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Autore: Mattiakck    13/03/2014    3 recensioni
tre ragazzi... una casa...
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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la Casa

(Storia in correzione)

INTRODUZIONE

Tre undicenni giocano a palla in un cortile davanti a una casa abbandonata in stile ottocentesco,  quando a un certo punto la palla finisce davanti al portone di ingresso....

"Marco la palla!!"gridò Teresa
"Ops... non volevo..." disse Marco
"ora chi la va a prendere... Io no sicuramente"disse Teresa con voce presuntuosa
Tommaso, l' unico buono e tenero del gruppo, si offrì "Dai vado io cosi evitiamo discussioni...".
La palla finì davanti al portone di ingresso, Tommaso si recò davanti ad esso ma in una frazione di secondo Tommaso scomparì sotto gli occhi dei suoi amici."Tommaso! dove sei!"gridò preoccupata Teresa "Tommaso!"ripete, "ma dov'è andato!" borbottò preoccupato Marco "Dobbiamo andare a vedere" "no non ci penso proprio, vacci tu!"esclamò Teresa "Senti non mi importa, io vado tu fai quello che vuoi!" disse marco entrando nel giardino della casa, dietro di lui c'era Teresa che lo seguiva mentre borbottava.
Risalirono il sentiero di pietre che conduceva davanti al portone, non c'era traccia di Tommaso così presero la decisione di aprire il portone. aprirono lentamente il portone che si affacciava sul salone principale e qui fecero una scoperta sconcertante. La casa era piena di ragnatele e stava andando in rovina, ma al centro del salone c'era una anziana signora seduta su una sedia a dondolo. Dopo essere entrati la signora si girò, era una signora ottantenne con capelli bianchi e numerose rughe sul volto, idossava un vestito che le arrivava fino alle caviglie tutto nero. I due ragazzi rimasero senza parole, quella casa era ormai vuota da una cinquantina di anni e presentava finestre rotte e tetti sfondati. La signora si alzò e disse" entrate entrate, mica vi mangio!" con voce stridula, i ragazzi entrarono un po' spaventati " Salve signora, non vogliamo disturbare, è finita la palla davanti al suo portone, il nostro amico e venuta a prenderla ma è sparito come per magia, lo ha visto?" chiese timorosa Teresa " No mi dispiace... " disse la vecchia "Ok grazie signora, lei da quanto abita qui?" chiese Marco " ah io abito qui da circa 98 anni" "e non esce mai? Non la ho mai vista in paese" "AHAHAHAH, io non ho bisogno di uscire, io il cibo lo prendo da..." " Da cosa signora?" " da niente figliolo... Da niente...".
Marco preoccupato ringraziò la signora e si diresse verso la porta, appoggiò le mani sulla maniglia ma non si apriva "Signora ci apre?" domandò intimorito Marco " oh certo che no!" disse la vecchia con un sorriso da perfida " Di qua non si esce!" esclamò. Marco tentò di forzare la porta ma niente, cosi si mise a correre verso una altra porta che, secondo lui, conduceva al retro. Ma quando apri la porta Teresa strillò: All' interno della stanza c'era un ammasso di cadaveri buttati uno sull'altro, avevano un colore biancastro e non avevano gli occhi, erano impregnati di sangue e sembrava che non avevano una struttura scheletrica e tra quelle c'era il corpo senza vita di Tommaso. Teresa piangeva come una bambina e Marco non riusciva a parlare, era come se avesse qualcosa che gli stringeva la gola. Iniziarono a correre verso il piano di sopra quando aprirono una porta e caddero nel buio più totale, non vedevano niente, d'un tratto la luce si accese. Davanti a Marco c'era la vecchia che apri la bocca e da essa uscivano piu di otto tentacoli, simili a quelli di un polipo solo che al posto delle piccole ventose c'erano delle specie di spine. I tentacoli presero la faccia di Marco e si infilarono negli occhi, i bulbi oculari saltarono fuori e presto sul pavimento si creò una grossa macchia di sangue, poi con i tentacoli avvolse tutto il corpo e lo stritolò frantumando le ossa. Teresa era sola all'interno della stanza la vecchia si avvicinava sempre di più, i tentacoli sembravano quelli degli zombie di Resident Evil, film amato da Teresa, peccato che quei tentacoli ora non erano più un film...   ... erano una realtà...
Ormai Teresa era attaccata a un muro con davanti la vecchia poi, il buio più totale, si riaccese la luce e la vecchia non c'era più. Cerco di scappare dalla porta ma era chiusa. Non sapeva come uscire, si ricordò che la casa stava cadendo a pezzi così iniziò a sbattere una sedia trovata nella stanza contro il muro, si creò un varco che si apriva sul giardino così uscì verso la libertà.
Si mise a correre verso il cancello lo aprì e torno a casa.
Appena arrivò a casa raccontò tutto ai genitori che però non gli credettero. Dopo aver fatto una "dormita" si svegliò e convocò i genitori di Tommaso e di Marco, raccontò loro l'accaduto ma ancora una volta non gli credette nessuno.
5 anni dopo
Teresa era diventata una donna ormai, a 16 anni si è ormai grandi, peccato che si porta un peso da ormai 5 anni, il ricordo di quella giornata, il fastidio dei genitori che non gli credettero e che dopo due giorni i suoi amici furono dati per dispersi, il ricordo della vecchia e i suoi tentacoli, la perdita dei suoi amici dell'infanzia... queste cose la schiacciavano ogni giorno cosi decise di farla finita, si mise in costume nella vasca da bagno e si tagliò le vene dei polsi. I genitori quando tornarono a casa trovarono il corpo immerso nel suo stesso sangue e affianco trovarono una lettera:

Cari Mamma e Papà
nel momento del bisogno voi mi avete sempre aiutato,
nel momento del vero bisogno    non mi avete mai aiutato, una cosa vi ho sempre chiesto: di credermi. Si, lo so, di cazzate ne ho fatte tante, molte volte ho perso la vostra fiducia ma vi ho sempre creduto e voi dovevate credermi.
Non è colpa vostra vi voglio bene, anzi, vi amo.
Addio.
Con affetto Teresa

 

  
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