EVERYTHING RED
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- Buongiorno, Alice –Alice guardò in alto e vide sua sorella maggiore , con lo sguardo infuriato e i capelli ancora in confusione .-
-Che vuoi..? –Chiese Alice alla sorella , ancora assonnata perché erano solo le cinque e mezza in mattina.
-Dove cazzo hai messo la mia camicia viola?? –
-E io lo so? –
-Boh, magari l’hai vista!! –
-Come è? –
-Viola! –
-Metà delle tue camicie sono viola! –
-Oh dai!! Quella che mi fa le tette enormi!! –
-Ah, quella .. –
-Dove è?? –
-Mnh… -
Alice chiuse gli occhi e si riaddormentò di colpo, ma fu subito svegliata dall’urlo di sua sorella.
-Alice!!! –
-AH!! AGLI ORDINI SIGNORE!! –
-SONO FEMMINA!! –
-VOLEVO DIRE SIGNORA!! –
-DOVE E’ LA MIA CAMICIA VIOLA!? –
Alice frugò sotto al cuscino e trovò un fazzoletto usato, delle cuffie ,un coltellino , il sacchetto delle patatine vuoto, un mp3 scarico ,
dei pezzetti di pop-corn, una sciarpa, dei lacci di scarpe e il quaderno di fisica.
La sorella guardò perplessa Alice, mentre frugava in tutto il letto, e più cercava, più trovava sporcizia , poi Alice guardò sotto al letto,
quando si rialzò aveva in mano la camicetta viola di sua sorella.
Alice si accorse della faccia perplessa di sua sorella mentre le dava la camicia.
-Che cosa c’è? –
-Come .. Sei riuscita a .. –
Alice si guardò indietro e rimase imbarazzata, c’era molta confusione, per metà si trattava di sacchetti di
cibo vuoti, per il resto erano vestiti sporchi, fogli, libri e altra roba inutile.
-Con i pomeriggi inutili passati in solitudine davanti ad un computer, Karen –
-Ma non pulisci mai!? –
-No. –
-Dovresti farlo. –
-Forse .. Ma adesso non ne ho voglia! –
-Bah!! Parlare con te è inutile, mi preparo per la scuola, ci si vede nel pomeriggio! –
-Ok sorella scema –
-GRRRH!! –
Karen uscì sbattendo la porta con rabbia, facendo ridere Alice
-BAKA BAKA BAKA !! –
Karen urlò quell’ultima frase dalla parte opposta della porta, poi non si sentì più.
Alice si alzò sorridente, ma quel sorriso scomparve subito dal suo volto, sostituito da uno sguardo cupo , mentre si sistemava il ciuffo nero sul viso.
Alice iniziò a pensare già in quel momento a quanti la avrebbero presa in giro quel giorno, questo pensiero lo aveva tutti i giorni.
Alice si guardò allo specchio
- Che cosa ho sbagliato ..? –
Chiese alla sua immagine riflettuta nello specchio, mentre stringeva un coltellino tra le dita.
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-Che vuoi..? –Chiese Alice alla sorella , ancora assonnata perché erano solo le cinque e mezza in mattina.
-Dove cazzo hai messo la mia camicia viola?? –
-E io lo so? –
-Boh, magari l’hai vista!! –
-Come è? –
-Viola! –
-Metà delle tue camicie sono viola! –
-Oh dai!! Quella che mi fa le tette enormi!! –
-Ah, quella .. –
-Dove è?? –
-Mnh… -
Alice chiuse gli occhi e si riaddormentò di colpo, ma fu subito svegliata dall’urlo di sua sorella.
-Alice!!! –
-AH!! AGLI ORDINI SIGNORE!! –
-SONO FEMMINA!! –
-VOLEVO DIRE SIGNORA!! –
-DOVE E’ LA MIA CAMICIA VIOLA!? –
Alice frugò sotto al cuscino e trovò un fazzoletto usato, delle cuffie ,un coltellino , il sacchetto delle patatine vuoto, un mp3 scarico ,
dei pezzetti di pop-corn, una sciarpa, dei lacci di scarpe e il quaderno di fisica.
La sorella guardò perplessa Alice, mentre frugava in tutto il letto, e più cercava, più trovava sporcizia , poi Alice guardò sotto al letto,
quando si rialzò aveva in mano la camicetta viola di sua sorella.
Alice si accorse della faccia perplessa di sua sorella mentre le dava la camicia.
-Che cosa c’è? –
-Come .. Sei riuscita a .. –
Alice si guardò indietro e rimase imbarazzata, c’era molta confusione, per metà si trattava di sacchetti di
cibo vuoti, per il resto erano vestiti sporchi, fogli, libri e altra roba inutile.
-Con i pomeriggi inutili passati in solitudine davanti ad un computer, Karen –
-Ma non pulisci mai!? –
-No. –
-Dovresti farlo. –
-Forse .. Ma adesso non ne ho voglia! –
-Bah!! Parlare con te è inutile, mi preparo per la scuola, ci si vede nel pomeriggio! –
-Ok sorella scema –
-GRRRH!! –
Karen uscì sbattendo la porta con rabbia, facendo ridere Alice
-BAKA BAKA BAKA !! –
Karen urlò quell’ultima frase dalla parte opposta della porta, poi non si sentì più.
Alice si alzò sorridente, ma quel sorriso scomparve subito dal suo volto, sostituito da uno sguardo cupo , mentre si sistemava il ciuffo nero sul viso.
Alice iniziò a pensare già in quel momento a quanti la avrebbero presa in giro quel giorno, questo pensiero lo aveva tutti i giorni.
Alice si guardò allo specchio
- Che cosa ho sbagliato ..? –
Chiese alla sua immagine riflettuta nello specchio, mentre stringeva un coltellino tra le dita.
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Salve a tutti!! :)
Questo è il mio primo racconto su questo sito.
Vi prego di essere comprensivi, non sono italiano ma devo imparare la lingua senza usare il traduttore,
una mia amica mi ha consigliato di scrivere qui, spero di non sbagliare troppo ;)
Questo è il mio primo racconto su questo sito.
Vi prego di essere comprensivi, non sono italiano ma devo imparare la lingua senza usare il traduttore,
una mia amica mi ha consigliato di scrivere qui, spero di non sbagliare troppo ;)