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Autore: Lady White Witch    09/03/2014    3 recensioni
La prima volta, fu al Carnevale dei Duelli. Shark aveva cercato di eliminarlo, eseguendo gli ordini che gli aveva imposto Tron, come un burattino, e lui ancora oggi cercava di dimenticare quella sensazione di controllo, di impotenza. L'odio gli aveva fatto perdere di vista tutto, gli aveva stravolto la mente e l'anima, e lui fino a quel duello, fino a quando non si era ritrovato faccia a faccia con Yuma, non era riuscito a combratterlo, a resistere alla forza del suo lato oscuro. Ma appena si era ritrovato di fronte il suo avversario, qualcosa in lui aveva cominciato a muoversi. Dubbio. Incertezza. E infine ribellione. Durante il duello non riusciva a pensare lucidamente, non riusciva a pensare ad un modo per distruggere completamente Yuma e il suo deck, perchè qualcosa, in un angolo remoto della sua mente, rimasto incolume dalla corruzione della sua carte Numero, lo tratteneva, combattendo una battaglia lunga e dolorosa con quella parte di sè che, invece, bramava la distruzione del suo avversario.
Shark non riuscì a capire cos'era quella parte di lui che continuava a combattere per prevalere sull'oscurità che faceva ormai parte della sua anima, se non quando Yuma lo abbracciò [...]
Genere: Angst, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ryoga/Shark, Yuma/Yuma
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sharkbaitshipping '
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I love you
Tre volte in cui Shark non riesce a dire Ti amo a Yuma e una volta, prima della fine, in cui riesce a dirglielo





Ti amo,  un soldo

ti amo,  in aria ti amo



La prima volta, fu al Carnevale dei Duelli. Shark aveva cercato di eliminarlo, eseguendo gli ordini che gli aveva imposto Tron, come un burattino, e lui ancora oggi cercava di dimenticare quella sensazione di controllo, di impotenza. L'odio gli aveva fatto perdere di vista tutto, gli aveva stravolto la mente e l'anima, e lui fino a quel duello, fino a quando non si era ritrovato faccia a faccia con Yuma, non era riuscito a combratterlo, a resistere alla forza del suo lato oscuro. Ma appena si era ritrovato di fronte il suo avversario, qualcosa in lui aveva cominciato a muoversi. Dubbio. Incertezza. E infine ribellione.
Shark non riuscì a capire cos'era quella parte di lui che continuava a combattere per prevalere sull'oscurità che faceva ormai parte della sua anima, se non quando Yuma lo abbracciò alla fine del duello, in attesa del duello.
Il suo cuore perse un battito per quel contatto, e capì solo allora perchè non era riuscito ad eliminarlo. Lo amava. E se ne avesse avuto la forza, gliel'avrebbe sussurrato prima dell'arrivo dei soccorsi. Durante il duello non riusciva a pensare lucidamente, non riusciva a pensare ad un modo per distruggere completamente Yuma e il suo deck, perchè qualcosa, in un angolo remoto della sua mente, rimasto incolume dalla corruzione della sua carte Numero, lo tratteneva, combattendo una battaglia lunga e dolorosa con quella parte di sè che, invece, bramava la distruzione del suo avversario.

ti amo, io sono, ti amo, in fondo un uomo
che non ha freddo nel cuore,



La seconda volta, fu subito dopo lo scontro contro Misael. Vedendolo lì, su quel letto d'ospedale, debole e fragile come non era mai stato, sentì qualcosa dentro di sè spezzarsi. Aveva assistito impotente a quel duello, e se non fosse stato per Kite (faceva fatica anche solo ammetterlo) Yuma sarebbe anche potuto morire, e lui l'avrebbe perso per sempre, senza potergli rivelare i sentimenti che aveva cominciato a nutrire per lui da quasi un'anno. Gli faceva male il petto, e avrebbe voluto fare qualcosa per Yuma, riportargli il sorriso, la determinazione. Sapeva che un ti amo in quel momento non sarebbe servito a niente (anzi, magari avrebbe contribuito solo a confondere ancora di più il ragazzo), non l'avrebbe certo aiutato a riprendersi dallo shock subito a causa di quel maledetto bariano. Allora, gli venne in mente un'unica soluzione accettabile. Tutto, in fondo, era preferibile al dover rivelare i propri sentimenti quando si aveva paura di essere rifiutati.
'' Yuma, ti sfido a duello.''

Io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono



La terza volta, fu durante il duello di Astral contro Nebbia Oscura. Shark ricordava ancora bene il senso di oppressione al petto, l'ansia, la preoccupazione che l'attanagliavano in ogni momento e l'angoscia che provava vedendo la lama quando sfiorava o stava per colpire Yuma. Si ricordava soprattutto la rabbia. E la paura. La rabbia perchè si sentiva debole, impotente, costretto ad assistere ad un altro dei giochetti sporchi e folli di Nebbia Oscura, incapace di reagire e di aiutare il suo amico (anche se da tempo gli riusciva difficile pensare a Yuma come ad un semplice amico), imprigionato in una trappola mortale. La paura la provò ogni volta che vedeva la lama scendere implacabile sul ragazzo, e non si sentiva sollevato quando vedeva il duellante continuare ad incoraggiare Astral a continuare a duellare, di non preoccuparsi di lui, che se la sarebbe cavata comunque.Non voleva vederlo rischiare di più. 
Per una volta, Shark provò a fidarsi veramente del Messaggero Astrale, sperando che riuscisse a trovare una strategia geniale che riuscisse a portarli via da quelle rovine vivi. E per la prima volta si pentì di non essere mai riuscito a dire un semplice ti amo a Yuma, che sarebbe potuto morire da un momento all'altro. A quello, tuttavia, preferì non pensarci. 


io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo ti amo




'' Ti amo.''
La prima volta che ebbe il coraggio di dirglielo, fu prima di affrontare in duello Don Thousand, dopo aver visto tanti dei loro amici combattere e morire per salvare il mondo. Tante cose erano cambiate dall'ultima volta in cui si era visti, lui aveva scoperto la sua reale natura di Imperatore Bariano e aveva abbandonato la Terra per portare a termine una missione che non considerò mai interamente sua. Yuma aveva viaggiato nel Mondo Astrale per riportare indietro Astral, affrontando pericoli di ogni sorta solo per riportare indietro il suo amico. Si erano rivisti da nemici, ma adesso che erano nuovamente alleati, per fermare la distruzione di tutti e tre i mondi, Astrale, Umano e Bariano, adesso che sapeva che, probabilmente, quella poteva essere l'ultima volta che l'avrebbe visto, una parte di sè, quella ancora umana, trovò il coraggio di dirgli quelle due semplici parole. Non si aspettava di essere ricambiato. Dopo tutti i guai che aveva causato poteva ancora ritenersi fortunato che l'altro gli rivolgesse ancora la parola e non lo odiasse. Ma Yuma gli sorrise, un sorriso caldo, genuino ed ingenuo, senza l'ombra di odio o risentimento, e gli disse semplicemente: '' Anch'io.''


   
 
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