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Autore: fulmineo    11/03/2014    0 recensioni
Un rapporto d'amicizia finito a causa sua, una gravidanza imprevista e la paura di perdere qualcuno che per lei è molto importante. Grazie a queste tre cose, Nina Theroux proverà a capire chi e cosa vuole veramente, magari con piccoli aiuti che potrebbero aiutarla a conquistare colei che tanto ama.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Per tutto il tempo che le separava dal lieto evento, Nina e Rachel passarono ogni sera, tranne che quelle dei week-end, al corso pre-maman di Micaela, alla quale partecipava anche la cugina di Rachel, Aisha, accompagnata dal marito Saad. Ovviamente i genitori della castana facevano sempre finta di nulla, quando la vedevano, nemmeno fissavano il ventre nel quale crescevano i loro nipotini.

Nina le diceva sempre di non abbattersi, che presto tutto si sarebbe risolto e Rachel trovava sempre conforto tra le sue forti braccia e nella dolcezza dei suoi baci. La mora era la sua ancora di salvezza, era colei che le impediva di cadere nel baratro della depressione.

Ed un sabato sera, mentre le due amanti facevano ginnastica nel loro appartamento, a Rachel si ruppero le acque e Nina prese subito il telefono per chiamare Micaela, dopo aver fatto stendere la compagna. E la ginecologa non tardò ad arrivare, visto che era nell'appartamento accanto con Kat, dal momento in cui si erano messe insieme un paio di mesi prima, dopo essersi conosciute ad una delle sedute di ginnastica pre-maman.

"E' giunto il grande momento, Rachel!"

"S-Si. Ma che fatica, accidenti! Già mi sento stanca."

"Non dire così! Ricordi le lezioni, vero? Ecco, comportati così e continua a respirare profondamente."

Rachel obbedì, mentre Micaela chiamò la madre per avvisarla di preparare la sala parto. Loro sarebbero arrivate alla clinica con l'auto di Kat, che proprio la biondina era scesa in garage a prenderla. Una volta su di essa, con Nina seduta davanti con Kat e Micaela dietro a pensare a Rachel, partirono a tutta velocità.

Quando furono alla clinica, la madre di Micaela le aspettava all'ingresso con due infermiere ed una barella "Adagiatela qua sopra! Fate piano." Disse la donna ed entrarono, passando davanti, nel corridoio che le portava in sala parto, ai genitori di Rachel ed a tutti gli altri Pirzad, che le fissarono.

Nina, mentre aspettava che Micaela la chiamasse dopo aver preparato Rachel, mandò una mail a Gary per chiedergli di avvisare Rosen e gli altri amici e, qualche minuto dopo, una delle infermiere venne a chiamare la mora.

I parenti di Rachel parlottarono fra loro "Hai visto? Anche Rachel deve avere i bambini."

"Già, ho visto! Ma a me non importa." Ribadì secca e decisa la signora Pirzad "Finchè resterà con quella ragazza, per me varrà zero!"

Ismael chinò il capo, desiderando rispondere alla madre ma non potendolo fare per via del posto nel quale si trovavano ed abbassarono la voce quando videro arrivare Rosen, Cameron, Bill e Gary, assieme a Kat, che li aveva accompagnati dopo aver parcheggiato.

"Cavoli, speriamo che vada tutto bene!"

"Non essere pessimista, Bill! Certo che andrà bene." Disse Kat "Si occupa la mia Micaela, di Rachel!"

"Sediamoci ed aspettiamo fiduciosi. Non siamo al parco giochi, qui!" Li rimproverò Rosen e tutti si sedettero accanto a lui.

Le due fazioni, così si potevano chiamare, parlarono qualche minuto a bassa voce, finchè una delle infermiere non uscì dalla sala parto col figlioletto di Aisha fra le braccia, entrata in sala un'ora prima di Rachel. Il bimbo urlante venne consegnato al padre Saad, emozionato nel tenerlo fra le braccia.

"Pare che Rachel sia appena diventata zia." Disse Cameron.

"Già!" Sorrise Rosen "Ne sono felice."

E dovettero passare quattro ore, durante le quali il piccolo di Aisha, David, venne riconsegnato all'infermiera per le visite ed i controlli di routine, prima che Nina uscisse dalla sala parto col camice verde addosso ed i suoi gemellini in braccio, che gridavano al mondo la loro voglia di vivere.

"Finalmente!" Disse piano Kat, che era divorata dall'ansia dell'attesa come Bill.

"Sono bellissimi. Vi somigliano moltissimo!" Avanzò Cameron.

"Concordo!" Fece Rosen "Somigliano ad entrambe, non si può dire che non siano vostri figli! Ma i nomi?"

"Li deciderò dopo, assieme a Rachel!"

Nina era commossa e, da lontano, i genitori di Rachel guardarono nella loro direzione assieme agli altri parenti ed Ismael s'alzò in piedi, pronto ad andare da Nina "Dove hai intenzione di andare?" Domandò la madre.

"Da Nina, ovvio! Quei piccoli sono miei nipoti, ed anche vostri!" Fece con decisione "E dovreste smetterla, di comportarvi da stupidi."

"Non ti permette di andare! Hai capito?"

"Si, ma fingo di non aver sentito!" Concluse Ismael, dirigendosi verso Nina e gli altri Alphas.

La mora gli sorrise, tendendogli la mano, subito stretta, visto che la femminuccia era in braccio a Rosen "Grazie per essere qui! Il figlio di Aisha è nato?"

"Si. David è nato quasi cinque ore fa e sta benissimo!"

"Ne sono felice! Vuoi tenere il piccolo?"

"Si, mi piacerebbe tenerli entrambi! Sappi che ci sarò sempre, per te e la mia sorellina, oltre che per questi due piccolini." Disse il ragazzo, prendendo il piccolo tra le braccia, facendo poi la stessa cosa anche con la bimba.

"Posso avere i piccoli?" Chiese la madre di Micaela "Devo fare loro i controlli di routine."

Allora Nina ed Ismael consegnarono i due pargoletti alla donna e poi uscì Micaela "Rachel è appena stata portata in camera. Vieni, ti porto da lei!" Offrì e la mora la seguì, arrivando in una stanza nella quale vi era solo un letto e sopra ad esso la castana riposava.

Nina si sedette sulla seggiola accanto al letto e, qualche minuto dopo, Rachel si svegliò "Ehi."

"Ciao! Come ti senti?" Chiese Nina, col suo dolce sorriso, avvicinandosi alla compagna.

"Benissimo. Hai visto i piccoli?"

"Si e sono splendidi! E poi Ismael è venuto a prenderli in braccio, andando contro il volere di tua madre, rimasta con Aisha ed il piccolo David."

"David è un bel nome! A lei è sempre piaciuto, lo ricordo bene."

"E noi come chiamiamo, i nostri tesori?"

"Se li chiamassimo Eva e Blu?" Propose Rachel "Eva mi piace moltissimo, come nome e Blu è il tuo colore preferito! Bellissimo come i tuoi occhi cobalti."

Nina sorrise teneramente, baciando Rachel sulle fresche labbra "E sia! Eva e Blu Pirzad-Theroux!"

"Mi piacciono, suonano bene." Rispose la castana, baciando ancora Nina, poi entrò Micaela con le culle nelle quali stavano i due tesorini.

"Eccoli qui, in perfetta salute e pronti per la prima poppata della loro vita!"

"Grazie mille!" Dissero assieme le due amanti e, quando la ginecologa uscì, dopo aver passato i due bimbi a Rachelto da Nina i nomi scelti per loro, la castana abbassò le spalline della camicetta da notte aiutata da Nina ed allattò i suoi piccoli amori.

Fra le due calò un silenzio quasi imbarazzante, rotto solo da qualche dolce sguardo o teneri sorrisi o mugugnii dei due piccoli, che parevano apprezzare moltissimo le carezze ed i bacetti di Nina. Proprio la mora prese tutto il suo coraggio a due mani "Mi vuoi sposare?"

Rachel subito si voltò a fissarla "C-Come dici? Ho capito bene?"

"Benissimo! Ho chiesto se vuoi sposarmi." Ripetè Nina, prendendo le mani di Rachel fra le proprie.

"Certo che lo voglio! Assolutamente si!"

E nuovamente le due si baciarono, stavolta con passione, mettendo poi al corrente gli altri dell'imminente matrimonio. L'unico ostacolo ancora presente sul loro cammino era rappresentato dai genitori di Rachel, soprattutto dalla madre.

Riusciranno a convincere la gelida e impassibile Matrona?

  
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