccontare:

“ Ieri sera quando sono tornato dal Babylon ha iniziato a dire che non gli va più bene che io mi scopi altri ragazzi. Che lui vuole essere l’unico per me. Che mi ama. Che rinuncerebbe a scoparsi sconosciuti per essere solo mio… bla bla bla bla!”

Michy lo guardò seriamente: “ E tu cosa gli hai detto?”

Brian portò di nuovo lo sguardo sull’amico. Era quello il punto. Infatti fece un’espressione mortalmente seria e rispose: “ Gli ho detto che non cambierei mai il mio stile d vita, non rinuncerei mai alla mia libertà…per lui.”

Michy emise un gemito con la bocca seguito da un gesto con la mano, che doveva stare a significare < Ahi amico mio. L’hai combinata grossa>

Brian lo guardò come per dire < Non è questo il momento di scherzare>

Quindi Micheal tornò serio e sentenziò: “ Bri, ti dirò sinceramente quello che penso. Io lo capisco. Anche io se fossi in lui vorrei un uomo che amasse e che volesse solo me. Anzi mi stupisco che sia durato cosi tanto. Ma lui ti ama davvero. Ti ha amato dalla prima volta che lo hai portato a casa tua solo per scoparlo. E per quanto tu cerchi di negarlo…lo ami anche tu. E lo dimostra il fatto che noi siamo qui, ne stiamo parlando e vedo un’espressione che ho visto così poche volte sul tuo volto. Quando lui ti ha lasciato per quel violinista da strapazzo, quando è stato aggredito…quando è morto tuo padre…vedo quella stessa espressione…”

Brian lo guardò ancora un po’ poi chiuse gli occhi: “ Comunque sia è troppo tardi ormai. Non vuole parlarmi. È convinto che io pensi che per lui non vale la pena di rinunciare a tutti quei ragazzi che potrei scoparmi. Ho cercato di chiamarlo ma non mi ha mai risposto. E…e poi gli ho mandato…” Brian scoppiò in una piccola risata contenuta. Micheal sorrise di risposta all’altro: “ Cosa gli hai mandato?” Brian rise poco più forte: “ Gli ho mandato una lettera. Tramite tua madre. Si è rintanato da lei.”

Michy lo guardò per un istante, poi scoppiò in una fragorosa risata canzonandolo: “ Brian Kinney ha scritto una lettera d’amore?! Ahahah! Non ci posso crederee!! Appena glielo dirò a Ben ci scriverà su un saggio cosi resterà per le generazioni a venire! Ahahah!”

Brian  lo prese per le spalle: “ Già lo sanno troppe persone! Vedi di non far girare la voce. Ci ho messo tanto per farmi una reputazione e non voglio rovinarmela!”

Micheal cominciò a ridere ancora più forte, quasi con le lacrime agli occhi. Anche Brian aveva cominciato a ridere contagiato dall’amico.

Poi però, dopo poco, tornarono seri. Dovevano trovare una soluzione. Era questo il vero motivo per la quale Brian aveva raccontato tutto al suo migliore amico, non perché  si trovasse a passare di li. Voleva che lui lo aiutasse a trovare una via di fuga da quella situazione.

Micheal rimase a fissarsi le mani, che si muovevano una nell’altra, per un po’.  Poi disse: “ Secondo me devi solo aspettare. Scusa se insisto, ma questa storia ha portato Brian Kinney a scrivere una lettera d’amore…” soppresse una risatina “ e se non lo capisce dopo questo che sei fottutamente innamorato di lui, allora è davvero un caso disperato.”

Anche solo il giorno prima, se qualcuno gli avesse detto una frase del genere Brian avrebbe risposto con un < non dire queste stronzate!> , ma ora non la pensava più cosi. Se rivoleva indietro il suo Justin, avrebbe dovuto mettere da parte l’orgoglio. O lo avrebbe perso per sempre. Forse se lo meritava anche un po’, ma si sarebbe fatto perdonare. Lo giurò a se stesso.

Brian rimase a pensare per un po’. Poi rivolse un sorriso al suo amico: “ Grazie Michy” l’altro rispose con un semplice sorriso.

“ Scusa, ma ora sono stanco. Voglio andare a dormire. Ci vediamo domani.” Disse poi alzandosi e portando l’amico verso la porta:

“ Certo Bri. Buona Notte. Ci vediamo domani.”

“Saluta il professorino” aggiunse Brian prima di chiudere la porta. Finalmente con un sorriso.

 

Mi sono divertita un sacco a scrivere qst capitolo, soprattutto la parte nella quale Michy prende in giro Brian x la lettera! giuro, non so come mi è uscita (forse xke il gene del romanticismo si è preso possesso del mio corpo xD) ma mi è piaciuta un sacco!

Twinkle!! grazie x le recensioni! Sinceramente quando l'ho scritta, un pò di tempo fa (ecco xke ci metto cosi poco ad aggiornare xD) non volevo farla finire cosi presto (il prox è l'ultimo capitolo ç.ç) ma purtroppo la fantasia, a quei tempi, scarseggiava (tutta colpa della scuolaaa >.<).

Fulvia mi fa piacere che ti piaccia spero penserai lo stesso anke dopo qst capitolo :D grz per la recensione! baci

Vale                                                                                                             

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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