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Autore: ryuga hideki    08/03/2014    0 recensioni
-Non cambiare mai, promettilo!- esclamò la bambina un po' imbarazzata.
-Ci proverò...- rispose timidamente il giovane principe, coetaneo della tenera bimba.
-Io credo in te!- gli sorrise, prendendogli la mano.
[...] Sapeva che se sarebbe rimasta lì il suo Re l'avrebbe ammazzata, ma lei non aveva intenzione di andarsene. Non poteva farlo.
Un po' di fantasy! Questo primo capitolo è solo un assaggio di ciò che vi aspetterà!
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Brad Delson, Chester Bennington, Mike Shinoda, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg, Violenza
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The Story


 
 
 
 

Shannon corse via, il più lontano possibile dal fratello che l'aveva completamente fatto arrabbiare. La notte era ormai giunta portando con sé il vento freddo e tagliente. Rallentò il passo e si appoggiò contro un albero e guardò il cielo stellato. Sospirò un po' deluso e amareggiato. Si sentiva triste, profondamente triste, avrebbe voluto urlare e distruggere tutto quello che gli capitava sotto mano. Avrebbe voluto fare tremare la terra, franare i monti e travolgere le città con una marea. Si sentiva solo come non mai, sapeva che le parole di Jared erano vere, Chester era l'unico che conosceva la strada e l'unico che aveva un così grande potere da salvarlo. Non sapeva se stava male perchè il fratello aveva scelto uno sconosciuto o perchè non sarebbe stato accanto a lui nel momento della sua morte se mai sarebbe avvenuta. Tirò un pugno contro il tronco dell'albero e abbassò lo sguardo. Ad un tratto un leggero rumore di passi si avvicinò sempre di più verso di lui fino a che non si sentì più nulla. A quel punto Shannon, senza alzare nemmeno la testa, parlò.

-Uccidimi, fa di me quello che vuoi...tanto nulla ha importanza ormai...-

-Ti arrendi così? Senza nemmeno combattere? Ti senti bene?-

Il mezzelfo alzò lo sguardo e la vide davanti a sé, bellissima e sensuale come sempre. Quella maledetta strega che aveva rovinato ogni cosa e che in qualche modo lo stava manipolando senza sapere come fosse possibile. Alzò le spalle con atteggiamento rassegnato e tornò a guardare il cielo. La donna sbruffò sonoramente e incrociò le braccia.

-Maledetto! Non c'è alcun divertimento a farti fuori senza nemmeno combattere!!!-

-Tanto mi hai in pugno, fin dal momento in cui ti ho visto la prima volta...-

-Lo so, ma almeno combatteresti! Cercheresti di contrastarmi!-

Seguì un momento di silenzio, lui sempre concentrato a fissare il cielo e lei impegnata ad accendere un falò lì vicino. Shannon si mise a pensare a quello che accadde qualche momento prima. Si mise ad analizzare lo scontro avvenuto prima della discussione avvenuta col fratello cercando di capire qualcosa di più. Poi d'un tratto un fulmine colpì la sua mente trovando un'idea. Si avvicinò alla donna, ancora intenta ad accendere il fuoco come i comuni mortali senza riuscirci, e le accese la fiamma con un solo gesto di mani.

-Devo chiederti una cosa...-

-Sentiamo!- si alzò e si mise davanti a lui mettendo le mani sui fianchi.

-Tu sai cos'è successo al nostro amico Chester, vero?-

-Certo che lo so...è stata un'idea mia...-

-Come?!- domando sbalordito.

-Beh, non proprio una mia idea diciamo che ho messo le pulci nelle orecchie al Re e lui ovviamente ha seguito la strada che volevo seguisse, ma speravo che lo ammazzasse o lo ipnotizzasse per uccidervi e togliervi di mezzo senza sporcarmi le mani. Però a quanto pare ho fatto male i calcoli e le cose non sono andate come speravo...- sospirò vinta.

-Allora sai come farlo tornare normale?- le chiese speranzoso e afferrandola per le spalle.

-Certo che lo so! Sono una strega, ho il rimedio per ogni cosa...quasi per tutto. Perchè me lo chiedi?- lo guardò con un sorriso sulle labbra come se sapesse di già la risposta.

-Liberalo dal sortilegio!-

-Oh, come se fosse così semplice! Cioè lo è ma voglio qualcosa in cambio-

-Avrai me! Sarò tuo servo e schiavo per sempre fin che la morte non mi prenda o tu non mi conceda la libertà!-

-Uh! La cosa si fa allettante! Ok, ci sto!-

-Scusa, Jared...- pensò tra sé e sé mentre guardava negli occhi Talinda.

-Showtime!- disegnò una circonferenza attorno a Shannon con dei simboli strani nei poli opposti. Tornò davanti a lui e gli mise una mano sul petto e iniziò il rituale. Il cerchio incominciò ad illuminarsi mentre sulla mano le si formò un simbolo runesco. Gli occhi le diventarono neri, la potenza dell'incantesimo stava accrescendo sempre di più. Il vento introno a loro soffiava ancora più forte facendo alzare le foglie secche da terra e circondando Shannon che, a poco a poco, stava per essere avvolto da una luce abbagliante.

 

Nel frattempo Jared e Chester stavano continuando il loro cammino senza sostare per la notte. Il mezzelfo rimase in silenzio per parecchio tempo avente la testa altrove, pensando al fratello che se n'era andato qualche ora prima. Si sentiva responsabile per quanto era accaduto, ma non aveva scelta. La sua decisione ne valeva il bene del futuro che aveva visto più e più volte, non poteva lasciarlo.

-E così tuo fratello se n'è andato...-

-Già...- guardò per terra, sospirando malinconico.

-Che codardo!- rise acido.

-Non è un codardo!!!- alzò lo sguardo verso di lui guardandolo in cagnesco. -Non se n'è andato perchè ha paura! Non ti azzardare più a chiamarlo così!-

Chester si voltò rapidamente verso di lui e in un nanosecondo lo sbatté contro ad un albero, tenendolo fermo con un braccio.

-Perchè, se no che mi fai?- gli chiese con aria di sfida.

-Io...io...- era alquanto spaventato, non sapeva che fare e come reagire. Avrebbe voluto che suo fratello fosse in quel momento lì con lui per aiutarlo, ma l'aveva fatto andare via. Stava iniziando a pensare che Shannon avesse ragione nel dire che colui che aveva davanti non era più lo stesso di prima.

Ad un tratto un leggero bagliore colpì la schiena di Chester proprio all'altezza del cuore. Un gemito uscì dalle sue labbra serrate mentre il marchio nero del Re e il suo veleno stavano scomparendo. Gli occhi gli tornarono di nuovo limpidi come erano al loro primo incontro mentre il raggio luminoso si stava spegnendo. Poi tutto tornò alla normalità con Chester ancora su Jared che era contro il tronco dell'albero.

-J...jared? Cosa?- arrossì lievemente sentendosi in imbarazzo e un po' confuso. -Stai bene?- abbassò il braccio dal suo petto e gli accarezzò una guancia.

-Sì, sto bene non ti preoccupare-

-Ti ho fatto qualcosa? Cos'è successo? Dov'è Shannon?- si guardò intorno cercando di ricordare cosa fosse accaduto.

-Stai tranquillo, Chester. Eri sotto una specie di sortilegio, credo. Ma non ti preoccupare ora è tutto ok. Shannon se n'è andato...abbiamo discusso e lui ha preso un'altra strada-

-Cosa?! Perchè?- lo guardò confuso.

-Perchè stavamo litigando per via del tuo cambiamento e io ho “scelto” te anziché lui...- abbassò lo sguardo sentendosi un po' imbarazzato e allo stesso tempo triste.

-Hai...hai scelto me? P...perchè?-

-Perchè è così che doveva andare...- alzò lo sguardo su di lui. -Non posso dirti nulla, mi spia...- il ramingo gli mise un dito sulle labbra, accennando un sorriso.

-Non importa...non voglio sapere nient'altro. Capisco il perchè tu hai preso una decisione del genere... Spero solo che tu non abbia grossi rimpianti...- si guardarono intensamente negli occhi per qualche istante, fino a che Chester non lo avvicinò di più a sé con l'intensione di baciarlo. Gli sfiorò appena le labbra, ma poi si bloccò e allontanò il viso abbassando lo sguardo.

-Che...Chester...non devi...-

-Non posso, scusa... ho tentato di farti male, lo so...e non posso comportarmi così con te...- lo guardò negli occhi mordendosi il labbro. -non voglio contaminare la tua purezza, sei una ragazza così candida che...non voglio portare del marcio in te...- si voltò e si allontanò lentamente. -Mi domando quando tornerai normale!- rise un po' cercando di sdrammatizzare e alleggerire l'atmosfera.

Jared lo guardò con aria dispiaciuta e sospirando malinconico, poi si guardò da petto a piedi sbruffando irritato. Si era completamente dimenticato del cambiamento che aveva subito il suo corpo per via del potere instabile. Posò di nuovo lo sguardo verso Chester e si incamminò per raggiungerlo.

 

In quel momento il rito di Talinda stava per essere portato a termine, la luce che avvolgeva Shannon si stava affievolendo e il vento si stava calmando. Poco prima che il bagliore svanisse completamente, Talinda si avvicinò alle labbra di Shannon e lo baciò per poi staccarsi poco dopo. Dalla bocca le uscì una specie di fumo rossastro e brillantinato che andò a finire dentro la bocca della vittima. In fine tolse la mano dal suo petto e fece un passo indietro guardandolo soddisfatta.

-Bene, il rito è concluso...ora sei mio per l'eternità!- ghignò soddisfatta, incrociando le braccia. -Adesso farà tutto ciò che ti dirò io...anzi...ti concedo di avere una tua mente, diciamo una vita propria ma il tuo cuore e anima saranno legati a me. Se oserai tradirmi non esiterò ad ucciderti con un solo gesto della mano- mosse la mano davanti al suo viso, come se stesse scacciando una mosca, per liberargli la ragione e concedendogli ancora di usufruire del libero arbitrio.

Il mezzelfo fece un respiro profondo come se fosse tornato in superficie dopo un lungo periodo sott'acqua. La guardò un po' confuso e poi parlò.

-Che è successo? Hai mantenuto la parola?- chiese ansioso, come se sapesse che il fratello fosse in periocolo.

-Certo che ho fatto ciò che mi hai chiesto e in compenso ho un bel cagnolino muscoloso e affascinante ai miei ordini. Ti avviso, nuovamente, che se osi tradirmi sei morto-

-Oh...non ho intenzione di farlo, stanne certa-

La donna si sedette attorno al fuoco stringendo le ginocchia al petto, subito dopo, vicino a lei, si mise Shannon che contemplò per qualche istante la fiamma che ardeva davanti ai suoi occhi.

L'unica cosa che si udiva in quel momento era il canto dei gufi sugli alberi, il soffiare del vento tra le foglie e il leggero brusio dei grilli. Il fuoco scoppiettava allegro emanando un lieve calore che si infondeva nei loro corpi. Shannon non faceva altro che fissarlo e guardare con la coda dell'occhio la sua nuova compagna di avventure. Era curioso di sapere il perchè di molte cose; di avere risposte alle domande che si era posto fin dal primo momento che la vide. Voleva scoprire tutto su di lei, il vero motivo di codesta curiosità non lo sapeva. Era attratto da lei, su questo no vi erano dubbi, e l'unica scusa plausibile era proprio questa. Così si fece coraggio e provò ad indagare sul suo conto.

-Da dove vieni?- si voltò verso di lei.

-Non ho un luogo preciso da poter chiamare casa. Potrei dirti che sono una nomade, ma se la tua domanda precisa era quella di chiedermi “da dove venivo?”, inteso anche il mio popolo...beh ti posso dire che il mio popolo veniva dall'Ovest. Viveva vicino i confini di questa nazione, poi un giorno il padre di Re Mike decise di sterminare tutti gli stregoni perchè li vedeva come una minaccia.-

-Che crudeltà! Sia padre che figlio sono dei mostri!!!- esclamò inorridito.

-Già...-

-E te come ti sei salvata?-

-Beh, mia madre, che era una veggente e usava la sua sfera di stella per vedere il futuro, il giorno prima dell'attacco mi portò via. Mi accompagnò fino alla fine del villaggio e mi disse di continuare ad andare avanti e di non voltarmi mai per nessuna ragione. Avevo solo nove anni e non capivo nulla di tutto quello che stesse per accadere. Così me ne andai o per lo meno feci finta di andarmene. Rimasi nei paraggi per un po' fino a che non vidi i cavalieri del Re attaccare il villaggio e io, per paura, scappai via correndo e piangendo.- sospirò malinconica fissando il fuoco.

Seguì un minuto di silenzio, con Shannon che era preso a guardarla con aria dispiaciuta. Poi riprese a farle domande.

-Perchè ti serve l'Acqua Sacra?-

-Beh perchè il Re mi lanciò una maledizione. Un giorno, dopo un po' di anni dall'accaduto quando avevo circa sedici anni, il Re Muto mi trovò. Non ho la minima idea di come abbai fatto a trovarmi, ma successe e...mi catturò. Proprio quella notte che cadeva la luna piena, mi maledisse. Mi portò in uno strano posto circondato da lanterne poste a cerchio dentro la quale vi disegnò sul terreno la stella a cinque punte. Mi mise al centro del simbolo e mi stuprò con violenza, urlando le parole della maledizione. Ha impedito che tramite me potesse rinascere il mio popolo...e così mi ha punito con la mia stessa carta- lo guardò con aria scossa e piena di odio. Shannon rimase in silenzio, ancora sotto shock, guardandolo con uno sguardo spiazzato e allibito. Le prese la mano e gliela strinse forte per darle conforto. -Sto bene non ti preoccupare...ormai ho superato la faccenda- sorrise a forza per poi tornare a guardare il fuoco. -Parlami di te...-

-Beh, che dire? Sono un mezzelfo. Mio padre era un elfo e mia madre era un umana. Lei viveva nel bosco, le piaceva stare a contatto con la natura e poi un giorno incontrò mio padre. Era figlio del più importante Elfo di quel Regno...era destinato a governare il suo popolo, ma l'amore che provava per mia madre era più grande di ogni cosa. Pensavano di scappare ma un giorno li scoprirono e li divisero, io ero troppo piccolo per capire cosa stesse succedendo e mio fratello lo era ancora di più. Mio padre morì per la lontananza dal suo amore e mia madre...non ricordo....-

-Non ricordi per davvero o non vuoi ricordare?-

-La uccisero...è morta per difendere mio fratello. Dei soldati provenienti dall'Est erano venuti ad prenderlo per il suo potere di veggente e così lei per salvarci si mise in mezzo...-

-Oh...capisco...-

-Stavo cercando una cura per mio fratello perchè il suo potere lo sta uccidendo...così stavamo andando verso l'Acqua Sacra aventi come guida Chester...- sospirò. -e questo è tutto ciò che potrebbe interessarti.-

-Mi spiace...- si si avvicinò sorridendo. -concludiamo questo tragico momento con qualcosa di dolce...- Shannon la guardò confuso sentendosi molto goffo ed imbarazzato. Subito dopo Talinda lo baciò con tanta passione, avvolgendogli le braccia intorno al collo. Poco dopo si stacco e lo guardò con un radioso e soddisfatto sorriso sulle labbra per poi appoggiare la testa sulle sue gambe.

 

 

Il giorno seguente Shannon e Talinda si misero in viaggio. Il mezzelfo non aveva la benché minima idea di dove lo stesse portando, ma non poteva disubbidirle dato che ormai era legato a lei.

-Dove stiamo andando?-

-A cercare tuo fratello, mi sembra logico!-

-Cosa? Perchè?- chiese incuriosito.

-Zitto e cammina.-

Nel frattempo Jared si svegliò, avevano deciso di fare una sosta vicino il corso di un fiume, si guardò intorno e non trovò il suo compagno. Si alzò di corsa in preda al panico continuando a guardare ovunque.

-Chester...- sussurrò mordendosi il labbro.

-Ben svegliato!-

Jared si voltò verso la voce e trovò il suo amico con in mano qualche frutto che gli si avvicinava.

-Dove sei stato?-

-Ero andato a cercarti del cibo visto che sei vegetariano...non volevo farti spaventare...- si sedette vicino alla brace.

-Grazie...- gli sorrise un po' imbarazzato.

-Di nulla!-

Jared si voltò verso il fiume e avvicinandosi lentamente. L'aria era fresca e profumata di fiori e salsedine. Lo scrosciare dell'acqua era accompagnato dal cinguettio allegro degli uccelli che volavano qua e là nelle vicinanze. Respirò profondamente e alzò le spalle con un sorriso radioso.

-Perchè no?- si disse a bassa voce. Iniziò a spogliarsi non curandosi della presenza del ramingo alle sue spalle. Si tolse la maglia bianca e ricamata, si sfilò i pantaloni verdi scuri e lanciò via le scarpe; in fine corse verso il ruscello e si tuffò con prudenza. Dietro di lui Chester rimase a fissarlo imbambolato e con il viso completamente rosso come un pomodoro maturo. Si morse il labbro e abbassò lo sguardo cercando di calmarsi. -Perchè non vieni anche tu a lavarti? Quest'acqua ha poteri benefici, viene dalle valli delle Regioni Elfiche ti risana l'anima!- cercò di convincerlo. Il ramingo si alzò ed avvicinò al corso d'acqua cercando di mantenersi più tranquillo possibile.

-Tu, piuttosto, dovresti stare attento-

-Dai! Non farti pregare!!! Vedrai che dopo ti sentirai meglio!-

-Uff! E va bene!!!- si spogliò lentamente stando attento a non farsi notare troppo da Jared che di tanto in tanto guardava da qualche altra parte. Quando fu interamente nudo e il mezzelfo impegnato a nuotare, si buttò in acqua e gli andò incontro. Non si vergognava nell'essere visto nudo da qualcun altro, si sentiva solo in imbarazzo di fronte a lui dopo le varie vicende che gli erano capitate.

-Oh, eccoti!!! Non avevo notato che stavi entrando!- gli si avvicinò con un dolce sorriso sulle labbra.

-Secondo me dovremmo uscire...-

-Non essere un guasta feste!- gli schizzò dell'acqua in faccia ridendo. -Rilassati! E senti come l'essenza del fiume ti entra in corpo!-

-Va bene...ci proverò...- chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi il più possibile. Proprio come aveva detto Jared, si sentì le membra rianimarsi e ritrovare la forza che aveva prima di partire per il suo lungo viaggio. -Hai ragione...mi sento meglio.- lo guardò -e ti dico che mi sembra di aver già vissuto questo momento...-

-Oh, beh...probabile...- gli disse con uno sguardo malizioso e allontanandosi.

Rimasero in acqua per qualche minuto ancora, poi uscirono e si coprirono con le coperte che si erano portati dietro. L'aria fresca a contatto con la loro pelle gli procurava brividi di freddo che gli percorreva lungo la schiena.

-Accidenti che freddo!- esclamò Jared sbattendo i denti e stringendosi di più alla coperta.

-Te lo dicevo io di uscire...- lo rimproverò con tono scherzoso mentre accendeva il fuoco per scaldarsi. Poi si alzò e si avvicinò a lui, gli mise le mani sulle braccia e iniziò a strofinarle sulla pelle. -Va meglio?-

-Abbastanza...pian piano mi sto riscaldando...- si avvicinò di più a lui per provare più caldo possibile. Passarono qualche minuto in silenzio a guardarsi intensamente, come se stessero comunicando con gli occhi. Il ramingo era un po' teso, stava cercando di mantenersi più calmo possibile. Stare vicino ad una tale bellezza lo faceva impazzire. Aveva il cuore che gli batteva forte contro il petto e il freddo che provava prima si era tramutato in un caldo ardente che quasi lo soffocava. Quegli occhi così azzurri come il cielo, quelle labbra sottili e quel collo così delicato lo mandavano fuori controllo.

Stessa cosa valeva per Jared, si sentiva al settimo cielo e provava una sensazione piacevolissima nel stargli accanto. Stare tra le sue braccia forti e respirare il suo profumo lo facevano stare bene e sentire al sicuro. Gli guardò le labbra e poco dopo decise di avvicinarsi di più al suo viso.

-Va meglio?- sussurrò Chester cercando di non rovinare l'atmosfera.

-Sì...-

-Io non so se...-

-Stai zitto...- e così il ramingo si azzittì posando le labbra su quelle del mezzelfo e stringendolo di più a sé. Si baciarono intensamente cercando di controllare gli impulsi passionali e rimanendo più casti possibili.

Proprio in quel momento Shannon e Talinda li trovarono dopo qualche ora di cammino; non fu difficile trovarli grazie ai sensi sviluppati del ragazzo che riusciva a sentire chiaramente l'odore del fratello. Quando vide la scene rimase per qualche istante immobile con la rabbia che gli cresceva dentro e poco dopo esplose.

-COSA DIAVOLO STAI FACENDO, CHESTER?!- urlò furioso con il viso tutto rosso e il fumo che quasi gli usciva dalle orecchie e dal naso.

I due interessati si staccarono velocemente voltandosi verso i disturbatori della quiete che l'interruppero.

-I...io...p...posso spiegare!- mise le mani davanti, il povero ramingo, per paura di essere sbranato in seduta stante.

-PUOI SPIEGARE?!?-

-Shannon stai calmino! E smettila di urlare! L'ho baciato io, ok?-

Il fratello maggiore li guardò entrambi, prima uno e poi l'altro per poi rimanere fisso sull'adorata sorellina.

-Cosa?-

-L'ho baciato io...-

Seguì un momento di silenzio disturbato solo dalle risate di Talinda. Nel frattempo l'animo di Shannon si era calmato provando, comunque, irritazione nei confronti dell'altro compagno.

Una mezzora dopo si prepararono a partire assieme ai due “nuovi” arrivati. Ad aprire la fila c'era sempre Chester che era affiancato da Shannon e proprio dietro di loro le due ragazze. In quel momento il più vecchio ne approfittò per fare quattro chiacchiere col ramingo e discutere sulla questione “bacio, tu, con mio fratello?!”, cercando ovviamente di rimanere calmo.

-Non ti azzardare a toccare di nuovo mio fratello\sorella...sono stato chiaro?- gli sussurrò con tono acido e apparentemente amichevole.

-Io...io...- fece un respiro profondo e poi rispose con un sì.

-Bene!-

Un altro momento di silenzio accompagnò il viaggio dei quattro che si erano inoltrati nel fitto bosco e si erano lasciati, quasi del tutto, alle spalle la Nazione governata da Mike. E proprio in quel momento udirono una voce un po' buffa e allo stesso tempo inquietante aggirarsi tra gli alberi.

-Guardate, amici!- rise in uno strano modo. I quattro si guardarono intorno cercando di capire chi stesse parlando. -Ciao, amichetti!-

-Cosa?- dissero all'unisono.

-Sto arrivandooo!!!- 

 
Come innaugurare il Tour MARS+LP con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia e chiedo scusa se ci sono errori, provvederò a correggere quando ho tempo!

A Presto

Ryuga
   
 
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