12/03/2014
1 recensioni
Being miserable doesn't make you better than anybody else, House. It just makes you miserable.*
Cristo, se fa male.
Getti il bastone per terra in un impeto di rabbia -che strano.
Arrivi velocemente allo sgabello in qualche modo, appoggiandoti al piano con un braccio ti ci fai cadere sopra.
Respiri pesantemente, chiudi gli occhi, li premi come se potessi farti tanto male da dimenticare la gamba.
Cristo.
Ti giri verso il piano, nero e lucido, fai un respiro profondo ad occhi chiusi, e tenendoli serrati prendi quasi ad accarezzare i tasti sotto le tue dita. Giusto un tocco leggero qua e là dei polpastrelli, leggeri come una farfalla, è di vitale importanza non fare troppa pressione.
Inspiri, ancora.
Hai quasi voglia di piangere, Cristo, ma tu non piangi.
Apri gli occhi e fissi il flacone semivuoto di Vicodin, non dovresti mischiarlo con il whisky, ma al diavolo, te ne fai scivolare due in mano e subito te le getti in bocca, senza darti il tempo di pensarci.
Ancora un istante, un istante ancora -e intanto ti vedi il suo volto davanti, vedi le sue labbra muoversi ma non vuoi capire cosa dicono-, poi inizi a suonare quasi con furia, quasi fosse colpa di quei piccoli... cosini bianchi -non vuoi capirlo ma lo fai, non le devi guardare quelle labbra, non distogliere lo sguardo dai suoi occhi, non capire cosa ti sta dicendo- suoni una vecchia melodia e colma di lacrime e sudore, urli il tuo dolore, che altro può capirti?
E lei sul divano dietro di te, con le gambe raccolte e un maglione gettato sulle spalle e un sorriso mentre ti guarda suonare e tu che ti volti a sorriderle -un do, un si- e tu che la svegli baciandola in quel modo che la fa arrabbiare, e lei che ti tiene il broncio, e i suoi occhi azzurri, i suoi occhi azzurri -fissa il Vicodin, schiaccia furiosamente i tasti, stringi i denti, ignora la gamba- e lei che non piange perché è lei, e tu che capisci di averla ferita, ma a lei basta che tu sia pentito perché lo sa che sei così, lei lo sa -but I know damn well that I don't stand a chance**- e lei che non ti perdona, e lei che se ne va, e quella cazzo di gamba...
Vorresti solo svenire, cadere per terra ubriaco marcio, vittima di overdose, in preda alle allucinazioni ma fatelo smettere, e intanto le dita corrono sul piano, e tu ci sai convivere col dolore, ma arrivi a un punto in cui il dolore è troppo e non riesci a –i suoi dannatissimi occhi e quell’ombra di pianto e la tua voce che si spezza mentre se ne va- e ora quel piano è la fune a cui sei aggrappato, e premi, e premi –per un dannatissimo Vicodin, per un tentativo di serenità- e le lacrime scorrono sul tuo viso ma non sono nemmeno più lacrime, non sono nulla, e pesti la gamba per terra fino a magari rompere il pavimento, e suona, Greg, suona.
Angolino Me-
Salve a tutti, grazie per aver letto questa mia breve cosa. Onestamente non ne sono ancora del tutto convinta, e ho pure una gran paura che l'IC sia andato a farsi un giro, per esser fini, quindi se avete qualcosa da farmi notare prego, siete i benvenuti.
Nulla, ovviamente la lei a cui mi riferisco è la Cuddy, la shot è ambientata in un momento a caso dopo Hollywood, Hollywood (quella in cui lei lo lascia, per essere chiari), ed è stata scritta durante una Drabble Night grazie all'immagine che vedete ad inizio storia.
La citazione in alto (*) è di Wilson in E' meglio sapere (stagione 2, dopo che Stacy se ne va), sono andata a memoria, per dire la verità, quindi in caso correggetemi; quella a fine testo (**) è da Unchain my heart, bellissimo pezzo, che stavo ascoltando nella versione incisa da Hugh Laurie.
Boh, credo di aver detto tutto, comunque grazie ancora e anche grazie in anticipo se qualcuno avrà piacere a lasciare un commento :)
Un bacio e a presto;
Lil