Allora...che dire. è una FF che ha preso spunto da un dettaglio di un mio sogno e poi l'ho fatta praticamente diventare un'intera storia!!
Naturalmente niente di quello che ho scritto è reale…è tutto decisamente frutto della mia testolina malata.
Mi stupisco sempre di cosa faccio uscire fuori da un piccolissimo dettaglio! Vabbè…che ci posso fare.
Il Pov è del dolce Quinn…e…basta…buona lettura!
Baci
Vale
All I Ever Wanted Is You
Prologo - I
can’t have you, but I can’t Leave you
- Bert! Apri questa cazzo di porta! – urlo da dietro la porta di
casa del mio testa di cazzo di un cantante.
- Quinn, vattene a fanculo! –
- Neanche per sogno! Dio santo…apri Bert! –
- VAI-A-FARE-IN-CULO! –
Ok, anche se mi ero ripromesso di non
usarla, non me ne frega assolutamente nulla. Non lo lascio un secondo di più
solo in quella casa.
Prendo la chiave che mi sono duplicato
tenendolo allo scuro (sicuramente non me lo avrebbe permesso che glielo avessi
chiesto) e apro la porta.
Il soggiorno è completamente immerso
nell’oscurità, le tapparelle sono tutte abbassate e si sente un inconfondibile
odore di alcool e di aria viziata.
Mi guardo intorno poi lo vedo. Se ne sta li,
rannicchiato sul divano con una bottiglia di qualcosa che non riesco a leggere,
poggiata sul pavimento.
- Quinn? Come cazzo sei entrato?! –
- Non è importante. Dio Bert. Come ti sei
ridotto? - chiedo guardandolo.
Non riesco a vederlo
cosi…
- Senti, non rompere il cazzo. Sono grande e
vaccinato e faccio quello che cazzo voglio. –
- E io sono un tuo amico che ti vuole bene e
che non vuole vederti cosi. –
- Beh, se non vuoi vedermi cosi basta che tu
esca dalla porta dalla quale sei entrato, anche se non ho capito ancora come hai
fatto. –
Dio, queste sono le volte in cui vorrei o
picchiarlo a sangue o baciarlo fino a smettere di respirare, per fargli capire
che, cazzo, io ci tengo da morire a lui e odio vederlo in queste
condizioni!
- Alza il culo da li – gli
ordino.
- Vaffanculo – sento i miei occhi
inumidirsi. No Quinn, non devi piangere. Devi essere
forte.
Mi inginocchio accanto al divano. Bert mi da
ancora le spalle.
- Bert. Te lo chiedo per favore. Se ci tieni
a me e a Jeph. Alzati da questo divano e fatti aiutare. –
Lui si gira lentamente verso di me e mi
guarda negli occhi.
- Perché vi preoccupate ancora per me? –
Perché ti amo e morirei solo al pensiero di
perderti.
- Perché io ti voglio
bene…e anche Jeph te ne vuole. Sei nostro amico e il nostro cantante e vogliamo
aiutarti. –
Si tira su, incrocia le gambe sul divano e
mi guarda. Ora riesco a vederlo meglio.
Ha la barba di due giorni, quelli che Jeph
mi ha consigliato di aspettare prima di andarlo a
cercare.
Io avrei voluto andare subito da lui appena
dopo che aveva ricevuto la notizia della morte di suo padre. Mi ero gia
immaginato che sarebbe successo qualcosa del genere e avevo paura potesse farsi
del male.
Poi ha tutti i capelli scombinati, ma quello
più o meno è normale.
I suoi occhi sono rossi e lucidi. Bert ha
pianto.
Ma…aspetta, ha anche gli stessi vestiti di
due giorni fa.
Non ha fatto altro che bere per 48 ore
filate?
Amore
mio…
- Io non ho motivi di reagire cosi. Non ho
motivo di finire tutta la scorta di alcool che avevo in casa. Io non avevo
nessun rapporto con lui. Me ne sono andato di casa a 17 anni e l’ho deluso con
il mio comportamento e con la mia vita. Non ne ho il diritto. – mi dice
guardando in basso. Di slancio lo abbraccio.
- Bert. Era sempre tuo padre e nonostante
tutto gli volevi bene. Hai tutti i motivi per stare male. –
- Avrei voluto parlargli prima che se ne
andasse. Ma sono stato troppo codardo. –
Io lo prendo per le spalle e lo scuoto
delicatamente cercando il suo sguardo.
- Smettila! Smettila di piangerti addosso! È
inutile. Servirà solo a farti stare peggio. Basta per favore. –
Questa volta è lui ad abbracciarmi e scoppia
improvvisamente a piangere. Anche a me scende una
lacrima.
- Grazie Quinn. Sei un amico.
–
Gia…sono solo un
amico.
- Dai, non piangere – lui annuisce e si
asciuga le lacrime con la manica della
maglietta.
Mi sembra così fragile in questo momento.
Non sembra più Bert; o forse è semplicemente una parte di lui che non aveva mai
permesso a nessuno di vedere.
- Che ne dici ora di farti una bella doccia,
raderti e far rivedere al mondo il tuo bel faccino?! – dico sorridendo
leggermente. Lui ne imita uno alla ben e meglio e
annuisce.
- Bene. Tu vai mentre io do una sistemata
qui dentro. - si alza e va verso il
bagno.
Io lo imito alzandomi dal pavimento ma urto
una bottiglia di vetro vuota che cade.
Vado verso la finestra, alzo le tapparelle e
le spalanco per far cambiare l’aria.
Appena mi giro verso l’interno della stanza
rimango un po’ sorpreso. Non mi immaginavo davvero tutto questo. Ci sono
bottiglie vuote di ogni genere di alcolico sparse per tutto il
soggiorno.
Prendo una busta e inizio a raccoglierle ad
una ad una. Poi le vado a buttare nel secchio dell’immondizia appena fuori la
casa.
Appena rientro vedo Bert uscire dal bagno
con solo un asciugamano in vita mentre si tampona i lunghi capelli bagnati con
un altro.
Rimango quasi incantato a guardarlo fino a
che, presi i vestiti puliti, non si richiude in
bagno.
No, Quinn. Tutto questo dovrà finire prima o
poi, ma so che è dannatamente difficile.
I see, I can’t have you but I can’t leave
you…
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